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Pubblicazione: Firenze : [s.n.], 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Grosseto (AFI: /\xc9\xa1ros\xcb\x88seto/, ) \xc3\xa8 un comune italiano di 81 641 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Per superficie territoriale, risulta il pi\xc3\xb9 vasto comune della regione.\nA livello demografico, la citt\xc3\xa0 contava appena 4 724 abitanti subito dopo l'Unit\xc3\xa0 d'Italia, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70 000 unit\xc3\xa0 nel 1991.Dal punto di vista urbanistico, la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 uno dei pochi capoluoghi il cui centro storico \xc3\xa8 rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoch\xc3\xa9 immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli."
"Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 \xe2\x80\x93 Amboise, 2 maggio 1519) \xc3\xa8 stato un inventore, artista e scienziato italiano.\nUomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei pi\xc3\xb9 grandi geni dell'umanit\xc3\xa0, incarn\xc3\xb2 in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei pi\xc3\xb9 disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista."
'Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 \xe2\x80\x93 Genova, 18 maggio 2010) \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore, drammaturgo, critico letterario, traduttore, accademico, saggista e politico italiano, che fece parte del Gruppo 63.\n\n'
'L\'evoluzione della storia del nudo artistico \xc3\xa8 parallela a quella della storia dell\'arte nella sua generalit\xc3\xa0, fatta debita eccezione per le specificit\xc3\xa0 derivanti dal differente grado di accettazione delle scene di nudit\xc3\xa0 da parte delle varie forme di societ\xc3\xa0 e cultura che si sono succedute nel mondo durante il corso dei secoli e dei millenni.\nQuello del nudo \xc3\xa8 un tema artistico consistente nella rappresentazione all\'interno dei vari media artistici - pittura e scultura in primis, ma anche in fotografia e nel cinema - della forma del corpo umano (sia maschile sia femminile) nudo o seminudo; questo \xc3\xa8 considerato una delle classificazioni principali dell\'opera d\'arte in accademia. La nudit\xc3\xa0 in arte viene a riflettere nel suo insieme le norme sociali presenti, sia in ambito di estetica che nella concezione di morale, del tempo e del luogo in cui \xc3\xa8 stata eseguita l\'opera. Molte sono le culture che tollerano la nudit\xc3\xa0 nell\'arte assai pi\xc3\xb9 di quanto non tollerino la nudit\xc3\xa0 nella vita reale, con diversi parametri su ci\xc3\xb2 che \xc3\xa8 considerato accettabile o meno.\nCome genere quello del nudo \xc3\xa8 una questione complessa da affrontare per le sue numerose varianti, sia formali che estetiche ed iconografiche, e vi sono storici dell\'arte che giungono a considerarlo come uno dei pi\xc3\xb9 importanti, se non quello di maggior importanza in assoluto, nella storia dell\'arte occidentale; secondo lo storico, saggista e critico spagnolo Francisco Calvo Serraller, \xc2\xabla nudit\xc3\xa0 non \xc3\xa8 solo una forma d\'arte, ma \xc3\xa8 la stessa spiegazione - o logica - dell\'arte occidentale: il punto drammatico od incrocio tra il naturale e il cielo, tra l\'ideale e il vero, tra il carnale e lo spirituale, in definitiva tra il corpo e l\'anima\xc2\xbb. Anche Javier Port\xc3\xbas, curatore d\'arte e conservatore del Museo del Prado, ritiene che \xc2\xabda secoli il nudo \xc3\xa8 stato la forma d\'arte per eccellenza presente in Occidente, potendo esso esprimere al meglio tutti gli altri valori attraverso il colore e la materia pittorica\xc2\xbb..\n\nAnche se spesso associato con l\'erotismo, il nudo pu\xc3\xb2 in realt\xc3\xa0 acquisire varie interpretazioni e significati alternativi, da quello inerente alla mitologia e alla religione, allo studio di anatomia o, infine, anche - per le sue qualit\xc3\xa0 intrinseche - quello di massima rappresentazione possibile dell\'ideale (nel senso di bene, come principio o valore etico da perseguire) di Bellezza e perfezione estetica, come accade ad esempio nell\'arte figurativa dell\'antica Grecia. La sua rappresentazione \xc3\xa8 variata secondo i valori sociali e culturali di ogni epoca storica e di ogni popolazione, e come per i Greci il corpo \xc3\xa8 stato un motivo di orgoglio cos\xc3\xac per gli ebrei - e di conseguenza per il successivo cristianesimo - si \xc3\xa8 rivelato invece fonte d\'estremo d\'imbarazzo, condizione degli schiavi e dei miserabili.