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Pubblicazione: Milano : Dalai, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Rugby (pron. /\xcb\x88r\xc9\x9b\xc9\xa1bi/ o /\xcb\x88ra\xc9\xa1bi/; in inglese rugby football; in italiano pallovale o palla ovale) \xc3\xa8 il nome generico con cui vengono indicati alcuni sport di squadra. Ne esistono due varianti principali, differenziatesi nel Regno Unito alla fine del XIX secolo: il rugby a 15 o rugby union, disputato tra due squadre di 15 giocatori ciascuno, e il rugby a 13 o rugby league, con 13 elementi per squadra.\nOltre alle differenze del numero dei giocatori, le due discipline hanno regole differenti e sono considerate indipendenti l'una dall'altra.\nIl rugby a 15 \xc3\xa8 praticato a livello internazionale in buona parte del mondo: nel Regno Unito, nei Paesi dell'ex impero britannico (Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Sudafrica), nonch\xc3\xa9 in Francia (dove un campionato esiste dalla fine del XIX secolo), Italia (che ha un suo campionato nazionale dal 1929), Argentina, Romania (presente nella Coppa Europa di rugby fin dagli anni sessanta) ed ex Unione Sovietica (dove aveva patrocinatori di rilievo come Jurij Gagarin e la cui eredit\xc3\xa0 \xc3\xa8 stata raccolta da Russia e soprattutto Georgia); riscuote seguito anche in Giappone, Marocco, Kenya, Namibia e in diverse altre nazioni di Oceania e Asia; il rugby a 13 ha il maggior seguito in Inghilterra, Francia, Australia, Nuova Zelanda e Papua Nuova Guinea, paese quest'ultimo nel quale \xc3\xa8 lo sport nazionale.\nLa storia del rugby \xc3\xa8 unitaria fino al 1895, anno della scissione professionistica del rugby a 13; da allora ci si riferisce pi\xc3\xb9 propriamente a rugby a 15 o a 13. Esistono per\xc3\xb2 anche altre due principali varianti di gioco, pi\xc3\xb9 veloci e rapide, che si differenziano dalle altre per il numero dei giocatori: le squadre infatti sono composte da 10 o 7 giocatori che si contendono la partita in un campo di misura regolare (come nel rugby a 15) ma con un tempo di gioco inferiore. Proprio il rugby a 7 \xc3\xa8 entrato a far parte dei Giochi olimpici a partire dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. In precedenza, agli inizi degli anni 1900, fu il rugby a 15 a fare alcune apparizioni fra gli sport olimpici.\nVerso la fine del XX secolo cominci\xc3\xb2 ad avere notevoli sviluppi e progressi tecnici anche il rugby femminile, con l'istituzione nel 1991 della Coppa del Mondo di rugby femminile e in seguito di analoghi tornei internazionali come l'Home Championship nel 1996.\n\n"