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Pubblicazione: Firenze : ARS Toscana, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Toscana (AFI: /tos\xcb\x88kana/) \xc3\xa8 una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell\'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l\'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l\'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale \xc3\xa8 Firenze, la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 popolosa (382 000 abitanti), nonch\xc3\xa9 principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre citt\xc3\xa0 capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell\'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell\'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda.\nIl nome \xc3\xa8 antichissimo e deriva dall\'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell\'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 \xc3\xa8 stata un\'entit\xc3\xa0 indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d\'Italia e successivamente della Repubblica Italiana.\nIn epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.'
'Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d\'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda met\xc3\xa0 del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia.\nDopo l\'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentr\xc3\xb2 la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all\'unit\xc3\xa0 d\'Italia, pur con l\'interruzione dell\'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occup\xc3\xb2 la Toscana e l\'assegn\xc3\xb2 alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d\'Etruria. Col crollo dell\'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell\'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfior\xc3\xb2 il 95% dei si.\n\n'
'La pranoterapia \xc3\xa8 una pratica di medicina alternativa che consiste nell\'imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata allo scopo di permettere il passaggio di prana (un supposto "soffio vitale") tra il corpo dell\'operatore e quello del paziente. Chi pratica la pranoterapia \xc3\xa8 chiamato pranoterapeuta o pranoterapista.\nEssendo il prana un concetto religioso mutuato dall\'Induismo, tale pratica dovrebbe essere utilizzata per il benessere spirituale, tuttavia alcuni operatori e associazioni di operatori propongono la pranoterapia come pratica terapeutica, nonostante non abbia mai avuto alcun riscontro scientifico riguardante l\'efficacia ad eccezione dell\'effetto placebo.In Italia da alcuni anni, allo scopo di tutelare sia la qualit\xc3\xa0 dei trattamenti ricevuti sia la professionalit\xc3\xa0 dei praticanti, alcune associazioni di operatori collaborano con il Consiglio Nazionale dell\'Economia e del Lavoro (CNEL) per definire limiti e competenze e regolamentarne la professione; per questo motivo, non essendo la pratica una terapia in senso medico, sono stati proposti i termini alternativi prano-pratica e prano-tecnica.\nAd oggi la professione della prano-pratica \xc3\xa8 regolamentata solamente nella regione Toscana come disciplina bionaturale.La pranoterapia si differenzia dalla pratica simile del reiki, al di l\xc3\xa0 della terminologia utilizzata (prana e ki sono concetti paragonabili), in quanto nella pranoterapia si presuppone un passaggio di prana tra il corpo dell\'operatore e il corpo del paziente mentre nel reiki l\'operatore \xc3\xa8 considerato un mezzo per il presupposto passaggio di Rei, intesa come energia formante l\'universo, e il paziente.\nLa pranoterapia non va confusa con il Pranic Healing, che \xc3\xa8 una disciplina spirituale complessa, basata anch\'essa sul prana, ma che utilizza il concetto in modo differente ed elabora diverse tecniche oltre alla semplice imposizione delle mani.\n\n'
"Giovanni Battista Gastone de' Medici, meglio noto come Gian Gastone (Firenze, 25 maggio 1671 \xe2\x80\x93 Firenze, 9 luglio 1737), figlio di Cosimo III de' Medici e Margherita Luisa d'Orl\xc3\xa9ans, \xc3\xa8 stato il settimo Granduca di Toscana, ultimo Granduca appartenente alla dinastia dei Medici.\nCome principe cadetto, Gian Gastone non ebbe un ruolo preminente nella politica toscana fino al fallimento del matrimonio del fratello maggiore Ferdinando, quando il giovane fu fatto sposare nel 1697 alla principessa Anna Maria Francesca di Sassonia-Lauenburg. Gian Gastone, uomo mite, colto, amante della pace e apertamente omosessuale, mal si trov\xc3\xb2 con la moglie, caratterialmente agli antipodi. Datosi all'alcolismo e a vizi sfrenati per sopperire alla malinconia di cui soffriva, Gian Gastone successe al padre nel 1723 al trono di Toscana, ormai oggetto di mercanzia delle grandi potenze europee per mancanza di eredi della casata medicea.\nNei suoi quattordici anni di regno, nonostante il cattivo stato di salute, tent\xc3\xb2 di rimediare al malgoverno paterno, stabilendo la separazione tra Chiesa e Stato, ridando vitalit\xc3\xa0 alla cultura e abbassando le tasse. Costretto a dichiarare erede prima don Carlos dalla Spagna, e poi Francesco Stefano di Lorena dall'Austria, Gian Gastone non seppe tenere una politica estera indipendente, lasciando la Toscana in eredit\xc3\xa0 agli Asburgo-Lorena."
