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"La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Trib\xc3\xb9 di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre trib\xc3\xb9 israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo \xc3\xa8 stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.\n\n"
'Gli Ebrei (in ebraico: \xd7\x99\xd6\xb0\xd7\x94\xd7\x95\xd6\xbc\xd7\x93\xd6\xb4\xd7\x99\xd7\x9d\xe2\x80\x8e? \xd7\xa2\xd7\x91\xd7\xa8\xd7\x99, \xca\xbfivr\xc3\xae\xcb\x88, anche in ebraico: \xd7\x99\xd6\xb0\xd7\x94\xd7\x95\xd6\xbc\xd7\x93\xd6\xb4\xd7\x99\xd7\x9d\xe2\x80\x8e?, Yhudim o jehu\xcb\x88dim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso, e i fedeli di una religione, che prende origine dagli Israeliti del Vicino Oriente antico. Nazionalit\xc3\xa0 e religione ebraiche sono strettamente correlate e l\'ebraismo \xc3\xa8 la fede tradizionale della nazione ebraica.Secondo la tradizione ebraica la loro ascendenza \xc3\xa8 stata fatta risalire ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe, che vivevano a Canaan intorno al XVIII secolo a.C. Storicamente, gli ebrei si erano evoluti in gran parte dalla Trib\xc3\xb9 di Giuda e Simeone, e in parte dalle trib\xc3\xb9 israelite di Beniamino e Levi, che tutti insieme formavano l\'antico Regno di Giuda. Un gruppo strettamente legato \xc3\xa8 quello dei Samaritani, che sostengono la discendenza dalle trib\xc3\xb9 israelite di Efraim e di Manasse, mentre secondo la Bibbia la loro origine \xc3\xa8 dal popolo portato in Israele dall\'Impero Assiro e da alcuni Kohanim (sacerdoti ebrei) che avevano loro insegnato come adorare il "Dio nativo". L\'etnia, nazionalit\xc3\xa0 e religione ebraiche sono fortemente correlate, dato che l\'ebraismo \xc3\xa8 la fede tradizionale della nazione ebraica. Coloro che si convertono all\'ebraismo assumono una condizione nell\'ambito dell\'ethnos ebraico pari a coloro che ci sono nati. La conversione non viene incoraggiata dall\'ebraismo tradizionale (ortodosso) ed \xc3\xa8 principalmente applicabile ai casi di matrimoni misti.Nello Stato di Israele \xc3\xa8 in vigore la Legge del ritorno, in forza della quale chiunque sia in grado di dimostrare di essere figlio o nipote di un ebreo per via matrilineare o patrilineare, o sia convertito all\'ebraismo, ha diritto alla cittadinanza israeliana. Il fatto che la possibilit\xc3\xa0 di fruire della Legge del ritorno non sia riservata ai soli ebrei secondo la legge halachica \xe2\x80\x93 ovvero ai figli di madre ebrea o ai convertiti all\'ebraismo \xe2\x80\x93 ha creato in Israele una grande controversia tra chi \xe2\x80\x93 avendo una concezione laica dello Stato ebraico \xe2\x80\x93 \xc3\xa8 favorevole a una definizione pi\xc3\xb9 allargata di "ebreo" per quel che concerne il diritto alla cittadinanza, e il rabbinato ortodosso che vorrebbe far coincidere Halakhah e Legge del ritorno. Israele \xc3\xa8 il solo Stato dove gli ebrei sono la maggioranza della popolazione.\nGli ebrei hanno inoltre goduto di indipendenza politica due volte in passato, nella storia antica. La prima volta dur\xc3\xb2 dal 1350 al 586 a.C., che comprese il periodo dei Giudici, la Monarchia unita, e la Monarchia divisa dei Regni di Israele e Giuda, finito con la distruzione del Tempio di Salomone. La seconda volta fu all\'epoca del Regno Asmoneo dal 140 al 37 a.C. e in qualche misura sotto gli Erodiani dal 37 a.C. al 6 d.C. Dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C., la maggior parte degli ebrei hanno vissuto nella diaspora. Una minoranza in ogni paese in cui vivono (con l\'eccezione di Israele), hanno subito molte persecuzioni nel corso della storia, cosicch\xc3\xa9 la popolazione ebraica ha oscillato sia nel numero sia nella distribuzione demografica nel corso dei secoli.'
