Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Roma : Carocci, 2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La storia degli ebrei in Italia tratta della storia degli ebrei e delle Comunit\xc3\xa0 Ebraiche in Italia, che ha inizio nell'evo antico con la presenza di ebrei sul territorio italiano sin dai tempi pre-cristiani dell'Impero Romano, e che \xc3\xa8 continuata nei secoli nonostante periodi di persecuzione, razzismo ed espulsioni che l'hanno colpita fino al XX secolo. La stima del 2007 presentata dallo American Jewish Yearbook (2007) fornisce le seguenti cifre demografiche a riguardo della popolazione ebraica in Italia: su una popolazione italiana di sessanta milioni di abitanti, la comunit\xc3\xa0 ebraica rappresenta lo 0,075% ca. con un totale di 45.000 ebrei ca.\n\n"
'L\'Olocausto in Italia (la Shoah italiana) si colloca all\'interno di un fenomeno di genocidio di ben pi\xc3\xb9 vaste proporzioni che attraverso misure di persecuzione razziale e politica di pulizia etnica, messe in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati tra il 1933 e il 1945, port\xc3\xb2 alla discriminazione e quindi all\'eliminazione fisica di 15-17 milioni di vittime, tra cui 6 milioni di ebrei europei. Nel suo articolarsi la Shoah degli ebrei ha avuto in Italia tratti e sviluppi originali, svolgendosi in due fasi distinte. Il periodo tra il settembre 1938 e il 25 luglio 1943 fu il periodo in cui in Italia si attu\xc3\xb2 la \xe2\x80\x9cpersecuzione dei diritti degli ebrei\xe2\x80\x9d (e di altre minoranze etniche) sotto il regime fascista, cui segu\xc3\xac la \xe2\x80\x9cpersecuzione delle vite degli ebrei\xe2\x80\x9d, dall\xe2\x80\x998 settembre 1943 al 25 aprile 1945, sotto l\xe2\x80\x99occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana. Circa 7.500 ebrei italiani persero la vita; ovvero il 13% dei 58.412 cittadini italiani di "razza ebraica o parzialmente ebraica" censiti nel 1938. Dopo i primi rastrellamenti ad opera dell\'esercito tedesco, a partire dal 30 novembre 1943 la responsabilit\xc3\xa0 primaria degli arresti e delle deportazioni ricade sulla polizia repubblicana italiana, che persegu\xc3\xac questo scopo attraverso controlli di identit\xc3\xa0 e delazioni remunerate, mentre i tedeschi si occuparono della gestione dei trasporti dal Campo di concentramento di Fossoli (o la Risiera di San Sabba) al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, luogo fisico degli eccidi. Gli ebrei perseguitati poterono per\xc3\xb2 contare in Italia su una omert\xc3\xa0 diffusa e sull\'attiva solidariet\xc3\xa0 non solo di singoli individui ma anche di organizzazioni clandestine di resistenza come la DELASEM e di settori significativi della Chiesa cattolica, solidariet\xc3\xa0 che si dimostr\xc3\xb2 capace di offrire una protezione efficace a migliaia di ricercati fino alla Liberazione o di favorire la loro emigrazione clandestina in Svizzera. Alle vittime ebree dell\'Olocausto vanno aggiunti almeno 10.129 deportati politici italiani e i 40.000-50.000 Internati Militari Italiani che dopo l\'8 settembre 1943 perirono nei campi di lavoro e di concentramento nazisti.'
