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Pubblicazione: Firenze : Le lettere, 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'espressione arte islamica o arti islamiche comprende le arti prodotte a partire dall\'Egira (622 dell\'era cristiana) fino al XIX secolo da artisti (non necessariamente musulmani), che hanno vissuto in territori culturalmente legati alla religione dell\'Islam. Essa riguarda ambiti assai vari, dall\'architettura alla calligrafia, dalla pittura all\'arte ceramica, ecc.\nInizialmente l\'arte islamica si \xc3\xa8 ispirata a quella bizantina, a quella romana, a quella paleocristiana, a quella persiana ed a quella cinese.\nFin dall\'inizio l\'arte islamica pratica l\'astrazione e la stilizzazione delle forme che appartengono agli esseri viventi, sforzandosi di descrivere i valori spirituali dell\'uomo; evita il naturalismo, che include nella tradizione occidentale l\'uso dello spazio tridimensionale, della prospettiva e della modellistica della figura umana in luci e ombre.\nPu\xc3\xb2 essere suddivisa in vari periodi storici:\nquello iniziale detto degli Omayyadi (660-750);\nquello medio degli Abbasidi e quello della dinastia dei turchi Selgiuchidi (1100);\nquello dei Safavidi (1600);\nquello della rinascita dell\'arte sotto gli Ottomani.L\'arte islamica \xc3\xa8 tipicamente focalizzata sulla riproduzione della calligrafia araba. Pi\xc3\xb9 di rado essa si dedica a figure umane: ci\xc3\xb2 \xc3\xa8 dovuto alla sensibilit\xc3\xa0 religiosa dei musulmani, timorosi che alla riproduzione delle forme umane possa corrispondere il peccato di idolatria contro Allah, proibito dal Corano, e che nell\'arte come imitazione della natura si possa intravedere il tentativo di copiare l\'opera dello stesso Allah. Tale sensibilit\xc3\xa0 ebbe importanti effetti anche sull\'arte cristiana: in particolare, a ridosso della predicazione di Muhammad, sorse l\'eresia pauliciana, che pi\xc3\xb9 tardi avrebbe rappresentato l\'antesignana dell\'iconoclastia. Come si dir\xc3\xa0 meglio tra poco, non \xc3\xa8 per\xc3\xb2 vero che l\'arte islamica rifiuti in assoluto la rappresentazione delle figure umane, essendo tale limitazione valida soprattutto nei luoghi e nelle opere di tipo religioso e meno in quelli di carattere "profano".\nL\'arte islamica \xc3\xa8 essenzialmente l\'arte del bello, oltre ad essere un mezzo di culto.\nViene sviluppato l\'arabesco come stile ornamentale universale, stilizzazione di forme vegetali e soprattutto rappresentativo di temi geometrici e simboli presi in prestito dalla calligrafia, ma \xc3\xa8 nella costruzione delle moschee, dalla pianta simile a quella della casa del profeta Muhammad Salla Allahu ailay wa Sallam, come la Grande moschea di Cordova (785 d.C.), che si riproducono meglio che altrove i fondamenti dell\'arte islamica.Significativi e pregevoli, oltre ai mosaici, anche le pitture architettoniche come quella emblematica conservata nella Cappella Palatina, terminata intorno al 1140 a Palermo, i mausolei, luoghi di culto e di potere, la produzione di ceramiche, la lavorazione del vetro e del bronzo, i tappeti con i loro temi artistici legati alla natura. A mano a mano che le conquiste territoriali hanno aperto nuove conoscenze di arte in Asia, in Africa e in Europa, anche il gusto estetico si \xc3\xa8 aggiornato alle tendenze locali, come ad esempio quella persiana, sempre nel rispetto dei dogmi religiosi.