"La storia degli ebrei in Italia tratta della storia degli ebrei e delle Comunit\xc3\xa0 Ebraiche in Italia, che ha inizio nell'evo antico con la presenza di ebrei sul territorio italiano sin dai tempi pre-cristiani dell'Impero Romano, e che \xc3\xa8 continuata nei secoli nonostante periodi di persecuzione, razzismo ed espulsioni che l'hanno colpita fino al XX secolo. La stima del 2007 presentata dallo American Jewish Yearbook (2007) fornisce le seguenti cifre demografiche a riguardo della popolazione ebraica in Italia: su una popolazione italiana di sessanta milioni di abitanti, la comunit\xc3\xa0 ebraica rappresenta lo 0,075% ca. con un totale di 45.000 ebrei ca.\n\n"
'La storia degli ebrei in Francia - corrispondente al territorio attualmente occupato - sembra risalire al I secolo dell\'era volgare, per poi proseguire fino ai giorni nostri, facendo in tal modo della presenza comunitaria ebraica francese una delle pi\xc3\xb9 antiche nell\'intera Europa occidentale.\nGiunti nel territorio della Gallia, poco dopo la Conquista della Gallia (58-51) ad opera degli eserciti di Giulio Cesare, gli ebrei vi rimasero sotto la dinastia dei Merovingi prima e dei Carolingi poi, conoscendo un periodo di relativa prosperit\xc3\xa0. Nel corso dell\'XI secolo la Francia medievale divenne un centro fiorente di apprendimento della cultura ebraica: era abitata a settentrione dalle comunit\xc3\xa0 degli Aschenaziti - ove fior\xc3\xac nella Champagne la scuola di Rashi e dei suoi continuatori Tosafisti - mentre in meridione trov\xc3\xb2 un notevole sviluppo la storia degli ebrei in Provenza e Linguadoca.\nLa situazione cominci\xc3\xb2 a deteriorarsi fortemente con l\'avvio della Prima crociata (1095-99), per poi proseguire con i processi pubblici intentati contro il Talmud (1240-42) e le espulsioni, inizialmente temporanee ed in seguito definitive. Un millennio dopo la loro istituzione non esistettero praticamente pi\xc3\xb9 ebrei nel regno di Francia. Le uniche comunit\xc3\xa0 di un certo peso e rilievo, poste comunque al di fuori dei confini del regno, rimangono gli "Ebrei del papa" ad Avignone (vedi Contado Venassino) e quelli dell\'Alsazia.\nCirca un secolo dopo l\'espulsione degli ebrei dalla penisola iberica (1492), alcuni cripto-ebrei originari del regno del Portogallo iniziarono ad insediarsi a Bordeaux e a Bayonne. Nel corso del XVII secolo anche gli ebrei alsaziani e della Lorena si vennero a ritrovare sotto la giurisdizione francese, a seguito della pace di Westfalia (1648).\nGli ebrei francesi furono i primi europei a godere dell\'emancipazione ebraica, che venne loro concessa all\'inizio della Rivoluzione francese, sia nel territorio metropolitano che nelle colonie. Tuttavia il "franco-giudaismo", nell\'ambito della laicit\xc3\xa0 in Francia, viene a corrispondere con un accresciuto antisemitismo in Francia il quale - persistendo nonostante l\'uguaglianza giuridica - si esaspera in particolar modo nel contesto dell\'affare Dreyfus (1895) prima e sotto il governo di Vichy (1940-44) poi, il quale attu\xc3\xb2 una politica di attivo collaborazionismo con il nazionalsocialismo.\nBrutalmente isolata dal resto della popolazione e perseguitata con un particolare zelo dalla "Milice fran\xc3\xa7aise", 75.000 ebrei furono deportati e morirono durante l\'occupazione tedesca della Francia nord-occidentale nei campi di concentramento nazisti, soprattutto rifugiati provenienti dall\'Europa orientale e dalla Germania nazista; ma anche 24.000 ebrei francesi (corrispondenti al 10% dell\'intera popolazione ebraica metropolitana) persero la vita. Il 75% della popolazione ebraica francese riusc\xc3\xac tuttavia a sopravvivere al conflitto.