\nLo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano \xc3\xa8 stata una costante in tutta la storia dell\'arte, dalla preistoria, con la Venere di Willendorf, per fare solamente uno degli esempi pi\xc3\xb9 conosciuti. Una delle culture in cui maggiormente \xc3\xa8 proliferata la rappresentazione della nudit\xc3\xa0 artistica \xc3\xa8 stata quella del mondo classico nell\'antichit\xc3\xa0 greco-romana, ov\'\xc3\xa8 stata presto concepita come ideale (come accade nel nudo eroico), estetico ma anche etico di perfezione e "bellezza assoluta"; concetto questo che \xc3\xa8 perdurato nel classicismo, condizionando in buona parte la percezione della civilt\xc3\xa0 occidentale nei confronti non solo del nudo ma anche dell\'arte nel suo complesso.\nDurante il Medioevo la rappresentazione artistica si \xc3\xa8 limitata ai temi pi\xc3\xb9 specificamente religiosi e trattati dalla teologia, basati su brani della Bibbia, il testo sacro cristiano; solamente in tal maniera se ne poteva giustificare la resa nelle varie forme d\'arte. Con l\'avvio del Rinascimento a partire dalla met\xc3\xa0 del XV secolo la nuova cultura derivata dall\'umanesimo prese una direzione decisamente improntata ad un sempre maggior antropocentrismo; ci\xc3\xb2 ha portato al ritorno in grande stile del nudo artistico dopo lunghi secoli di occultamento ed affiancando cos\xc3\xac ai soliti soggetti religiosi dei secoli precedenti anche quelli storico-mitologici risalenti al paganesimo, soprattutto sotto forma di allegoria.\n\xc3\x88 stato poi nel XIX secolo, soprattutto con l\'impressionismo, che il nudo ha cominciato a perdere il suo carattere eminentemente iconografico per esser rappresentato nelle sue qualit\xc3\xa0 estetiche molto pi\xc3\xb9 semplicemente profane: l\'immagine nuda, sensuale ed auto referenziale prese cos\xc3\xac un poco alla volta il sopravvento.\nGli studi attorno al nudo nella sua qualit\xc3\xa0 di genere artistico si sono concentrati nell\'analisi fattane dalla semiotica, innanzitutto nel rapporto inerente tra opera e spettatore, cos\xc3\xac come anche nello studio delle relazioni di genere; il femminismo ha criticato l\'utilizzo del nudo in quanto oggettivazione della forma del corpo umano femminile il quale confermerebbe cos\xc3\xac il dominio all\'interno della societ\xc3\xa0 occidentale dell\'ideologia patriarcale.\nArtisti come Lucian Freud e Jenny Saville hanno sviluppato una sorta di nudo non idealizzato nel tentativo di eliminare il concetto tradizionale di nudit\xc3\xa0, andando a cercarne l\'essenza al di l\xc3\xa0 e al di fuori dell\'idea di bellezza e distinzione discriminante data dall\'identit\xc3\xa0 di genere.\n\n'
"Cesario, o Cesareo (Nordafrica, I secolo \xe2\x80\x93 Terracina, II secolo), \xc3\xa8 stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito al cristianesimo e divenuto diacono, si \xc3\xa8 dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario \xc3\xa8 approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro una macabra usanza pagana.\nA partire dal IV secolo, a seguito della traslazione delle sue spoglie da Terracina alla Domus Augustana sul colle Palatino, San Cesario \xc3\xa8 stato uno dei martiri pi\xc3\xb9 celebri e venerati a Roma (una celebrit\xc3\xa0 confermata dal fatto che gli vennero dedicati molti santuari, oratori e monasteri); il suo nome \xc3\xa8 servito per soppiantare il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari (gli imperatori romani). In tal modo, San Cesario ha annunciato il nuovo carattere cristiano della potenza dei Cesari e il suo oratorio sul Palatino, nel cuore della Roma antica, \xc3\xa8 servito come punto di riferimento per la cristianizzazione dell'Impero. Il culto del santo \xc3\xa8 molto diffuso nel mondo, intensificato attraverso le varie traslazioni delle sue reliquie, donate dai papi, imperatori, re, santi, Padri della Chiesa, vescovi, duchi e cavalieri.\n\n"