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Titolo uniforme: I consumi energetici in Toscana
Pubblicazione: Firenze : IRPET, 1975
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"L'energia eolica in Italia \xc3\xa8 una fonte di energia rinnovabile in vasta crescita. In Italia, l'energia eolica \xc3\xa8 pensata tenendo presente sia una produzione centralizzata in impianti da porre in luoghi alti e ventilati, sia un eventuale decentramento energetico, per il quale ogni comune italiano ha impianti di piccola taglia, composti da un numero esiguo di pale (1-3 turbine da 3 o 4 MW) con le quali genera in loco l'energia consumata dagli abitanti.\n\n"
"La produzione di energia elettrica in Italia avviene a partire dall'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili (i combustibili fossili quali gas naturale, carbone e petrolio in gran parte importati dall'estero) e in misura sempre pi\xc3\xb9 rilevante con fonti rinnovabili (come lo sfruttamento dell'energia geotermica, dell'energia idroelettrica, dell'energia eolica, delle biomasse e dell'energia solare); il restante fabbisogno elettrico (il 12,8% dei consumi totali nel 2017) viene soddisfatto con l'acquisto di energia elettrica dall'estero, trasportata nel paese attraverso l'utilizzo di elettrodotti e diffusa tramite la rete di trasmissione e la rete di distribuzione elettrica.\nIl fabbisogno di energia elettrica \xc3\xa8 comunque solo una parte dell'intero fabbisogno energetico nazionale dovendo considerare anche i consumi legati ad esempio all'autotrazione, al trasporto marittimo ed aereo, al riscaldamento degli ambienti e a parte della produzione industriale, in larga parte coperti dall'uso diretto dei combustibili fossili, anch'essi in massima parte di provenienza estera.\n\n"
'L\'energia geotermica \xc3\xa8 l\'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore ed \xc3\xa8 considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile. Si basa sullo sfruttamento del calore naturale del pianeta Terra, che possiede al suo interno, a partire dalla superficie terrestre, un gradiente geotermico dovuto all\'energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi quali uranio, torio e potassio, contenuti naturalmente all\'interno della Terra (nucleo, mantello e crosta terrestre).\nGrazie alla peculiarit\xc3\xa0 della geotermia, questa energia pu\xc3\xb2 essere utilizzata sia come fonte di energia elettrica che come fonte di calore, secondo il processo della cogenerazione, ed \xc3\xa8 dunque usata anche per ottenere energia termica (calore e acqua calda). Fu utilizzata per la prima volta per la produzione di elettricit\xc3\xa0 il 4 luglio 1904, in Italia, ad opera del principe Piero Ginori Conti, il quale speriment\xc3\xb2 il primo generatore geotermico a Larderello, in Toscana, in seguito furono create delle vere e proprie centrali geotermiche.\nCostituisce oggi meno dell\'1% della produzione mondiale di energia; tuttavia, uno studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology afferma che la potenziale energia geotermica contenuta sul nostro pianeta si aggira attorno ai 12.600.000 ZJ e che con le attuali tecnologie sarebbe possibile utilizzarne "solo" 2000 ZJ; tuttavia, poich\xc3\xa9 il consumo mondiale di energia ammonta a un totale di 0,5 ZJ all\'anno, con il solo geotermico si potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico planetario con sola energia pulita per i prossimi 4000 anni rendendo quindi inutile qualsiasi altra fonte attualmente utilizzata.\n\n'
"Le fonti di energia rinnovabile sono delle fonti energetiche ricavate da risorse che sono naturalmente reintegrate in una scala temporale umana, come la luce solare, il vento, la pioggia, le maree, le onde e il calore geotermico. L'energia rinnovabile fornisce spesso energia in quattro aree importanti: produzione di energia elettrica, riscaldamento/raffreddamento ad aria e acqua, trasporti e servizi energetici , tramite una rete di distribuzione.\n\n"
'La Toscana (AFI: /tos\xcb\x88kana/) \xc3\xa8 una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell\'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l\'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l\'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale \xc3\xa8 Firenze, la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 popolosa (382 000 abitanti), nonch\xc3\xa9 principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre citt\xc3\xa0 capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell\'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell\'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda.\nIl nome \xc3\xa8 antichissimo e deriva dall\'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell\'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 \xc3\xa8 stata un\'entit\xc3\xa0 indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d\'Italia e successivamente della Repubblica Italiana.\nIn epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.'
'L\'energia \xc3\xa8 la grandezza fisica che misura la capacit\xc3\xa0 di un corpo o di un sistema fisico di compiere lavoro, a prescindere dal fatto che tale lavoro sia o possa essere effettivamente svolto.Il termine energia deriva dal tardo latino energ\xc4\xaba, a sua volta tratto dal greco \xe1\xbc\x90\xce\xbd\xce\xad\xcf\x81\xce\xb3\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1 (en\xc3\xa9rgeia), derivato di \xe1\xbc\x90\xce\xbd\xce\xb5\xcf\x81\xce\xb3\xce\xae\xcf\x82 (o l\'equivalente \xe1\xbc\x90\xce\xbd\xce\xb5\xcf\x81\xce\xb3\xcf\x8c\xcf\x82), \'attivo\', composto dalla particella intensiva en e \xe1\xbc\x94\xcf\x81\xce\xb3\xce\xbf\xce\xbd (ergon, \'lavoro\', \'opera\'). Il termine \xc3\xa8 stato introdotto da Aristotele in ambito filosofico per distinguere la \xce\xb4\xcf\x8d\xce\xbd\xce\xb1\xce\xbc\xce\xb9\xcf\x82 (d\xc3\xbdnamis), la possibilit\xc3\xa0, la "potenza" propria della materia informe, dalla reale capacit\xc3\xa0 (\xe1\xbc\x90\xce\xbd\xce\xad\xcf\x81\xce\xb3\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1) di far assumere in atto realt\xc3\xa0 formale alle cose.La parola italiana "energia" non \xc3\xa8 direttamente derivata dal latino, ma \xc3\xa8 ripresa nel XV secolo dal francese \xc3\xa9nergie. \xc2\xabIn Francia \xc3\xa9nergie \xc3\xa8 usato dal XV secolo nel senso di "forza in azione", con vocabolo direttamente derivato dal latino, mai con significato fisico. In Inghilterra nel 1599 energy \xc3\xa8 sinonimo di "forza o vigore di espressione". Thomas Young \xc3\xa8 il primo a usare, nel 1807, il termine energy in senso moderno\xc2\xbbIl concetto di energia pu\xc3\xb2 emergere intuitivamente dall\'osservazione sperimentale che la capacit\xc3\xa0 di un sistema fisico di compiere lavoro diminuisce a mano a mano che questo viene prodotto. In questo senso l\'energia pu\xc3\xb2 essere definita come una propriet\xc3\xa0 posseduta dal sistema che pu\xc3\xb2 essere scambiata fra i corpi attraverso il lavoro (vedi Trasferimento di energia).\n\n'