\nPur in questa molteplicit\xc3\xa0 di ispirazioni e di centri di creazione, l\'arte prodotta nel contesto del mondo islamico presenta comunque una certa unit\xc3\xa0 stilistica dovuta agli spostamenti degli artisti, dei commercianti, dei committenti e delle stesse opere. L\'impiego di una scrittura comune in tutta la civilt\xc3\xa0 islamica e il particolare valore attribuito alla calligrafia rafforzano questa idea di unit\xc3\xa0. Altri elementi sono stati valorizzati, come l\'attenzione posta alla decorazione e l\'importanza della geometria e degli arazzi decorativi. Tuttavia, la grande diversit\xc3\xa0 delle forme e delle scene, secondo i paesi e le epoche, porta spesso a parlare pi\xc3\xb9 di "arti islamiche" (o "arti dell\'Islam") che di un\'"arte islamica". Per Oleg Grabar, l\'arte dell\'Islam d\'altra parte non pu\xc3\xb2 definirsi che attraverso "una serie di atteggiamenti di fronte al processo stesso della creazione artistica".In architettura, edifici dalle funzioni specifiche, come moschee o madrase, sono creati in forme molto variegate ma seguendo spesso uno stesso schema di base. Se non esiste quasi l\'arte della scultura, la lavorazione degli oggetti di metallo, d\'avorio o di ceramica raggiunge frequentemente una grande perfezione tecnica. Occorre anche sottolineare la presenza di una pittura e di una miniatura nei libri sacri e profani.\nLe arti dell\'Islam non sono propriamente religiose: l\'Islam qui \xc3\xa8 considerato come una civilt\xc3\xa0 piuttosto che come una religione. Come gi\xc3\xa0 accennato, contrariamente a un\'idea molto diffusa, esistono rappresentazioni umane, animali e perfino di Maometto: queste sono bandite soltanto nei luoghi o nelle opere religiose (moschee, madrase, Corani), a dispetto di alcune eccezioni..'
"L'Islam (pronunciato in italiano AFI: /i\xcb\x88zlam/ (tradizionale) o /\xcb\x88izlam/ (comune); in arabo: \xd8\xa5\xd8\xb3\xd9\x84\xd8\xa7\xd9\x85\xe2\x80\x8e, Isl\xc4\x81m [\xca\x94\xc9\xaa\xcb\x88sl\xc3\xa6\xcb\x90m]) \xc3\xa8 una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, \xc2\xabsigillo dei profeti\xc2\xbb (Kh\xc4\x81tam al-Nabiyy\xc4\xabn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.\nCon circa 1,8 miliardi di fedeli, ossia il 23% della popolazione mondiale, l'islam \xc3\xa8 la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta un tasso di crescita particolarmente significativo.Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che \xc3\xa8 anche il paese musulmano pi\xc3\xb9 popolato, il 25% nell'Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell'Africa subsahariana. Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America.\nIl simbolo della mezzaluna islamica \xc3\xa8 stato introdotto dagli Ottomani con la presa di Costantinopoli nel 1453.\nIl verde sarebbe per molti il colore dell'Islam (si vedano il mantello verde di Maometto e oggi le bandiere dell'Arabia Saudita, dell'Algeria, del Pakistan e della Lega araba), mentre per altri sarebbe il colore del solo sciismo (vedi una volta la bandiera dei fatimidi), ma in realt\xc3\xa0 Maometto e i suoi generali usavano indifferentemente anche vessilli di color bianco (vedi l'uso fattone cerimonialmente dagli Omayyadi), nero (dal califfato dei Rashidun e dagli Abbasidi) e rosso (si vedano oggigiorno gli sciiti kizilbash e le bandiere della Tunisia e della Turchia).\n\n"
'La moschea, chiamata anticamente anche meschita, \xc3\xa8 il luogo di preghiera per i fedeli dell\'islam. La parola italiana deriva direttamente dallo spagnolo "mezquita", a sua volta originata dalla parola araba "masjid" (in arabo: \xd9\x85\xd8\xb3\xd8\xac\xd8\xaf\xe2\x80\x8e) che indica il luogo in cui si compiono le suj\xc5\xabd, le prosternazioni che fanno parte dei movimenti obbligatori che deve compiere il fedele orante. \xc3\x88 la tipologia di edificio principale della architettura islamica.\n\n'
