Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1986
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Con la transizione di fase dallo stato liquido a quello solido, l'acqua tende a configurarsi in cristalli di ghiaccio, vale a dire in formazioni la cui struttura spaziale mostra una disposizione ordinata rigida e regolare, osservabile a varie scale dimensionali.\nA livello molecolare, l'acqua in fase solida (ghiaccio) pu\xc3\xb2 assumere una vasta gamma di forme, sia stabili sia metastabili, cristalline o amorfe, con una variet\xc3\xa0 e ampiezza che non si riscontra in nessun altro materiale. Si conoscono circa una ventina di forme assunte nel processo di cristallizzazione, due solo delle quali si osservano nelle condizioni ambientali della biosfera (una delle quali, quella a simmetria esagonale, risulta la forma dominante e quasi esclusiva, se si eccettuano occasionali eccezioni in alta atmosfera), mentre tutte le altre sono ottenute in particolari condizioni ricreate in laboratorio.\nSi \xc3\xa8 anche ipotizzata l'esistenza di ulteriori forme cristalline che, sebbene non osservate in natura n\xc3\xa9 prodotte in laboratorio, sono ritenute possibili (o almeno non impossibili) sulla base dei risultati di simulazioni al computer tramite modelli matematici molecolari. L'utilit\xc3\xa0 pratica di tali forme di ghiaccio dipende, ovviamente, dal confronto con i dati sperimentali e dalla loro ottenibilit\xc3\xa0 in laboratorio.\nTra gli stati cristallini ipotetici e immaginati, ve n'\xc3\xa8 anche uno che ha sola consistenza letteraria, il Ghiaccio-nove (da non confondere con il ghiaccio IX), un espediente narrativo creato da Kurt Vonnegut, la cui eventuale fattibilit\xc3\xa0 in laboratorio, esclusa dagli studiosi, potrebbe metterebbe in mano, a un ipotetico scienziato pazzo, il potere di distruggere l'intera antroposfera, ghiacciandola per intero.\nSu scale macroscopica, numerose sono le forme osservabili nella biosfera, spesso connotate da affascinanti simmetrie (com'\xc3\xa8 il caso, ad esempio, delle geometrie frattali dei fiocchi di neve): tra queste forme macroscopiche vi sono le colonne esagonali, le placche esagonali, le dendriti cristalline, gli aghi, e la polvere di diamante.\nL'interazione dei cristalli di ghiaccio con la radiazione elettromagnetica nell'atmosfera \xc3\xa8 all'origine di particolari fenomeni ottici conosciuti e indagati fin dall'antichit\xc3\xa0.\n\n"
"La mineralogia \xc3\xa8 la scienza che studia la composizione chimica, la struttura cristallina e le caratteristiche fisiche (ad esempio durezza, magnetismo e propriet\xc3\xa0 ottiche) dei minerali, nonch\xc3\xa9 la loro genesi, trasformazione e utilizzo da parte dell'uomo. La classificazione e nomenclatura dei minerali \xc3\xa8 codificata dall'International Mineralogical Association (IMA), composta da varie organizzazioni che rappresentano i mineralogisti nei vari Paesi. Fino al gennaio 2002, le specie mineralogiche riconosciute dall'IMA erano 3 910. Di queste circa 150 sono considerate comuni, circa 50 poco comuni e le rimanenti sono classificate come rare o estremamente rare.\nComprende le seguenti sottodiscipline:\n\nMineralogia descrittiva: si occupa della misurazione e della registrazione delle propriet\xc3\xa0 fisiche che sono di ausilio nell'identificazione e nella descrizione dei minerali.\nCristallografia: indaga la struttura interna delle sostanze cristalline.\nCristallochimica: studia le relazioni tra composizione chimica, struttura interna e propriet\xc3\xa0 fisiche.\nClassificazione mineralogica: classificazione di tutte le specie minerali esistenti.\nDistribuzione geologica: caratterizzazione del luogo di origine dei minerali.\n\n"