"La lista dei luoghi dell'Olocausto in Italia offre un grandangolo dei luoghi associati all'Olocausto in Italia, a partire dall'emanazione delle leggi razziali nel 1938 fino alla Liberazione nel 1945. Comprende l'indicazione dei campi di internamento, transito e sterminio, delle caserme e delle prigioni dove gli ebrei furono incarcerati, delle stazioni ferroviarie da cui partirono i convogli, dei paesi che furono teatro di retate e di eccidi, ma anche dei luoghi dove gli ebrei trovarono rifugio e assistenza dalle persecuzioni.\n\n"
'L\'ebraismo \xc3\xa8 la religione pi\xc3\xb9 antica ad essere ancor oggi praticata in Italia. A Roma \xc3\xa8 documentata una presenza ininterrotta dell\'ebraismo fin dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo.\nL\'espressione ebrei italiani (\xd7\x99\xd7\x94\xd7\x95\xd7\x93\xd7\x99\xd7\x9d \xd7\x90\xd7\x99\xd7\x98\xd7\x9c\xd7\xa7\xd7\x99\xd7\x9d) pu\xc3\xb2 indicare, in senso lato, tutti quegli ebrei che vivono in Italia o che hanno ascendenze italiane o, in un senso pi\xc3\xb9 ristretto, le comunit\xc3\xa0 in cui \xc3\xa8 in uso il "rito italiano", diversamente dalle comunit\xc3\xa0 in cui sono in uso il rito sefardita o aschenazita.\nLa comunit\xc3\xa0 ebraica italiana trae le sue origini nel II secolo a.C., quando i primi ebrei arrivarono a Roma grazie agli intensi scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo. Gi\xc3\xa0 nel I secolo d.C. la comunit\xc3\xa0 ebraica romana era fiorente e stabile tant\'\xc3\xa8 che pot\xc3\xa9 riscattare gli ebrei fatti schiavi durante l\'assedio di Gerusalemme del 70. La maggioranza degli ebrei italiani di conseguenza non appartiene a nessuno dei due gruppi rituali maggiori presenti in seno all\'ebraismo (quello sefardita-spagnolo e quello askenazita-tedesco), ma sono di rito italiano (Italkim o bene romi) che \xc3\xa8, insieme al rito temani (yemenita) uno dei riti ebraici pi\xc3\xb9 antichi; gi\xc3\xa0 nel Talmud si trovano accenni ad usi tipici dei bene romi (figli di Roma). Il rito italiano attuale pu\xc3\xb2 essere suddiviso inoltre in due sottocategorie: il rito italiano degli ebrei del centro e nord Italia, pi\xc3\xb9 vicino al rito romano originario e simile nella maggior parte dei suoi aspetti al rito askenazita-tedesco ed il rito romano degli attuali ebrei romani, pi\xc3\xb9 simile al rito sefardita a causa delle influenze conseguenti all\'immigrazione a Roma degli ebrei sefarditi dopo la cacciata dalla Spagna.'
'La Diaspora Ebraica (in lingua ebraica \'Tefutzah\' o \'Galut\' \xd7\x92\xd7\x9c\xd7\x95\xd7\xaa, letteralmente "esilio", "dispersione") \xc3\xa8 la dispersione popolo ebraico avvenuta durante il regno di Babilonia e sotto l\'impero romano. In seguito il termine assunse il significato pi\xc3\xb9 generale di migrazione.\n\xc3\x88 generalmente accettato che la diaspora ebraica abbia avuto inizio intorno all\'VIII-VI secolo a.C., con la conquista degli antichi regni ebraici e con la deportazione di parte delle loro popolazioni da parte degli Assiri e dei Babilonesi. \nMolte comunit\xc3\xa0 ebraiche nel IV d.C. si stabilirono poi in varie zone del Medio Oriente, in Spagna, Cina, Francia, India e crearono importanti centri di Giudaismo, attivi nei secoli a venire. Le soppressioni della grande rivolta ebraica nel 70 d.C. e della rivolta di Bar Kokhba, nel 135 d.C., contribuirono notevolmente all\'espansione della diaspora. Molti ebrei furono espulsi dallo Stato della Giudea, mentre altri furono venduti come schiavi.\nIl termine \xc3\xa8 anche usato, in forma pi\xc3\xb9 spirituale, per riferirsi agli ebrei i cui antenati si sono convertiti all\'ebraismo al di fuori di Israele, sebbene questi non possano essere propriamente definiti come esiliati.\n\n'
'Intercultura \xc3\xa8 un neologismo di origine inglese e spagnola. In Italia viene impiegato in ambito scientifico gi\xc3\xa0 negli anni sessanta. Dal 1975 il sostantivo viene usato dall\'omonima associazione di scambi giovanili ("Intercultura onlus") che lo ha registrato come marchio. Il termine si afferma inizialmente come aggettivo in ambito pedagogico e scolastico, nella forma educazione interculturale. Tuttavia l\'intercultura o l\'interculturalit\xc3\xa0 hanno trovato un impiego in parte autonomo nell\'ambito del dibattito filosofico e teologico, oltre che pi\xc3\xb9 di recente nelle scienze sociali.\nSe in inglese si usa parlare di interculturality (a cui corrisponde l\'italiano interculturalit\xc3\xa0) o di intercultural (aggettivo, ad esempio nel concetto di intercultural competence), non trova impiego il termine interculture.\nIn concorrenza con intercultura in inglese viene preferito in molti casi l\'aggettivo cross-culture, proveniente dagli studi postcoloniali. Molto difficile e sottile \xc3\xa8 invece la distinzione tra interculturalismo (dall\'inglese interculturalism) e intercultura/interculturalit\xc3\xa0: si potrebbe dire che, se l\'interculturalismo \xc3\xa8, sulla falsariga del multiculturalismo e come evidenzia il suffisso -ismo, il pensiero o la dottrina che studia e propugna la rilevanza degli scambi culturali, l\'interculturalit\xc3\xa0 allude a una dimensione di pratiche e di esperienze, anche ma non solamente di ordine intellettuale.\n\n'