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Pubblicazione: Firenze : Universitaria Ed., 1945
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"L'economia d'Italia, a partire dal secondo dopoguerra, ha conosciuto profondi cambiamenti strutturali, che nei decenni successivi l'hanno resa una delle maggiori potenze economiche mondiali, grazie ad un continuo processo di crescita economica durato fino alla met\xc3\xa0 degli anni novanta del XX secolo.\nDurante questa fase, il progressivo ridimensionamento del settore primario (agricoltura, allevamento e pesca) a favore di quello industriale e terziario (in particolare, nel periodo del boom economico, negli anni cinquanta-settanta) si \xc3\xa8 accompagnato a profonde trasformazioni nel tessuto socio-produttivo, in seguito a massicce migrazioni dal Meridione verso le aree industriali del Centro-Nord grazie anche a una nuova forte spinta all'urbanizzazione, legate alla parallela trasformazione del mercato del lavoro.La fase di industrializzazione \xc3\xa8 arrivata a compimento negli anni ottanta ed \xc3\xa8 cominciata la terziarizzazione dell'economia italiana, con lo sviluppo dei servizi bancari, assicurativi, commerciali, finanziari e della comunicazione.\nNegli anni 2000 l'economia italiana entra in una fase di sostanziale stagnazione, caratterizzata da una crescita estremamente bassa. Infine sul finire del decennio, come effetto della crisi economica globale, il Paese entra in un periodo di vera e propria recessione negli anni 2012 e 2013. Per il 2014 la crescita \xc3\xa8 stata dello 0,1%, per il 2015 dello 0,7%, nel 2016 ha superato lo 0,9%, nel 2017 ha raggiunto l'1,6%, nel 2018 \xc3\xa8 cresciuto dello 0,9% e nel 2019 \xc3\xa8 prevista una crescita dello 0,3%.\n\n"
'La produzione in economia \xc3\xa8 l\'insieme delle operazioni attraverso cui beni e risorse primarie (es. materie prime) vengono trasformati o modificati, con l\'impiego di risorse materiali (es. macchine) e immateriali (ad es. energia e lavoro umano), in beni e prodotti finali a valore aggiunto in modo da renderli utili o pi\xc3\xb9 utili cio\xc3\xa8 idonei a soddisfare, in seguito alla loro distribuzione sul mercato, la domanda e il consumo da parte dei consumatori finali.\nCon costo di produzione di indica invece la somma del costo relativo ai fattori impiegati nella produzione di un bene economico.\nLa definizione \xc3\xa8 applicabile pressoch\xc3\xa9 a qualunque attivit\xc3\xa0 umana e non, in qualunque disciplina, anche non tecnica. A causa della generalit\xc3\xa0 della sua definizione, il termine "produzione" assume sfumature diverse a seconda del tipo di risorse trattate, dei risultati ottenuti, e del contesto in cui \xc3\xa8 utilizzata. A livello macroeconomico al livello di produzione, che rappresenta l\'offerta, \xc3\xa8 collegato il livello di consumo o domanda ed livello di occupazione. Produzione e consumo tendono all\'equilibrio in risposta all\'equilibrio tra domanda e offerta.\n\n'
'Il termine industria (dal latino industria (-ae), a sua volta di etimologia incerta, che significa "operosit\xc3\xa0" e "attivit\xc3\xa0") viene utilizzato in senso lato per indicare qualsiasi attivit\xc3\xa0 umana che viene svolta allo scopo di generare beni o servizi..\n\n'
"La locuzione economie di scala (economies of scale) \xc3\xa8 usata in economia per indicare la relazione esistente tra aumento della scala di produzione (di un'impresa, di un'unit\xc3\xa0 produttiva o di un impianto) e diminuzione del costo unitario del prodotto.\nIl costo unitario \xc3\xa8 dato dal costo totale diviso per la quantit\xc3\xa0 prodotta e corrisponde al costo medio.\nAlla base di economie di scala vi possono essere fattori tecnici, statistici, organizzativi o connessi al grado di controllo del mercato.\n\n"