"L'architettura islamica (in arabo: \xd8\xb9\xd9\x85\xd8\xa7\xd8\xb1\xd8\xa9 \xd8\xa5\xd8\xb3\xd9\x84\xd8\xa7\xd9\x85\xd9\x8a\xd8\xa9\xe2\x80\x8e), o arabo moresca, raccoglie stili artistici della cultura araba dall'ottavo secolo fino ai giorni nostri.\nSi svilupp\xc3\xb2 sulla forma architettonica antica romana e bizantina e si propag\xc3\xb2 velocemente in Egitto, nell'Africa settentrionale, in Sicilia, in Spagna, in Siria, in Persia e in India. Stile elegante e ricco, ebbe massimo sviluppo nella Spagna conquistata dagli arabi nel 711 d.C. dove nei numerosi monumenti moreschi ancora esistenti si possono osservare tutti i vari tipi di archi, che costituiscono uno degli elementi fondamentali di questa architettura.Le sue forme architettoniche tipiche sono le cupole sorrette da pilastri. Gli edifici pi\xc3\xb9 frequenti sono: la moschea (masjid); la scuola per l'insegnamento religioso (madrasa) con annesso il (sabil ), la tomba (maqbara), le case dei nobili (mahal ), oltre a palazzi (qasr) e i giardini (hadika), le fortificazioni (kala'a) e gli ospedali (bimaristan).\n\n"
"La storia dell'Islam riguarda gli sviluppi culturali, sociali, politici ed economici della civilt\xc3\xa0 islamica, inizialmente articolatasi nel contesto arabo del VII secolo d.C. nella Penisola araba e, pi\xc3\xb9 specificamente, nella regione nord-occidentale del \xe1\xb8\xa4ij\xc4\x81z. \nDalla sua sede originaria, tale credo religioso si diffuse progressivamente nel Vicino e Medio Oriente. Ad ovest, si impose fin dal VII secolo nell'Africa settentrionale, coinvolgendo oltre alle regioni del Nordafrica le popolazioni stanziate ai bordi del Deserto del Sahara. Ad est furono progressivamente sconfitte, e con difficolt\xc3\xa0 convertite, le popolazioni suddite dei Persiani sasanidi e, ancora pi\xc3\xb9 a est, tra l'VIII e il IX secolo, le popolazioni iranizzate della Transoxiana. \nLe forze islamiche (essenzialmente afghane, ma al comando di ufficiali arabi), tra il X e il XII secolo assoggettarono quote significative quote delle aree del settentrione indiano.La spinta mercantile infine spinse l'islam negli arcipelaghi del sud-est asiatico, islamizzando parzialmente le popolazioni della cosiddetta Insulindia.\nIn Europa l'Islam penetr\xc3\xb2 nel momento della sua iniziale spinta espansiva, tra l'VIII e il IX secolo, insediandosi in vaste parti della Penisola iberica e in Sicilia (a lungo contesa ai Bizantini). \nGrazie a Maometto il Conquistatore e a Solimano il Magnifico, l'Impero ottomano cominci\xc3\xb2 ad annettere dal XV secolo vaste porzioni delle aree balcaniche slave, proseguendo nella sua formidabile spinta nei due secoli successivi, fino ad assorbire per qualche tempo la stessa Ungheria. Vaste aree russe furono conquistate e convertite invece, non senza difficolt\xc3\xa0, dalle forze mongole (ma anche turche e cumane operanti nella cosiddetta Orda d'Oro), gi\xc3\xa0 a partire dall'XI e dal XII secolo.\n\n"
"L'architettura islamica (in arabo: \xd8\xb9\xd9\x85\xd8\xa7\xd8\xb1\xd8\xa9 \xd8\xa5\xd8\xb3\xd9\x84\xd8\xa7\xd9\x85\xd9\x8a\xd8\xa9\xe2\x80\x8e), o arabo moresca, raccoglie stili artistici della cultura araba dall'ottavo secolo fino ai giorni nostri.\nSi svilupp\xc3\xb2 sulla forma architettonica antica romana e bizantina e si propag\xc3\xb2 velocemente in Egitto, nell'Africa settentrionale, in Sicilia, in Spagna, in Siria, in Persia e in India. Stile elegante e ricco, ebbe massimo sviluppo nella Spagna conquistata dagli arabi nel 711 d.C. dove nei numerosi monumenti moreschi ancora esistenti si possono osservare tutti i vari tipi di archi, che costituiscono uno degli elementi fondamentali di questa architettura.Le sue forme architettoniche tipiche sono le cupole sorrette da pilastri. Gli edifici pi\xc3\xb9 frequenti sono: la moschea (masjid); la scuola per l'insegnamento religioso (madrasa) con annesso il (sabil ), la tomba (maqbara), le case dei nobili (mahal ), oltre a palazzi (qasr) e i giardini (hadika), le fortificazioni (kala'a) e gli ospedali (bimaristan).\n\n"