\nLa Quarta Repubblica francese rimase nonostante tutto la scelta naturale per molti ebrei costretti a lasciare l\'Egitto e le ex colonie francesi del Nordafrica tra gli anni cinquanta e sessanta, dopo che questi paesi raggiunsero l\'indipendenza. La comunit\xc3\xa0 ebraica francese, fino a questo momento in primo luogo composta da aschenaziti assimilati, tende a farsi sempre pi\xc3\xb9 sefardita ed attaccata alle tradizioni dell\'ebraismo ortodosso.\nNel XXI secolo la Quinta Repubblica francese ha la pi\xc3\xb9 grande popolazione ebraica europea e la terza per dimensioni nel mondo intero, dopo Israele e gli Stati Uniti d\'America (vedi Storia degli ebrei negli Stati Uniti d\'America). Ai giorni nostri comprende 478.000 persone, che vivono principalmente nella capitale Parigi e nella regione dell\'\xc3\x8ele-de-France oltre che a Lione, Marsiglia, Tolosa, Strasburgo e Nizza; tutte le proprie tendenze ed affiliazioni religiose interne vi si trovano rappresentate, dai Chared\xc3\xac ultra-ortodossi agli assimilati laici i quali generalmente contraggono matrimonio interreligioso.Altre stime danno fino a 550-600.000 persone, ma il risultato dipende in larga parte dall\'auto-definizione adottata (vedi "Chi \xc3\xa8 ebreo?").\nTuttavia a partire dal 2010 la comunit\xc3\xa0 si trova a dover affrontare una nuova ondata di antisemitismo, con le sue matrici nell\'islamismo, che si traduce in attacchi spesso mortali ad istituzioni e individui tra cui i pi\xc3\xb9 gravi sono stati gli Attentati di Tolosa e Montauban del 2012 e la cattura di ostaggi all\'Hyper Cacher a Porte de Vincennes nel 2015. Infine, con le Elezioni presidenziali in Francia del 2017, l\'ascesa sempre pi\xc3\xb9 radicata degli estremisti suscita una forte inquietudine.\nCirca 200.000 ebrei di nazionalit\xc3\xa0 francese vivono attualmente in Israele a seguito dell\'Aliyah.\n\n'
'La storia dell\'insediamento degli ebrei in Polonia ha avuto inizio pi\xc3\xb9 di un millennio fa. Per secoli, la Polonia ha ospitato la pi\xc3\xb9 vasta comunit\xc3\xa0 di ebrei nel mondo; il Paese ha rappresentato il principale centro di cultura ebraica, grazie a un lungo periodo di tolleranza religiosa e di protezione delle autonomie. Tale condizione ha avuto fine con la spartizione della Polonia, a partire dal 1772, quando cominciarono discriminazioni e persecuzioni in quello che divent\xc3\xb2 per la prima volta territorio russo con una vasta popolazione di origine ebraica. Durante la seconda guerra mondiale, a seguito dell\'occupazione tedesca in Polonia, l\'Olocausto progettato dalla Germania nazista ha quasi completamente distrutto la comunit\xc3\xa0 ebraica polacca. Dopo la caduta del comunismo il Paese ha visto un lento ritorno della cultura ebraica, con istituzioni come il Museo della storia degli ebrei polacchi di Varsavia, eventi come il Festival della Cultura Ebraica di Cracovia e nuovi programmi educativi nelle scuole e nelle universit\xc3\xa0. \nDalla fondazione del Regno di Polonia nel 1025 fino ai primi anni della Confederazione polacco-lituana, la Polonia \xc3\xa8 stata considerata il Paese fra i pi\xc3\xb9 tolleranti in Europa. Conosciuta anche con l\'espressione "paradisus iudaeorum" ("paradiso degli ebrei" in latino), divent\xc3\xb2 il rifugio per i membri delle comunit\xc3\xa0 ebraiche europee perseguitate o espulse dai paesi d\'origine e, all\'epoca, la casa per il maggior numero di ebrei nel mondo. Secondo alcune fonti, a met\xc3\xa0 del XVI secolo circa tre quarti degli ebrei del mondo viveva in Polonia. Con l\'indebolimento della Confederazione e i crescenti conflitti religiosi (la Riforma protestante e la conseguente Controriforma), a