Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, c1973
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La storia del cristianesimo tratta della storia della religione cristiana e delle sue istituzioni in tutto il periodo che va dalle origini del cristianesimo nel I secolo fino ad oggi.\n\n'
"Le persecuzioni dei pagani nell'Impero romano furono quelle azioni di intolleranza, discriminazione, oppressione e violenza religiosa che portarono alla progressiva sostituzione del cristianesimo alle religioni politeiste, sia indigene che straniere, nei territori dell'Impero (cfr. Ellenizzazione), avvenute soprattutto durante gli anni che segnarono la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel corso del IV secolo.\nEppure il cristianesimo si era presentato, finch\xc3\xa9 era rimasto un fenomeno minoritario, come una religione di tolleranza, chiusa nella sua individualit\xc3\xa0 ma aperta all'accettazione che altri potessero avere una fede diversa. Cos\xc3\xac infatti proclama nel 197 Tertulliano, da poco convertito: \xe2\x80\x9dUno onori Dio, un altro Giove; uno tenda le mani supplici verso il cielo, altri verso l'ara della Fede; uno, se crede, conti, pregando, le nuvole, un altro le travi del soffitto; uno al proprio Dio voti l'anima propria, altri quella di un caprone. Badate, infatti, che non concorra anche questo al delitto di irreligiosit\xc3\xa0: togliere la libert\xc3\xa0 di religione e interdire la libert\xc3\xa0 di scelta della divinit\xc3\xa0, cos\xc3\xac che non mi sia permesso onorare chi voglio, ma sia costretto a onorare chi non voglio. Nessuno vorr\xc3\xa0 essere onorato da chi non vuole farlo, nemmeno un uomo.\xe2\x80\x9d.\n\n"
'Le persecuzioni dei cristiani nell\'Impero romano consistettero in atti di aggressiva intolleranza popolare e nell\'assimilazione della religione cristiana ad un crimine contro lo Stato, con la conseguente condanna dei fedeli della nuova religione. Molti proclamarono comunque la propria fede accettando la prigionia, le torture, le deportazioni ed anche la morte: i martiri furono diverse migliaia.\nInizialmente tuttavia le autorit\xc3\xa0 locali non ricercavano attivamente i cristiani; le loro comunit\xc3\xa0 continuarono cos\xc3\xac a crescere, trovando anzi nel culto dei martiri nuovo vigore. Gli imperatori Decio, Valeriano e Diocleziano, spinti anche da considerazioni politiche, ordinarono pertanto persecuzioni pi\xc3\xb9 attive e severe, che tuttavia non arrivarono a sradicare il cristianesimo.\nNel 311 Galerio eman\xc3\xb2 l\'Editto di Serdica che concedeva ai cristiani il perdono, poi confermata da Costantino I, che accord\xc3\xb2 al cristianesimo lo status di religio licita ("Editto di Milano") nel 313. Gli ultimi strascichi delle persecuzioni si sovrapposero alle prime lotte contro gli eretici; dopo pochi decenni sarebbero iniziate le persecuzioni dei pagani.\nMolti studiosi a partire dal XVIII secolo hanno talvolta ridimensionato la portata numerica delle persecuzioni, a loro parere esagerata dagli storici cristiani.'
