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Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Art e dossier
"Giuseppe Gaetano De Nittis (Barletta, 25 febbraio 1846 \xe2\x80\x93 Saint-Germain-en-Laye, 21 agosto 1884) \xc3\xa8 stato un pittore italiano vicino alla corrente artistica del verismo e dell'Impressionismo.\n\n"
'La Pinacoteca "Giuseppe De Nittis" \xc3\xa8 un museo di Barletta, dedicato al pittore Giuseppe De Nittis, del quale conserva ed espone una collezione di dipinti. Allestita nel Palazzo della Marra in via Cialdini, la pinacoteca ospita periodicamente esposizioni temporanee.'
'L\'Impressionismo \xc3\xa8 una corrente artistica sviluppatasi in Francia, a Parigi, nella seconda met\xc3\xa0 dell\'Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870 e durata fino ai primi anni del Novecento. Inaugurato nello studio del fotografo Nadar \xc3\xa8 caratterizzato da una precisa esperienza di gusto, in un momento storicamente definito, s\'identifica questa tendenza nella civilt\xc3\xa0 artistica moderna, con i pittori che amano dipingere "en plein air" ovvero all\'aria aperta. \n\n'
'Passa un treno \xc3\xa8 un dipinto di Giuseppe De Nittis. Realizzato prima del 1880, \xc3\xa8 conservato alla Pinacoteca De Nittis di Barletta.\n\n'
'Il museo civico di Barletta nacque a fine Ottocento con una prima collezione di reperti archeologici donati dai cittadini e collocati nella biblioteca comunale. Nell\'arco di un ventennio il nucleo originario si arricch\xc3\xac di dipinti di artisti barlettani: Geremia Di Scanno, Giuseppe De Nittis, Vincenzo De Stefano, Giambattista Cal\xc3\xb2, Giuseppe Gabbiani. Con le successive donazioni le raccolte assunsero maggiore consistenza, grazie al legato di L\xc3\xa9ontine De Nittis, alle opere autografe e di collezione di Gabbiani, all\'acquisizione delle opere di Raffaele Girondi, fino alla donazione di Ferdinando Cafiero avvenuta nel 1936. Dal 1929 il Museo ha avuto sede nel complesso dell\'ex convento San Domenico e dal 2003 \xc3\xa8 stato riaperto nelle sale del castello di Barletta.\nL\'area espositiva del primo piano \xc3\xa8 articolata il tre sezioni: \n\n"galleria Antica", con opere di Luca Giordano, Francesco Solimena e Francesco De Mura;\n"galleria dell\'Ottocento", con opere di pittura raccolte dal collezionismo locale, che comprendono in particolare artisti napoletani, tra cui Gioacchino Toma, Eduardo Dalbono, Giuseppe Cammarano, Francesco Paolo Michetti;\n"galleria di Ferdinando Cafiero".\n\n'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"