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Pubblicazione: Lucca : dalla tipografia di Francesco Bertini, 1826
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Scipione de' Ricci (Firenze, 19 gennaio 1741 \xe2\x80\x93 Rignana, 27 gennaio 1810) \xc3\xa8 stato un vescovo cattolico italiano.\nFu vescovo di Pistoia e Prato dal 1780 al 1791. Ader\xc3\xac al giansenismo e cerc\xc3\xb2 di riformare la propria diocesi secondo i dettami di tale dottrina.\n\n"
"Il giansenismo fu un movimento religioso, filosofico e politico che proponeva un'interpretazione del cattolicesimo sulla base della teologia elaborata nel XVII secolo da Giansenio.\nL'impianto di base del giansenismo si fonda sull'idea che l'essere umano nasca essenzialmente corrotto e, quindi, inevitabilmente destinato a commettere il male.\nSenza la grazia divina l'uomo non pu\xc3\xb2 far altro che peccare e disobbedire alla volont\xc3\xa0 di Dio; ciononostante alcuni esseri umani sono predestinati alla salvezza (mentre altri non lo sono).\nCon tale teologia Giansenio intendeva ricondurre il cattolicesimo a quella che egli riteneva la dottrina originaria di Agostino d'Ippona, in contrapposizione al molinismo (dal gesuita spagnolo Luis de Molina) allora prevalente, che concepiva la salvezza come sempre possibile per l'uomo dotato di buona volont\xc3\xa0.\nIl giansenismo fu un fenomeno estremamente complesso: partito da un problema eminentemente teologico, entr\xc3\xb2 ben presto in campo etico, assunse posizioni ecclesiologiche estremiste e si mosse anche come una specie di partito politico; influenz\xc3\xb2, infine, pratiche di religiosit\xc3\xa0 popolare.\nIl movimento giansenista accompagn\xc3\xb2 la storia della Francia lungo tutta l'epoca dell'ancien R\xc3\xa9gime e conobbe anche un'importante ramificazione italiana nel Sette-Ottocento, di impronta giurisdizionalista e riformatrice.\nLa Chiesa cattolico-romana condann\xc3\xb2 il giansenismo come eretico e vicino al protestantesimo, per il suo teorizzare la negazione del libero arbitrio di fronte alla grazia divina e suggerire l'idea di una salvezza predestinata.\nIl giansenismo fu quindi condannato dapprima dalla Congregazione dell'Indice nel 1641, poi con successive lettere pontificie, tra cui le bolle In eminenti (1642), Cum occasione (1653), Ad sacram beati Petri sedem (1656), Regiminis Apostolici (1664) e Unigenitus Dei Filius (1713).\n\n"