'Le critiche alle dottrine e alle pratiche del cristianesimo, da non confondere con gli atteggiamenti negativi o l\'opposizione generale nei confronti dei cristiani (vedi cristianofobia), hanno una lunga storia che si estende fin dall\'iniziale formazione della nuova religione durante l\'impero romano. I critici hanno attaccato le credenze e gli insegnamenti cristiani, nonch\xc3\xa9 le azioni da loro condotte che vanno dalle persecuzioni contro gli ebrei e i pagani alle crociate nel Medioevo, dall\'Inquisizione alle guerre di religione, dal moderno fondamentalismo cristiano al terrorismo cristiano.\nGli argomenti intellettuali contro il cristianesimo comprendono le supposizioni che la vogliono come una fede che incita alla violenza, fatta di corruzione e di superstizione e ricolma di pregiudizio, fino alle accuse di politeismo (riferite alla dottrina trinitaria) e di bigottismo.\nNel corso della storia del cristianesimo, il filosofo neoplatonico Porfirio (234-305) emerse come uno dei maggiori critici, attraverso il suo libro intitolato Contro i cristiani (Adversus Christianos); Porfirio sostenne che il cristianesimo fosse essenzialmente fondato su false profezie le quali non si erano ancora realizzate.\nA seguito dell\'adozione del cristianesimo come religione di Stato, tutte le voci religiose dissenzienti furono gradualmente soppresse sia dal governo politico sia dalle autorit\xc3\xa0 ecclesiastiche.\nLa Riforma protestante port\xc3\xb2 ad una divisione radicale del cristianesimo europeo e ci\xc3\xb2 fece riaccendere le voci critiche sulla fede cristiana, sia dall\'interno che dal suo esterno. Con la rivoluzione scientifica e l\'et\xc3\xa0 dell\'Illuminismo, il cristianesimo speriment\xc3\xb2 ulteriori attacchi da parte di grandi pensatori e filosofi come Voltaire, David Hume, Thomas Paine e il barone Paul Henri Thiry d\'Holbach, a cui segu\xc3\xac la scristianizzazione della Francia durante la Rivoluzione francese.\nIl tema centrale di queste critiche fu la negazione della precisione storica della Bibbia cristiana e la percezione della corruzione delle autorit\xc3\xa0 religiose. Altri pensatori, come Immanuel Kant, lanciarono i primi assalti sistematici e completi alla teologia cristiana, tentando di confutarne gli argomenti teistici sull\'esistenza di Dio.\nDurante la storia moderna il cristianesimo affront\xc3\xb2 critiche sostanziali da una vasta gamma di movimenti politici e di ideologie. Alla fine del XVIII secolo la Rivoluzione francese ebbe tutta una serie di politici e filosofi che criticarono - anche aspramente - le dottrine cristiane tradizionali, precipitando in un\'ondata di anticlericalismo e laicismo durante la quale furono chiuse centinaia di chiese e migliaia di sacerdoti vennero deportati.\nDopo la rivoluzione i pi\xc3\xb9 eminenti filosofi del liberalismo e del comunismo, come John Stuart Mill e Karl Marx, criticarono la dottrina cristiana per il motivo che era asservita al conservatorismo e all\'antidemocrazia. Friedrich Nietzsche afferm\xc3\xb2 che il cristianesimo promuovesse una sorta di "morale degli schiavi" (vedi Moralit\xc3\xa0 signore-servo), che non faceva altro che sopprimere i desideri presenti nella volont\xc3\xa0 umana.\nLa Rivoluzione d\'ottobre attuata dal bolscevismo, la Rivoluzione comunista cinese e molti altri movimenti rivoluzionari contemporanei hanno anch\'essi portato ad una critica serrata della religione cristiana.\nLa risposta formale dei cristiani a tali critiche \xc3\xa8 descritta come apologetica cristiana. I filosofi come Agostino d\'Ippona e Tommaso d\'Aquino sono stati solo alcuni dei pi\xc3\xb9 importanti difensori della religione cristiana sin dalla sua fondazione.\n\n'
'La religione romana \xc3\xa8 l\'insieme dei fenomeni religiosi propri dell\'antica Roma considerati nel loro evolvere come variet\xc3\xa0 di culti, questi correlati allo sviluppo politico e sociale della citt\xc3\xa0 e del suo popolo.\nLe origini della citt\xc3\xa0, e quindi della storia e della religione di Roma, sono controverse. Recentemente l\'archeologo italiano Andrea Carandini sembrerebbe aver quantomeno dimostrato di poter datare l\'origine di Roma all\'VIII secolo a.C., saldando quindi le sue conclusioni, basate sugli scavi da lui condotti nella zona del Palatino, all\'et\xc3\xa0 di fondazione stabilita dal racconto tradizionale.\nLe origini della religione romana vanno individuate nei culti dei popoli pre-indoeuropei stanziati in Italia, nelle tradizioni religiose dei popoli indoeuropei che, probabilmente a partire dal XV secolo a.C., migrarono nella penisola, nelle civilt\xc3\xa0 etrusca e della Grecia e nelle influenze delle civilt\xc3\xa0 del Vicino Oriente occorse lungo i secoli.\nLa religione romana cess\xc3\xb2 di essere la religione "ufficiale" all\'interno dell\'impero romano con l\'Editto di Tessalonica e i successivi editti promulgati a partire dal 380 dall\'imperatore romano convertito al Cristianesimo Teodosio I, il quale proib\xc3\xac e perseguit\xc3\xb2 tutti i culti non cristiani professati nell\'Impero, soprattutto quelli pagani. Precedentemente (362-363) c\'era stato il vano tentativo dell\'imperatore Giuliano di riformare la religione pagana per contrapporla efficacemente al cristianesimo, ormai ampiamente diffuso.'