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Titolo uniforme: Cucina a impatto zero / Manuela Vanni
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2019
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Con alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del Medioevo, un\'epoca che si estende, per convenzione, dal 476 al 1492. Durante tale periodo, le diete e la cucina, nelle varie zone dell\'Europa, sperimentarono meno cambiamenti rispetto a quanto sarebbe successo nella pi\xc3\xb9 breve epoca moderna che sarebbe seguita, durante la quale tali mutamenti avrebbero posto le basi della moderna cucina europea.\nI cereali erano consumati sotto forma di pane, farinate d\'avena, polenta e pasta praticamente da tutti i componenti della societ\xc3\xa0. Le verdure rappresentavano un\'importante integrazione alla dieta basata sui cereali. La carne era pi\xc3\xb9 costosa e quindi considerata un alimento pi\xc3\xb9 prestigioso ed era per lo pi\xc3\xb9 presente sulle tavole dei ricchi e dei nobili. I tipi di carne pi\xc3\xb9 diffusi erano quelle di maiale e pollo, mentre il manzo, che richiedeva la disponibilit\xc3\xa0 di una maggiore quantit\xc3\xa0 di terra per l\'allevamento, era meno comune. Il merluzzo e le aringhe erano molto comuni nella dieta delle popolazioni nordiche, ma veniva comunque consumata un\'ampia variet\xc3\xa0 di pesci d\'acqua dolce e salata.\nLa lentezza dei trasporti e le inefficienti tecniche di trasformazione agroalimentare rendevano estremamente costoso il commercio di cibi sulle lunghe distanze. Per questa ragione il cibo dei nobili era pi\xc3\xb9 esposto alle influenze straniere rispetto a quello consumato dai poveri e dalla gente comune. Dal momento che ciascuna classe sociale cercava di imitare quella a lei immediatamente superiore, le innovazioni dovute al commercio internazionale e alle guerre con paesi stranieri si diffusero gradualmente tra le classi medio-alte delle citt\xc3\xa0 medievali. Oltre all\'indisponibilit\xc3\xa0 di certi cibi per ragioni economiche, furono emessi decreti che vietavano il consumo di alcuni alimenti per alcune classi sociali, e alcune leggi limitarono le possibilit\xc3\xa0 di consumarne in grosse quantit\xc3\xa0 ai "nuovi ricchi". Alcune norme sociali inoltre prescrivevano che il cibo della classe lavoratrice fosse meno raffinato, perch\xc3\xa9 si credeva che esistesse un\'affinit\xc3\xa0 naturale tra il lavoro di una persona e il suo cibo; si riteneva quindi che il lavoro manuale richiedesse cibi pi\xc3\xb9 scadenti ed economici.\nNel corso del tardo Medioevo inizi\xc3\xb2 a svilupparsi una forma di Haute cuisine che and\xc3\xb2 a costituire uno standard tra la nobilt\xc3\xa0 di tutta Europa. I metodi di conservazione pi\xc3\xb9 comuni vedevano l\'impiego di agresto. Questi trattamenti, uniti al diffuso impiego di zucchero e miele, donavano a molti piatti un sapore tendente all\'agrodolce. Anche le mandorle erano molto popolari e usate come addensante in minestra, stufati e salse, in particolare usate sotto forma di latte di mandorla.\n\n'
"Si definisce alimento (dal latino alimentum, da al\xc4\x95re, 'nutrire', 'alimentare') ogni sostanza o miscela di sostanze in qualsiasi stato della materia e struttura non lavorata, parzialmente lavorata o lavorata, destinata a essere ingerita, o di cui si prevede ragionevolmente l'ingestione da parte dell'essere umano. Sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi sostanza o miscela, compresa l\xe2\x80\x99acqua, intenzionalmente incorporata negli alimenti nel corso della loro filiera produttiva. Non sono compresi mangimi destinati agli animali, gli animali vivi (eccetto quelli destinati al consumo umano), i vegetali prima della raccolta, medicinali, cosmetici, tabacco, stupefacenti, residui e contaminanti."
"Con la denominazione di \xe2\x80\x9cTecnologo Alimentare\xe2\x80\x9d si indica il professionista che studia, progetta, realizza, assicura la produzione alimentare con l\xe2\x80\x99impiego delle tecnologie e dei processi necessari; tale professione \xc3\xa8 regolamentata a livello nazionale e riconosciuta dall'Unione Europea.\nIl titolo di tecnologo alimentare spetta a colui che ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie alimentari, ha superato l'Esame di Stato previsto per l'abilitazione all'esercizio della professione, \xc3\xa8 iscritto ad un Albo Regionale, osserva gli obblighi dell\xe2\x80\x99aggiornamento professionale, rispetta la deontologia professionale secondo un codice deontologico.\n\n"
"L'alveografo di Chopin \xc3\xa8 una attrezzatura che serve per misurare la forza, tenacit\xc3\xa0 ed estensibilit\xc3\xa0 di un impasto di una farina, determinando il comportamento di un impasto di farina in un grafico chiamato alveogramma. Utilizza la deformazione dello stesso impasto determinata dalla pressione di aria insufflata nell'impasto. Fu inventato nel 1921 in Francia con nome di estensimetro da Marcel Chopin; oggi \xc3\xa8 prodotto dalla Chopin Techonologies.Questo strumento permette di determinare una misura fondamentale per le tecnologia degli alimenti a base di farine, la misura \xc3\xa8 chiamata anche indice di forza o indice di \xe2\x80\x9cW\xe2\x80\x9d, essa permette, partendo da valori numerici ricavati durante la prova, di confrontare la rigidit\xc3\xa0 o la estensibilit\xc3\xa0 delle farina alimentari; le farine con alto W sono farine ad alto contenuto glutinico, esse sono le pi\xc3\xb9 idonee alla lievitazione prolungata.\n\n"
'Il macellaio \xc3\xa8, dall\'origine, l\'addetto all\'abbattimento, scuoiatura, disossatura e sezionamento degli animali, mammiferi o avicoli, a uso alimentare e alla preparazione delle carni per il consumo.\nPer estensione macellaio \xc3\xa8 anche il commerciante che, ormai spesso, prepara e vende le carni mentre la vera e propria macellazione viene eseguita in stabilimenti pubblici (o privati) a ci\xc3\xb2 abilitati, per motivi d\'igiene, di maggior controllo e di economicit\xc3\xa0. Un sinonimo di macellaio \xc3\xa8 beccaio, parola in uso nell\'italiano medievale, derivata da "becco", nome alternativo del caprone.\n\n'