Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Brescia : Ed. La Scuola, 1951
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, SPA, Paese: IT
"Don Chisciotte della Mancia (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha) \xc3\xa8 un romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicato in due volumi, nel 1605 e 1615. \xc3\x88 annoverato non solo come la pi\xc3\xb9 influente opera del Siglo de Oro e dell'intero canone letterario spagnolo, ma un capolavoro della letteratura mondiale nella quale si pu\xc3\xb2 considerare il primo romanzo moderno. Vi si incontrano, bizzarramente mescolati, sia elementi del genere picaresco sia del romanzo epico-cavalleresco, nello stile del Tirant lo Blanch e del Amad\xc3\xads de Gaula. I due protagonisti, Alonso Chisciano (o Don Chisciotte) e Sancho Panza, sono tra i pi\xc3\xb9 celebrati personaggi della letteratura di tutti i tempi.\nIl pretesto narrativo ideato dall'autore \xc3\xa8 la figura dello storico Cide Hamete Benengeli, di cui Cervantes dichiara di aver ritrovato e fatto tradurre il manoscritto arabo, nel quale sono raccontate le vicende di Don Chisciotte. Oltre l'artificio letterario dal forte valore parodico, l'invenzione di questo narratore inaffidabile e di altri filtri narrativi destinati a creare ambiguit\xc3\xa0 nel racconto \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 fortunate innovazioni introdotte da Cervantes.\nL'opera di Cervantes fu pubblicata nel 1605 quando l'autore aveva 57 anni. Il successo fu tale che Alonso Fern\xc3\xa1ndez de Avellaneda, pseudonimo di un autore fino ad oggi sconosciuto, pubblic\xc3\xb2 la continuazione nel 1614. Cervantes, disgustato da questo sequel, decise di scrivere un'altra avventura del Don Quijote - la seconda parte - pubblicata nel 1615. Con oltre 500 milioni di copie, \xc3\xa8 il romanzo pi\xc3\xb9 venduto della storia."
"Don Chisciotte \xc3\xa8 uno spettacolo teatrale del 1968, tratto dal romanzo di Miguel de Cervantes, diretto e interpretato da Carmelo Bene con la collaborazione di Leo de Berardinis.\nNel 1970 un Don Chisciotte televisivo commissionato dalla Rai sfum\xc3\xb2 poich\xc3\xa9 il progetto venne ritenuto impopolare. Il cast d'eccezione contemplava, oltre a Carmelo Bene, artisti di fama come Eduardo De Filippo, il clown sovietico Popov e Salvador Dal\xc3\xad (scenografo).\n\n"
"Con romanzo picaresco (dallo spagnolo p\xc3\xadcaro, briccone, furfante, che compare per la prima volta nella Farsa salamantina di Bartolom\xc3\xa9 Palau come picaro matriculado), si identifica generalmente una narrazione apparentemente autobiografica, fatta in prima persona e in cui il fittizio protagonista descrive le proprie avventure dalla nascita alla maturit\xc3\xa0. L'eroe \xc3\xa8 una persona di bassa estrazione sociale, generalmente un orfano nato da genitori ignoti e abbandonato a se stesso in un mondo ostile.\nL'iniziazione alla societ\xc3\xa0 \xc3\xa8 caratterizzata da un fatto sfortunato, che d\xc3\xa0 l'avvio a una serie di peripezie e di viaggi durante i quali il protagonista si imbatte in persone di varia estrazione sociale. Per sopravvivere \xc3\xa8 costretto a compiere azioni riprovevoli, come rubare, prostituirsi, uccidere. Ma venire a compromessi con un mondo che \xc3\xa8 esso stesso spietato e crudele non pregiudica l'intrinseca bont\xc3\xa0 del personaggio, che alla fine \xc3\xa8 spesso premiata col successo.\nNel romanzo picaresco si \xc3\xa8 voluto prediligere il punto di vista della nascente borghesia, da un lato per la ricerca del successo da parte di un personaggio di umili origini, dall'altro per il declino dell'ideale cavalleresco-aristocratico per il quale Dio \xc3\xa8 garante di una immutabile armonia sociale, contro l'individualismo del capitalismo in ascesa.\n\n"
'Le mille e una notte (in arabo: \xd8\xa3\xd9\x84\xd9\x81 \xd9\x84\xd9\x8a\xd9\x84\xd8\xa9 \xd9\x88\xd9\x84\xd9\x8a\xd9\x84\xd8\xa9\xe2\x80\x8e, \xca\xbeAlf layla wa layla; in persiano: \xd9\x87\xd8\xb2\xd8\xa7\xd8\xb1 \xd9\x88 \xdb\x8c\xda\xa9 \xd8\xb4\xd8\xa8\xe2\x80\x8e, Hez\xc4\x81r-o yek \xc5\xa1ab) \xc3\xa8 una celebre raccolta di racconti orientali (di origine egiziana, mesopotamica, indiana e persiana), costituita a partire dal X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori. Il numero 1001 non va preso alla lettera. Al contrario, "mille" significa in arabo "innumerevoli" e quindi 1001 significa un numero infinito. Successivi compilatori e traduttori presero questo numero alla lettera e, dividendo e aggiungendo fiabe, arrivarono a una raccolta che ne conteneva appunto mille.\xc3\x88 incentrata sul re persiano Shahriy\xc4\x81r che, essendo stato tradito da sua moglie, uccide sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. Un giorno Shahraz\xc4\x81d, figlia maggiore del gran visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa al sovrano, avendo escogitato un piano per placare l\'ira dell\'uomo contro il genere femminile. Cos\xc3\xac la bella e intelligente ragazza, per far cessare l\'eccidio e non essere lei stessa uccisa, attua il suo piano con l\'aiuto della sorella: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo. Va avanti cos\xc3\xac per "mille e una notte"; e alla fine il re, innamoratosi, le rende salva la vita.\nCiascuna delle storie principali delle Mille e una notte \xc3\xa8 quindi narrata da Shahraz\xc4\x81d e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori con storie raccontate dai personaggi delle storie di Shahraz\xc4\x81d e cos\xc3\xac via.\nQuesto espediente narrativo, che ancora oggi ha nelle Mille e una notte uno dei suoi casi d\'uso pi\xc3\xb9 illustri, \xc3\xa8 da alcuni paragonato al metateatro, cos\xc3\xac definito da Lionel Abel nel 1963 con riferimento al ruolo di Don Chisciotte della Mancia come prototipo di personaggio autoreferenziale.\nTale artificio del teatro nel teatro \xc3\xa8 spesso usato in epoca moderna, giungendo attraverso William Shakespeare fino a Luigi Pirandello.\nNel 1300 Giovanni Boccaccio entra di diritto a far parte di tale gruppo portando questo tipo di racconto in Europa nel suo Decameron, dove la metanarrazione serve in molti casi a chiarire le posizioni dei protagonisti.\n\xc3\x88 comunque possibile rintracciare le origini del metaracconto nella narrazione epica, per esempio alcuni canti dell\'Odissea sono costituiti dai racconti fatti da Ulisse all\'assemblea dei Feaci.\n\n'