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Pubblicazione: Firenze : Istituto geografico militare, [1994]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Una Madonna Nera \xc3\xa8 una rappresentazione iconografica (dipinto o scultura), tipica dell'iconografia cristiana, della Vergine Maria, eventualmente accompagnata dal Bambino Ges\xc3\xb9, il cui volto ha un colorito scuro, se non proprio nero. Le \xe2\x80\x9cmadonne nere\xe2\x80\x9d sono molto diffuse. Ci sono diverse centinaia di madonne nere in luoghi pubblici di culto in Italia, Francia, Polonia, Spagna e in molte altre nazioni.\nMolte di queste madonne sono famose, come la Madonna di Loreto (presso Ancona), la Madonna Nera all'interno del santuario di Oropa, (presso Oropa, in provincia di Biella) la Madonna di Viggiano (presso Potenza), quella di Tindari presso Patti (Messina), quella di Cz\xc4\x99stochowa in Polonia, quella di Montserrat in Catalogna, la Vergine della Candelaria di Tenerife, patrona delle Canarie, o ancora la Madonna di Einsiedeln, nel Canton Svitto (Svizzera). Molti santuari di madonne nere, per\xc3\xb2, sono repliche di culti pi\xc3\xb9 antichi e famosi. Nell'Italia meridionale, ad esempio, sono molto diffuse le icone di Santa Maria di Costantinopoli. Il numero dei culti originari \xc3\xa8 quindi pi\xc3\xb9 ridotto."
"Benevento (AFI: [bene\xcb\x88v\xc9\x9bnto], ; Benevi\xc3\xa9nte in dialetto beneventano) \xc3\xa8 un comune italiano di 57 962 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania.\nChiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la citt\xc3\xa0 vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni ed affiliazioni susseguitesi nel corso della sua storia. Dal giugno del 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, \xc3\xa8 entrata a far parte del patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Simbolo della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 l'arco di Traiano che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati. \xc3\x88 sede dell'arcidiocesi di Benevento."
"L'Unione Sportiva Salernitana 1919, meglio nota come Salernitana, \xc3\xa8 una societ\xc3\xa0 calcistica italiana con sede nella citt\xc3\xa0 di Salerno. Milita in Serie B, il secondo livello della piramide calcistica italiana.\nFondata il 19 giugno 1919 da una cordata capeggiata da Matteo Schiavone, nel corso della sua storia \xc3\xa8 stata rifondata per tre volte: nel 1927 in seguito alla costituzione di un nuovo sodalizio, nel 2005 e nel 2011 per motivi finanziari. L'attuale societ\xc3\xa0 fu, infatti, fondata come Salerno Calcio nel 2011 (aderendo all'art. 52.10 del regolamento federale), e riprese i segni distintivi della Salernitana a partire dal 2012. Il 19 giugno 2019 la squadra campana ha compiuto 100 anni di storia calcistica.\nIl colore ufficiale della Salernitana \xc3\xa8 il granata dal 1943 (esclusa la stagione 2011-2012 per ragioni giuridiche), il suo simbolo \xc3\xa8 l'ippocampo dal 1949, e la squadra disputa le proprie gare interne allo stadio Arechi dal 1990. Il club \xc3\xa8 di propriet\xc3\xa0 di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a partire dalla rifondazione del 2011.Ha partecipato due volte al campionato di Serie A, nel 1947-1948 e nel 1998-1999. La Salernitana ha giocato quasi sempre fra i professionisti, eccetto per la stagione 2011-2012, poich\xc3\xa9 ripart\xc3\xac dalla serie D.\n\n"
"La cultura di Golasecca (IX-IV secolo a.C.) \xc3\xa8 una cultura della prima et\xc3\xa0 del Ferro dell'Italia settentrionale che prende il nome dalla localit\xc3\xa0 di Golasecca in provincia di Varese in Lombardia, presso il Ticino.\nAgli inizi del XIX secolo, l'abate Giovanni Battista Giani effettu\xc3\xb2, nell'area del Monsorino, i primi ritrovamenti: circa cinquanta tombe con ceramiche e oggetti metallici. Le testimonianze materiali si trovano sparse in un ampio territorio di 20.000 km\xc2\xb2 a sud delle Alpi, compreso tra i fiumi Po, Serio e Sesia delimitato a nord dai valichi alpini. La maggiore densit\xc3\xa0 demografica si \xc3\xa8 sempre avuta nella fascia collinare subalpina, con una continuit\xc3\xa0 di circa un millennio, ed \xc3\xa8 questa l'area che ha visto lo sviluppo dei due epicentri della cultura stessa, le zone di Sesto Calende-Golasecca-Castelletto Ticino e quella nei dintorni di Como.\nNel territorio della cultura di Golasecca sono state effettuate scoperte che hanno modificato sensibilmente la conoscenza della protostoria europea. Nel territorio di Castelletto sopra Ticino \xc3\xa8 stato ritrovato, ad esempio, un masso iscritto, databile entro il VII secolo a.C., con la pi\xc3\xb9 antica iscrizione in lingua celtica su pietra finora nota: lettura probabile Chothios, interpretabile come il figlio dell'anziano. Il cippo \xc3\xa8 attualmente conservato presso la sede della Biblioteca civica castellettese.\n\n"