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"Il Volto Santo di Lucca \xc3\xa8 un crocifisso ligneo, che la leggenda definisce un'immagine acheropita ossia non fatta da mano d'uomo e che \xc3\xa8 stato al centro di una diffusa venerazione in tutta Europa fin dal Medioevo.\n\xc3\x88 custodito nel tempietto rinascimentale del Civitali della Cattedrale di San Martino a Lucca.\nLa critica era concorde nel ritenere che l'attuale crocifisso fosse una copia del XII o XIII secolo della statua originale, approntata dunque per sostituire una croce pi\xc3\xb9 antica gravemente danneggiata. Tuttavia indagini condotte nel corso del 2020, basandosi proprio sullo stato attuale della scultura, coperta di nerofumo e su cui non \xc3\xa8 pensabile condurre indagini distruttive o di restauro di grande portata, ne ha svelato l'antichit\xc3\xa0 e l'originalit\xc3\xa0: gli ultimi esami con il carbonio-14 la fanno infatti risalire tra gli ultimi\ndecenni dell\xe2\x80\x99VIII e l\xe2\x80\x99inizio del IX secolo.\xc3\x88 attualmente conservato in un tempietto a pianta centrale costruito da Matteo Civitali nel 1484, nella navata sinistra della cattedrale di San Martino a Lucca. La grandissima venerazione ne ha fatto il vero e proprio Palladio della citt\xc3\xa0, attirando i pellegrinaggi e di fatto eclissando il santo protettore titolare della citt\xc3\xa0 san Paolino, tanto che la massima festa religiosa della diocesi \xc3\xa8 proprio la festa dell'Esaltazione della Santa Croce che ricorre il 14 settembre.\nIl Volto Santo d\xc3\xa0 anche il nome moderno ad un tratto della via Francigena detto appunto Via del Volto Santo.\n\n"
"Il Crocifisso di Santa Maria Novella \xc3\xa8 una delle croci sagomate (tempera e oro su tavola, 578x406 cm) di Giotto, databile al 1290-1295 circa e conservato nella navata centrale della basilica di Santa Maria Novella a Firenze. Si tratta di una delle prime opere note nel catalogo dell'artista, allora circa ventenne."
"La chiesa dei Santi Jacopo e Filippo si trova nella parte alta, quella medievale, dell'abitato di Certaldo, in provincia di Firenze, diocesi della medesima citt\xc3\xa0.\nSi tratta di un edificio in stile romanico: al suo interno, oltre a numerose opere d'arte, si trovano le spoglie mortali del grande scrittore trecentesco Giovanni Boccaccio e della beata Giulia Della Rena, sua contemporanea e patrona di Certaldo.\nAdiacente alla chiesa si trova un chiostro con il complesso conventuale agostiniano, dove oggi \xc3\xa8 ospitato il Museo di arte sacra del luogo, con opere provenienti anche da questa chiesa.\n\n"
"La basilica di San Francesco \xc3\xa8 un importante luogo di culto cattolico di Arezzo, famoso soprattutto per le Storie della Vera Croce, un ciclo di affreschi di Piero della Francesca presenti nella cappella. Nel febbraio del 1955 papa Pio XII l'ha elevata alla dignit\xc3\xa0 di basilica minore.Oltre ad essere un luogo di culto, la basilica \xc3\xa8 un museo statale sotto la direzione del Polo Museale della Toscana. Gli ingressi all'interno della cappella Bacci vengono contingentati in fasce orarie e per questo richiede una prenotazione obbligatoria.\n\n"
'La basilica di San Giovanni in Laterano o cattedrale di Roma, nome completo Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (in latino Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano) \xc3\xa8 la cattedrale della diocesi di Roma, attualmente retta da papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis.\n\xc3\x88 la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la pi\xc3\xb9 antica e importante basilica d\'Occidente. \nSita sul colle del Celio, la basilica \xc3\xa8 la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza.\nLa basilica e il vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Universit\xc3\xa0 Lateranense) godono dei privilegi di extraterritorialit\xc3\xa0 riconosciuti dalla Repubblica Italiana alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione.\nLa denominazione ufficiale \xc3\xa8 "Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano". Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedic\xc3\xb2 al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista. \xc3\x88 detta "arcibasilica" perch\xc3\xa9 \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 importante delle quattro basiliche papali maggiori; pi\xc3\xb9 precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le chiese nella citt\xc3\xa0 e nel mondo. \n\xc3\x88 detta infine "in Laterano", o "lateranense"; Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano dei possedimenti (horti) di quella famiglia.'
"La scultura \xc3\xa8 l'arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo o assemblando tra loro differenti materiali. Con il termine scultura si indica anche il prodotto finale, ovvero qualsiasi oggetto tridimensionale ottenuto come espressione di ispirazione artistica. Come molti altri termini riguardanti il mondo dell'arte anche il concetto di scultura si \xc3\xa8 evoluto nel tempo.\n\xc3\x88 possibile modellare un oggetto per addizione o sottrazione, e questo dipende dal tipo di materiale usato: \n\nnel caso di legno o marmo, ad esempio, si sottrae, cio\xc3\xa8 si scolpisce intagliando, incidendo o asportando con uno strumento idoneo parte della materia;\nquando invece si utilizza argilla o un materiale simile, si opera per addizione, aggiungendo man mano materia a quella iniziale. Similmente quando si saldano parti inizialmente divise, come strutture metalliche unite con un processo di saldatura o materiali diversi uniti grazie a collanti."