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Titolo uniforme: Crystal awareness.
"Con la transizione di fase dallo stato liquido a quello solido, l'acqua tende a configurarsi in cristalli di ghiaccio, vale a dire in formazioni la cui struttura spaziale mostra una disposizione ordinata rigida e regolare, osservabile a varie scale dimensionali.\nA livello molecolare, l'acqua in fase solida (ghiaccio) pu\xc3\xb2 assumere una vasta gamma di forme, sia stabili sia metastabili, cristalline o amorfe, con una variet\xc3\xa0 e ampiezza che non si riscontra in nessun altro materiale. Si conoscono circa una ventina di forme assunte nel processo di cristallizzazione, due solo delle quali si osservano nelle condizioni ambientali della biosfera (una delle quali, quella a simmetria esagonale, risulta la forma dominante e quasi esclusiva, se si eccettuano occasionali eccezioni in alta atmosfera), mentre tutte le altre sono ottenute in particolari condizioni ricreate in laboratorio.\nSi \xc3\xa8 anche ipotizzata l'esistenza di ulteriori forme cristalline che, sebbene non osservate in natura n\xc3\xa9 prodotte in laboratorio, sono ritenute possibili (o almeno non impossibili) sulla base dei risultati di simulazioni al computer tramite modelli matematici molecolari. L'utilit\xc3\xa0 pratica di tali forme di ghiaccio dipende, ovviamente, dal confronto con i dati sperimentali e dalla loro ottenibilit\xc3\xa0 in laboratorio.\nTra gli stati cristallini ipotetici e immaginati, ve n'\xc3\xa8 anche uno che ha sola consistenza letteraria, il Ghiaccio-nove (da non confondere con il ghiaccio IX), un espediente narrativo creato da Kurt Vonnegut, la cui eventuale fattibilit\xc3\xa0 in laboratorio, esclusa dagli studiosi, potrebbe metterebbe in mano, a un ipotetico scienziato pazzo, il potere di distruggere l'intera antroposfera, ghiacciandola per intero.\nSu scale macroscopica, numerose sono le forme osservabili nella biosfera, spesso connotate da affascinanti simmetrie (com'\xc3\xa8 il caso, ad esempio, delle geometrie frattali dei fiocchi di neve): tra queste forme macroscopiche vi sono le colonne esagonali, le placche esagonali, le dendriti cristalline, gli aghi, e la polvere di diamante.\nL'interazione dei cristalli di ghiaccio con la radiazione elettromagnetica nell'atmosfera \xc3\xa8 all'origine di particolari fenomeni ottici conosciuti e indagati fin dall'antichit\xc3\xa0.\n\n"