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Edizione: 2. ed
Pubblicazione: Pisa : ETS, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Scuola di Francoforte \xc3\xa8 una scuola sociologico-filosofica di orientamento neo-marxista. Il nucleo originario di tale scuola, formato per lo pi\xc3\xb9 da filosofi e sociologi tedeschi di origine ebraica, emerse nel 1923 nell\'ambiente del neonato "Istituto per la Ricerca Sociale" (Institut f\xc3\xbcr Sozialforschung) dell\'Universit\xc3\xa0 Johann Wolfgang Goethe di Francoforte sul Meno, in Germania, sotto la guida dello storico marxista Carl Gr\xc3\xbcnberg. Il nucleo successivamente si ampli\xc3\xb2 per numero di studiosi ed ambiti di ricerca. Il primo periodo di attivit\xc3\xa0 della scuola si inquadra nel primo dopoguerra, tra gli anni venti e gli anni trenta; all\'avvento del nazismo il gruppo lasci\xc3\xb2 la Germania e si trasfer\xc3\xac dapprima a Ginevra, poi a Parigi e infine a New York, dove continu\xc3\xb2 la sua attivit\xc3\xa0. Dopo la seconda guerra mondiale alcuni esponenti (tra cui Adorno, Horkheimer e Pollock) tornarono in Germania per fondare un nuovo Istituto per la ricerca sociale.\n\n'
"Il filosofo, nella definizione pi\xc3\xb9 generica \xc3\xa8 colui che professa e/o mette in atto una filosofia, cio\xc3\xa8, una dottrina, elaborata attraverso un'autonoma indagine razionale, in parte originale e in parte che si richiama, in accordo o in contrasto, ai pensatori che lo hanno preceduto nella storia della filosofia, su aspetti universali, teoretici e pratici, della vita umana.\nNel senso comune, il lemma viene riferito a una persona da molti valutata come portatore di una naturale saggezza, spesso frutto di personali esperienze, e in grado di vivere ogni condizione esistenziale, specie di fronte agli eventi dolorosi, con tranquillo distacco o rassegnazione, riproponendo in questo modo, spontaneamente e implicitamente, gli insegnamenti dello stoicismo.\n\n"
'La filosofia (in greco antico: \xcf\x86\xce\xb9\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x83\xce\xbf\xcf\x86\xce\xaf\xce\xb1, philosoph\xc3\xada, composto di \xcf\x86\xce\xb9\xce\xbb\xce\xb5\xe1\xbf\x96\xce\xbd (phile\xc3\xaen), "amare", e \xcf\x83\xce\xbf\xcf\x86\xce\xaf\xce\xb1 (soph\xc3\xada), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") \xc3\xa8 un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull\'essere umano, indaga sul senso dell\'essere e dell\'esistenza umana. Come intrinseco nel nome stesso la filosofia \xc3\xa8 l\'amore per la sapienza (intesa come conoscenza) e la ricerca.Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell\'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell\'antica Grecia. \nA rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull\'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l\'analisi della filosofia verso l\'uomo e i suoi interessi cos\xc3\xac come viene esposto nell\'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe \xc2\xabl\'uso del sapere a vantaggio dell\'uomo\xc2\xbb.Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio (\xc2\xabTutta la filosofia \xc3\xa8 come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco \xc3\xa8 la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la pi\xc3\xb9 alta e la pi\xc3\xb9 perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, \xc3\xa8 l\'ultimo grado della saggezza\xc2\xbb), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come \xc2\xabscienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana\xc2\xbb.Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell\'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.\n\n'
"Teoria dell'agire comunicativo (Theorie des kommunikativen Handelns) \xc3\xa8 un saggio di J\xc3\xbcrgen Habermas pubblicato nel 1981 in due volumi.\n\xc3\x88 un'opera riconosciuta come unica in letteratura filosofica per la peculiarit\xc3\xa0 dell'analisi delle diverse tipologie di agire sociale, in cui la comunicazione \xc3\xa8 studiata come modello di azione sociale.\n\n"