partire dal XVII secolo la tradizionale tolleranza polacca si indebol\xc3\xac. Dopo la Spartizione della Polonia del 1795 e la distruzione dello stato polacco, gli ebrei polacchi furono soggetti alle leggi delle nuovi nazioni sovrane, l\'Impero russo, l\'Impero austro-ungarico e il Regno di Prussia (pi\xc3\xb9 tardi parte dell\'Impero tedesco). Tuttavia, quando la Polonia torn\xc3\xb2 indipendente nel 1918 alla fine della Grande Guerra, essa torn\xc3\xb2 a rappresentare il centro del mondo ebraico europeo, con una delle pi\xc3\xb9 vaste comunit\xc3\xa0 del mondo (circa 3 milioni di persone). Il crescente antisemitismo europeo negli anni fra le due guerre mondiali proveniva da formazioni politiche, ma riusc\xc3\xac a trovare ampio consenso popolare. \nAll\'inizio della seconda guerra mondiale, la Polonia fu suddivisa tra la Germania nazista e l\'Unione Sovietica (patto Molotov-Ribbentrop). Circa un quinto della popolazione polacca per\xc3\xb2 durante la guerra, di cui circa 3 milioni erano gli ebrei polacchi deceduti nell\'Olocausto, pari al 90% degli ebrei sul territorio. Sebbene il genocidio si fosse consumato prevalentemente nella Polonia occupata, furono registrati relativamente pochi casi di collaborazionismo da parte di cittadini polacchi rispetto a quelli riscontrati in altri paesi occupati. Le statistiche della Commissione Israeliana per i Crimini di Guerra indica che meno dello 0.1% dei cittadini polacchi collabor\xc3\xb2 coi nazisti. Sono riportati vari casi di resistenza all\'occupazione e alle atrocit\xc3\xa0 perpetrate dai tedeschi, con polacchi attivamente coinvolti nel salvare cittadini ebrei o che si sono rifiutati di rivelare informazioni su di essi, oltre a casi di indifferenza, ricatti e, in casi pi\xc3\xb9 estremi, di partecipazione a pogrom come quello di Jedwabne. Tuttavia, fra le diverse nazionalit\xc3\xa0, i polacchi rappresentano il gruppo pi\xc3\xb9 numeroso fra i Giusti tra le Nazioni dello Yad Vashem.\nNel secondo dopoguerra molti dei circa 200000 sopravvissuti all\'Olocausto (di cui circa 136000 arrivati dall\'Unione Sovietica) registrati al Comitato Centrale degli ebrei di Polonia (CK\xc5\xbbP) lasciarono la Repubblica Popolare di Polonia per il nascente Stato di Israele e per il Nord e Sudamerica. Le partenze furono accelerate dallo smantellamento dell istituzioni ebraiche, dalle violenze nell\'immediato dopoguerra e dall\'ostilit\xc3\xa0 della dottrina comunista sia verso la religione sia verso la libert\xc3\xa0 d\'impresa. Inoltre, la Polonia \xc3\xa8 stata l\'unico Paese del blocco orientale a permettere liberamente l\'aliyah verso Israele, senza il bisogno di permessi di espatrio o visti di ingresso. La Gran Bretagna fece pressioni alla Polonia per arrestare questo esodo, senza per\xc3\xb2 ottenere risultati concreti. La maggior parte degli ebrei rimasti lasciarono la Polonia alla fine del 1968, come conseguenza della campagna antisionista portata avanti dall\'Unione Sovietica. Dopo la caduta dei regimi comunisti nel 1989, agli ebrei riconosciuti cittadini polacchi prima della seconda guerra mondiale fu concesso di rinnovare la propria cittadinanza polacca. Le istituzioni polacche del Paese furono in parte rinnovate, grazie al contributo delle fondazioni ebraiche statunitensi. La comunit\xc3\xa0 ebraica polacca conta oggi fra i 10000 e i 20000 membri, concentrata soprattutto nelle citt\xc3\xa0 di Varsavia, Cracovia, Breslavia e \xc5\x81\xc3\xb3d\xc5\xba.'
"Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano.\nIn un'accezione pi\xc3\xb9 ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunit\xc3\xa0 economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.\n\n"