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Edizione: Edizione seconda
Pubblicazione: Firenze : per Vincenzo Batelli, 1826-1828
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'La storia d\'Italia \xc3\xa8 l\'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell\'Impero prima e del Papato poi. Essa \xc3\xa8 parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L\'eredit\xc3\xa0 storico-culturale dell\'Italia si riflette nell\'elevato numero di patrimoni dell\'umanit\xc3\xa0 presenti nel paese.\nLuogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l\'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell\'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l\'antico politeismo, tra la promulgazione dell\'Editto di Milano (313) che garantiva la libert\xc3\xa0 di culto e quella dell\'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma.\nCon la caduta dell\'Impero, l\'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagn\xc3\xb2 il processo di divisione politica: l\'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolid\xc3\xb2 come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l\'incoronazione di quest\' ultimo da parte di Papa Leone III nell\'anno 800. Con l\'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebol\xc3\xac l\'Imperatore germanico, favorendo l\'ascesa di autonomi Comuni nell\'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provoc\xc3\xb2 una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgreg\xc3\xb2 dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l\'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali.\nDopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperit\xc3\xa0 economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralit\xc3\xa0 negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d\'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell\'epoca, tra cui il Regno di Francia, l\'Impero germanico, l\'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l\'Inghilterra e l\'Impero ottomano. Sul piano culturale, l\'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d\'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento.\nL\'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera cre\xc3\xb2 un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d\'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volont\xc3\xa0 di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure port\xc3\xb2 l\'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La societ\xc3\xa0 italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", ader\xc3\xac gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell\'ottobre del 1922. L\'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell\'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l\'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, cos\xc3\xac come la riaffermazione dell\'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell\'attualit\xc3\xa0) nel 1975 e del G20 nel 1999. L\'Italia \xc3\xa8 inoltre tra i sei Paesi fondatori dell\'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l\'euro).\n\n'
'Con l\'espressione nativi americani si intende indicare le popolazioni che abitavano il continente americano prima della colonizzazione europea e i loro odierni discendenti.\nL\'etnonimo indiani d\'America (anche pellirosse) era utilizzato per indicare i nativi americani ma non \xc3\xa8 univoco ed \xc3\xa8 stato spesso oggetto di discussione. Nei paesi ispanofoni dell\'America Latina si usa prevalentemente il termine indios, mentre negli Stati Uniti d\'America si usa l\'espressione indiani d\'America, bench\xc3\xa9 ormai non sia pi\xc3\xb9 considerata un\'espressione politicamente corretta.\nL\'uso del termine indiano si deve a Cristoforo Colombo che, in cerca di una rotta che consentisse di raggiungere l\'Asia attraversando l\'oceano Atlantico, credette di aver raggiunto le Indie Orientali, ignaro invece di aver toccato le coste di un continente allora sconosciuto agli Europei; gli Spagnoli battezzarono quindi il nuovo mondo "Indie occidentali", e solo successivamente America, in onore di Amerigo Vespucci.Secondo l\'ipotesi scientifica pi\xc3\xb9 accreditata, 13.000 anni fa l\'uomo sarebbe migrato dall\'Asia verso l\'America attraverso la Beringia, una lingua di terra che all\'epoca univa i due continenti. Questi uomini si sarebbero poi spostati pi\xc3\xb9 a sud fino ad abitare tutto il continente e diversificandosi in migliaia di etnie e trib\xc3\xb9 differenti.\nIn Centro e Sud America i nativi americani si organizzarono in grandiose civilt\xc3\xa0 come i maya e gli aztechi nell\'odierno Messico e gli incas sulla cordigliera delle Ande mentre in America del Nord i Nativi americani rimasero prevalentemente popolazioni nomadi o seminomadi.\nParecchie aree del continente sono ancora popolate da nativi americani; specialmente in America Latina dove, insieme ai mestizo, costituiscono la maggioranza della popolazione. Negli Stati Uniti d\'America e in Canada i nativi americani, invece, costituiscono ormai soltanto un\'esigua minoranza.\nAncora oggi nei paesi dell\'America si parlano almeno un migliaio di lingue indigene diverse. Alcune fra queste, come ad esempio il quechua, l\'aymara, il guaran\xc3\xad, le lingue maya e il nahuatl, sono parlate da milioni di persone. Molti, inoltre, conservano pratiche e usanze culturali di vario grado, incluse pratiche religiose, di organizzazione sociale e pratiche di sussistenza. Alcuni popoli indigeni vivono ancora in uno stato di relativo isolamento dalle societ\xc3\xa0 moderne e altre addirittura non sono mai entrate in contatto con esse o con l\'uomo occidentale.I nativi americani presentano caratteristiche somatiche affini alle popolazioni asiatiche: occhi allungati, zigomi sporgenti, con in pi\xc3\xb9 la quasi assenza di barba e capigliature perlopi\xc3\xb9 scure e lisce. Questi caratteri portarono gli antropologi a ipotizzare la loro origine ereditata dagli antichi asiatici, che avevano attraversato lo stretto di Beriin durante l\'epoca preistorica, ipotesi confermata da successivi studi linguistici e, soprattutto, genetici.\n\n'