"Sansepolcro (anticamente Burgus Sancti Sepulchri e Borgo Sansepolcro, da cui la forma vernacolare B\xc3\xb3rgo, oggi diffusa, o B\xc3\xb2rgo secondo la fonetica pi\xc3\xb9 antica; in toscano Sansep\xc3\xb3lcro; erroneamente San Sepolcro o S. Sepolcro) \xc3\xa8 un comune italiano di 15 420 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana, al confine con Umbria e Marche, elevato a sede di diocesi e insignito del titolo di citt\xc3\xa0 il 17 settembre 1520 da papa Leone X e il cui gonfalone \xc3\xa8 decorato con medaglia d'argento al valor militare.\n\xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 popoloso e capoluogo amministrativo della Valtiberina toscana. Libero comune prima e poi culla di cultura rinascimentale, ha dato i natali a famosi personaggi delle scienze, delle lettere e dell'arte quali Dionisio Roberti, Piero della Francesca, Matteo di Giovanni, Luca Pacioli, Raffaellino dal Colle, Cherubino Alberti e Santi di Tito. Posta a nord est di Arezzo sulle rive del Tevere, all'estremo est della Toscana, Sansepolcro svolge oggi il ruolo di luogo di riferimento economico e di integrazione culturale al crocevia di quattro regioni Toscana, Marche, Umbria ed Emilia-Romagna e quale polo principale di una conurbazione che coinvolge anche il limitrofo comune di San Giustino, in provincia di Perugia.\nA Sansepolcro hanno sede il commissariato di Pubblica Sicurezza, la Compagnia dei Carabinieri, la brigata della Guardia di Finanza, la stazione dei Carabinieri forestali, l'Ufficio del Giudice di Pace, i Vigili del Fuoco (distaccamento di soli volontari sorto nel 1938), l'Ospedale della Valtiberina, l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia territoriale dell'INPS e vari istituti secondari di istruzione superiore con un'offerta formativa molto articolata (liceo classico, liceo scientifico, liceo linguistico, liceo delle scienze applicate, liceo delle scienze umane, liceo artistico, istituto tecnico commerciale, istituto professionale). Dal 1520 al 1986 la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 stata capoluogo dell'omonima diocesi; dal 1986 fa parte della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, di cui \xc3\xa8 sede contitolare.\n\n"
"Con salute si intende comunemente una condizione di efficienza del proprio organismo corporeo che viene vissuta individualmente, a seconda dell'et\xc3\xa0, come uno stato di relativo benessere fisico e psichico caratterizzato dall'assenza di gravi patologie invalidanti. Questa situazione di salute psicofisica, per i progressi della medicina, viene oggi indicata come il conseguimento della migliore qualit\xc3\xa0 e durata della vita ottenibili preservando e ripristinando lo stato di benessere anche spirituale.\n\n"
"L'operazione C3 (detta operazione Herkules dai tedeschi) era il nome in codice di un'operazione militare, preparata dalle potenze dell'Asse durante la seconda guerra mondiale, per l'invasione di Malta.\nL'operazione, progettata nel 1942, non venne per\xc3\xb2 mai attuata a causa dell'evolversi degli eventi durante la campagna del Nordafrica, e in particolare dopo l'assedio di Tobruk, che cost\xc3\xb2 alle forze dell'Asse la perdita della cittadina libica.\n\n"