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Pubblicazione: Catania : Anarchismo, 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"L'anarchia (dal greco antico: \xe1\xbc\x80\xce\xbd\xce\xb1\xcf\x81\xcf\x87\xce\xaf\xce\xb1, \xe1\xbc\x80\xce\xbd, assenza + \xe1\xbc\x80\xcf\x81\xcf\x87\xce\xae, governo o principio) \xc3\xa8 la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libert\xc3\xa0 degli individui, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale.\nNella sua accezione contemporanea, essa nasce terminologicamente con gli scritti del filosofo politico, economista e sociologo francese Pierre-Joseph Proudhon nella prima met\xc3\xa0 del XIX secolo, affondando idealmente in concetti propri del pensiero di autori quali l'umanista e politico Tommaso Moro (Utopia), gli illuministi (Condillac, il Marchese de Sade, in parte Rousseau e Diderot) e lo scrittore e filosofo William Godwin. Contributori allo sviluppo del pensiero anarchico, quasi contemporanei a Proudhon, furono l'inventore, musicista e scrittore statunitense Josiah Warren, il rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin, lo scrittore Lev Tolstoj e limitatamente ad alcuni sviluppi sopravvenuti nel secolo successivo anche il filosofo individualista tedesco Max Stirner e il pedagogista spagnolo Francisco Ferrer y Guardia.\nLe interpretazioni che gli storici, i politici e gli stessi anarchici danno dell'anarchia sono varie e ramificate. Nel corso della storia con anarchia non si individua un'univoca forma politica da raggiungere e soprattutto non si concordano necessariamente i mezzi politici da utilizzare, spaziando dalla nonviolenza al pacifismo e all'insurrezionalismo rivoluzionario. Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessit\xc3\xa0 dell'annullamento dello Stato o in ogni caso delle pi\xc3\xb9 incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cio\xc3\xa8 concordi nel considerare l'abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell'evoluzione sociale. L'annullamento del potere dello Stato non implica l'annullamento dell'organizzazione sociale, bens\xc3\xac l'evoluzione verso una societ\xc3\xa0 non gerarchica in cui spesso viene sostenuta anche l'abolizione della propriet\xc3\xa0 privata.\nLe suddette interpretazioni implicano almeno dal punto di vista fattuale una gamma di movimenti e linee di pensiero che spaziano dall'anarco-pacifismo e l'anarchismo cristiano di Lev Tolstoj, all'anarco-comunismo di P\xc3\xabtr Alekseevi\xc4\x8d Kropotkin, all'insurrezionalismo di Errico Malatesta e ai movimenti anarchici contemporanei d'ogni genere, a volte slegati dalle teorie fondamentali e dal loro sviluppo storico.\nIl termine anarchia era ed \xc3\xa8 a volte impropriamente utilizzato per descrivere il caos nel primigenio significato mitologico e situazioni di disordine sociale quindi di illegalit\xc3\xa0, spesso mutuando significati propri del caos inteso nel senso fisico di disordine entropico. Per evitare questa confusione tra termine politico e gergale e per sfuggire a censure venne utilizzato contemporaneamente dal 1857 il termine libertario, coniato da Joseph D\xc3\xa9jacque e subito utilizzato largamente in Francia aggirando la censura statale. Acrazia infine \xc3\xa8 analogo termine di uso francofono meno diffuso in lingua italiana. Anarchia, libertarismo e acrazia diventano quindi sinonimi a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo, con sfumature relative al contesto e alle epoche. Con anarchia si intende la prospettiva politica e il progetto sociale mentre con anarchismo, in modo pi\xc3\xb9 stringente si intende la teoria in s\xc3\xa9 e il ramificato movimento concreto di lotta, in gran parte continuazione ideale dell'opera della Rivoluzione francese, epurata dai relativi errori, descritti da Godwin nel saggio Giustizia politica."