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Pubblicazione: Cantini, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese:
"Duccio di Buoninsegna (Siena, 1255 circa \xe2\x80\x93 1318 o 1319) \xc3\xa8 stato un pittore italiano, tradizionalmente indicato come il primo maestro della scuola senese.\n\nL'arte di Duccio aveva in origine una solida componente bizantina, legata in particolare alla cultura pi\xc3\xb9 recente del periodo paleologo, e una notevole conoscenza di Cimabue (quasi sicuramente il suo maestro nei primi anni di attivit\xc3\xa0), alle quali aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico, inteso come linearismo ed eleganza transalpini, una linea morbida e una raffinata gamma cromatica.\nCol tempo lo stile di Duccio raggiunse esiti di sempre maggiore naturalezza e morbidezza e seppe anche aggiornarsi alle innovazioni introdotte da Giotto, quali la resa dei chiaroscuri secondo una o poche fonti di luce, la volumetria delle figure e del panneggio, la resa prospettica. Il suo capolavoro, ovvero la Maest\xc3\xa0 del Duomo di Siena, \xc3\xa8 un'opera emblematica dell'arte del Trecento Italiano.\n\n"
"La Madonna di Crevole \xc3\xa8 un dipinto a tempera e oro su tavola (89x60 cm) di Duccio di Buoninsegna, databile al 1283-1284 circa. Proveniente dalla pieve di Santa Cecilia a Crevole (Siena), \xc3\xa8 oggi conservato nel Museo dell'Opera metropolitana del Duomo di Siena. \xc3\x88 una delle prime opere di Duccio di Buoninsegna, molto studiata per capire le origini della pittura del capostipite della pittura senese e i suoi rapporti con il maestro Cimabue.\n\n"
"La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta \xc3\xa8 il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, sede episcopale dell'arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino; l'edificio \xc3\xa8 situato nell'omonima piazza, nel Terzo di Citt\xc3\xa0.\nCostruita in stile romanico-gotico italiano, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 significative chiese realizzate in questo stile in Italia.\n\n"
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"