'Il Risorgimento \xc3\xa8 il periodo della storia italiana durante il quale l\'Italia consegu\xc3\xac la propria unit\xc3\xa0 nazionale. La proclamazione del Regno d\'Italia del 17 marzo 1861 fu l\'atto formale che sanc\xc3\xac, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d\'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unit\xc3\xa0 d\'Italia".\nIl termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l\'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un\'identit\xc3\xa0 politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, \xc2\xabaveva sub\xc3\xacto un brusco arresto [con la perdita] della sua unit\xc3\xa0 politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell\'Impero romano d\'Occidente\xc2\xbb.\n\n'
"La storia dell'Iran, comunemente noto nel mondo occidentale anche come Persia, si intreccia con la storia di una regione pi\xc3\xb9 ampia, anche nota come Grande Iran, che comprende un'area situata tra l'Anatolia, il Bosforo e l'Egitto a ovest, sino ai confini dell'India antica e Syr Darya a est e verso il Caucaso e la steppa eurasiatica a nord, fino al golfo Persico e il golfo dell'Oman a sud.\nL'Iran \xc3\xa8 sede di una delle pi\xc3\xb9 antiche grandi civilt\xc3\xa0 del mondo, con insediamenti storici e urbani risalenti fin dal 4000 a.C. L'occidente e il sud-occidente del Plateau iraniano fu testimone della nascita delle prime civilit\xc3\xa0 del Vicino Oriente antico, con la cultura prima degli Elam, dalla precoce Et\xc3\xa0 del bronzo, e poi attraverso altri popoli, come i Cassiti, i Mannei e i Gutiani. Georg Wilhelm Friedrich Hegel nomin\xc3\xb2 i persiani come il primo popolo storico. Nel 625 a.C., i Medi unificarono l'Iran come nazione e impero. L'impero achemenide (550-330 a.C.), fondato da Ciro il Grande, fu il primo impero persiano a governare da Persepoli, dai Balcani al Nord Africa e anche in Asia centrale, estendendosi su ben tre continenti. Fu il pi\xc3\xb9 grande impero mai visto e il primo impero mondiale. Il Primo Impero Persiano fu l'unica civilt\xc3\xa0, in tutta la storia, collegare, nel 480 a.C, oltre il 40% della popolazione mondiale di allora, pari a circa il 49,4 milioni di persone, su un totale complessivo 112,4 milioni. Successivamente dominarono i Seleucidi, poi i Parti, e l'Impero sasanide, che govern\xc3\xb2 l'Iran per quasi 1000 anni rendendo ancora una volta l'Iran una potenza leader mondiale. Rivale storico della Persia fu l'impero romano e poi il suo successore, l'Impero Bizantino.\nL'impero persiano inizia a svilupparsi dall'et\xc3\xa0 del Ferro, grazie alla migrazione di popolazioni iraniane. Nel corso dell'antichit\xc3\xa0 classica, il popolo iraniano ha contribuito alla formazione degli imperi: dei Medi, Achemenide, dei Parti e Sasanide.\nUna volta raggiunta la dimensione di superpotenza, l'Iran ha subito l'influenza di diverse culture: greca, araba, turca e mongola. Nel corso dei secoli ha comunque e sempre ribadito la propria identit\xc3\xa0 nazionale sviluppandosi come entit\xc3\xa0 politica-culturale distinta.\nLa conquista musulmana della Persia, avvenuta tra il 633 e il 656, pose fine all'impero Sasanide. Fu un punto di svolta della storia iraniana. L'islamizzazione della Persia ha avuto luogo dal VIII al X secolo conducendo verso il declino lo Zoroastrismo, cos\xc3\xac come molte religioni derivate. Tuttavia, le conquiste culturali delle precedenti civilt\xc3\xa0 persiane non vennero perdute, ma in gran parte furono assorbite sia dal nuovo sistema politico sia dalla civilt\xc3\xa0 islamica.\nL'Iran venne ancora una volta riunificato come stato indipendente nel 1501 dalla dinastia Safavide, che convert\xc3\xac all'Islam sciita l'Iran, imponendola come religione ufficiale dell'impero, e segnando uno dei pi\xc3\xb9 importanti punti di svolta nella storia dell'Islam. Con vicino l'Impero ottomano, il loro rivale per secoli, l'Iran venne dominato dalla dinastia Safavide, una monarchia governata da un imperatore quasi ininterrottamente dal 1501, fino alla rivoluzione iraniana del 1979, quando divenne ufficialmente una repubblica islamica dal 1\xc2\xba aprile 1979.Nel corso della prima met\xc3\xa0 del XIX secolo perse molti dei suoi territori nel Caucaso, quali la moderna Georgia orientale, il Daghestan, l'Azerbaigian e l'Armenia. In seguito delle guerre russo-persiane tra il 1804-1813 e il 1826-8 \xc3\xa8 emerso il vicino rivale, l'Impero russo.\n\n"
"Scanno incomincia ad essere abitata sin dal Paleolitico, tuttavia le prime tracce di abitazioni risalgono nell'et\xc3\xa0 dei metalli, mentre di epoca seguente sono delle tombe ed delle statuette raffiguranti Ercole. In epoca romana l'abitato fu assoggettato alla trib\xc3\xb9 Sergia. Nel pagus di Collangelo furono trovate delle iscrizioni inerenti Betifulo forse originarie di Sulmona o dal suo territorio circostante. Nel VI secolo vi fu la dominazione longobarda ma continu\xc3\xb2 a far parte del dominio del ducato di Spoleto sotto il dominio dei Franchi, in seguito fu dei Borrello. Durante il regno di Federico II, il patto fatto da un conte Di Sangro con un sultano turco scaten\xc3\xb2 le ire di un pontefice e la susseguente distruzione di Scanno da parte di guelfi. Nel 1315 fu feudo dei D'Aquino mentre dal 1563 fu dei D'Afflitto, e dal 1791 inizi\xc3\xb2 il feudo dei Caracciolo. Nell'ottocento dopo l'eversione dei feudi, nei territori limitrofi di Scanno vi furono delle orde di briganti che, in seguito furono sgominate dai carabinieri, tra cui Chiaffredo Bergia, nello stesso periodo i Di Rienzo, dei borghesi locali, si sostituirono nelle propriet\xc3\xa0 ai feudatari locali.\n\n"