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Titolo uniforme: Cristalli
'In mineralogia e cristallografia, un cristallo (dal greco \xce\xba\xcf\x81\xcf\x8d\xcf\x83\xcf\x84\xce\xb1\xce\xbb\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x82, kr\xc3\xbdstallos, ghiaccio) \xc3\xa8 una struttura solida costituita da atomi, molecole o ioni aventi una disposizione geometricamente regolare, che si ripete indefinitamente nelle tre dimensioni spaziali, detta reticolo cristallino o reticolo di Bravais.\nLa maggior parte dei minerali sono policristallini, cio\xc3\xa8 sono composti da molti cristalli (cristalliti), anche se ci\xc3\xb2 non \xc3\xa8 di solito visibile a occhio nudo, perch\xc3\xa9 i singoli cristalli sono di dimensioni microscopiche. I solidi costituiti da un singolo cristallo (detti monocristalli) sono invece molto rari. I solidi non cristallini (come il vetro) sono detti amorfi.\nIl cristallo \xc3\xa8 una formazione solida che ha una disposizione periodica e ordinata di atomi ai vertici di una struttura reticolare, il reticolo cristallino; la presenza di tale organizzazione atomica pu\xc3\xb2 conferire al cristallo una forma geometrica definita. I cristalli si formano per solidificazione graduale di un liquido o per brinamento di un gas. Tale cristallizzazione pu\xc3\xb2 avvenire spontaneamente in natura o essere riprodotta artificialmente.\nIl tipo di struttura assunta dal cristallo gioca un ruolo determinante in molte delle sue propriet\xc3\xa0, quali la sfaldatura. A seconda delle simmetrie della loro struttura, molte propriet\xc3\xa0, come quelle elettriche, quelle ottiche e quelle meccaniche (ad esempio i moduli di Young e di Poisson), possono essere anisotrope, cio\xc3\xa8 dipendenti dal loro orientamento nello spazio. Solo alcuni cristalli sono invece isotropi.La formazione e le caratteristiche di un cristallo dipendono dalla velocit\xc3\xa0 e dalle condizioni della solidificazione (detta anche "cristallizzazione"). Ad esempio, i liquidi che formano il granito vengono eruttati in superficie come lava vulcanica e si raffreddano in maniera relativamente lenta. Se il raffreddamento \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 rapido si forma una roccia afanitica, con cristalli non visibili ad occhio nudo; un raffreddamento ancora pi\xc3\xb9 lento porta alla formazione di cristalli di grosse dimensioni.\nLa cristallografia \xc3\xa8 la disciplina che si occupa dello studio e della descrizione della struttura cristallina.\n\n'
"Con la transizione di fase dallo stato liquido a quello solido, l'acqua tende a configurarsi in cristalli di ghiaccio, vale a dire in formazioni la cui struttura spaziale mostra una disposizione ordinata rigida e regolare, osservabile a varie scale dimensionali.\nA livello molecolare, l'acqua in fase solida (ghiaccio) pu\xc3\xb2 assumere una vasta gamma di forme, sia stabili sia metastabili, cristalline o amorfe, con una variet\xc3\xa0 e ampiezza che non si riscontra in nessun altro materiale. Si conoscono circa una ventina di forme assunte nel processo di cristallizzazione, due solo delle quali si osservano nelle condizioni ambientali della biosfera (una delle quali, quella a simmetria esagonale, risulta la forma dominante e quasi esclusiva, se si eccettuano occasionali eccezioni in alta atmosfera), mentre tutte le altre sono ottenute in particolari condizioni ricreate in laboratorio.\nSi \xc3\xa8 anche ipotizzata l'esistenza di ulteriori forme cristalline che, sebbene non osservate in natura n\xc3\xa9 prodotte in laboratorio, sono ritenute possibili (o almeno non impossibili) sulla base dei risultati di simulazioni al computer tramite modelli matematici molecolari. L'utilit\xc3\xa0 pratica di tali forme di ghiaccio dipende, ovviamente, dal confronto con i dati sperimentali e dalla loro ottenibilit\xc3\xa0 in laboratorio.\nTra gli stati cristallini ipotetici e immaginati, ve n'\xc3\xa8 anche uno che ha sola consistenza letteraria, il Ghiaccio-nove (da non confondere con il ghiaccio IX), un espediente narrativo creato da Kurt Vonnegut, la cui eventuale fattibilit\xc3\xa0 in laboratorio, esclusa dagli studiosi, potrebbe metterebbe in mano, a un ipotetico scienziato pazzo, il potere di distruggere l'intera antroposfera, ghiacciandola per intero.\nSu scale macroscopica, numerose sono le forme osservabili nella biosfera, spesso connotate da affascinanti simmetrie (com'\xc3\xa8 il caso, ad esempio, delle geometrie frattali dei fiocchi di neve): tra queste forme macroscopiche vi sono le colonne esagonali, le placche esagonali, le dendriti cristalline, gli aghi, e la polvere di diamante.\nL'interazione dei cristalli di ghiaccio con la radiazione elettromagnetica nell'atmosfera \xc3\xa8 all'origine di particolari fenomeni ottici conosciuti e indagati fin dall'antichit\xc3\xa0.\n\n"
"La mineralogia \xc3\xa8 la scienza che studia la composizione chimica, la struttura cristallina e le caratteristiche fisiche (ad esempio durezza, magnetismo e propriet\xc3\xa0 ottiche) dei minerali, nonch\xc3\xa9 la loro genesi, trasformazione e utilizzo da parte dell'uomo. La classificazione e nomenclatura dei minerali \xc3\xa8 codificata dall'International Mineralogical Association (IMA), composta da varie organizzazioni che rappresentano i mineralogisti nei vari Paesi. Fino al gennaio 2002, le specie mineralogiche riconosciute dall'IMA erano 3 910. Di queste circa 150 sono considerate comuni, circa 50 poco comuni e le rimanenti sono classificate come rare o estremamente rare.\nComprende le seguenti sottodiscipline:\n\nMineralogia descrittiva: si occupa della misurazione e della registrazione delle propriet\xc3\xa0 fisiche che sono di ausilio nell'identificazione e nella descrizione dei minerali.\nCristallografia: indaga la struttura interna delle sostanze cristalline.\nCristallochimica: studia le relazioni tra composizione chimica, struttura interna e propriet\xc3\xa0 fisiche.\nClassificazione mineralogica: classificazione di tutte le specie minerali esistenti.\nDistribuzione geologica: caratterizzazione del luogo di origine dei minerali.\n\n"