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Pubblicazione: Milano : Adelphi, 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La coscienza (Nella formulazione freudiana, in tedesco Bewusstsein) \xc3\xa8 una qualit\xc3\xa0 della mente che di solito include altre qualit\xc3\xa0 quali ad esempio la soggettivit\xc3\xa0, la autoconsapevolezza, la conoscenza e la capacit\xc3\xa0 di individuare le relazioni tra s\xc3\xa9 e il proprio ambiente circostante.\nNel linguaggio comune, si intende per coscienza la consapevolezza dell'ambiente circostante e la facolt\xc3\xa0 di interagire con esso; ci\xc3\xb2 in contrasto all'inconsapevolezza. L'espressione 'livelli di coscienza' indica che la coscienza pare variare a seconda dei diversi stati mentali (come per esempio l'immaginazione e i sogni a occhi aperti). L'incoscienza si definisce, per negazione, come lo stato mentale nel quale la coscienza \xc3\xa8 assente. In alcuni filoni di pensiero, soprattutto religiosi, la coscienza non si estingue dopo la morte ed \xc3\xa8 presente anche prima della nascita.\nMa, appena oltre la percezione comune, la coscienza \xc3\xa8 ben difficile da definire o individuare. Molte tradizioni culturali e religiose situano la coscienza in un'anima separata dal corpo. Per contro, molti scienziati e filosofi considerano la coscienza qualcosa di inseparabile dalle funzioni neurali del cervello.\nLe domande sull'origine e la definizione della coscienza sono alla base di importanti questioni etiche. Ad esempio: in che senso \xc3\xa8 possibile dire che alcuni animali sono coscienti? In quale momento dello sviluppo fetale inizia la coscienza? \xc3\x88 possibile immaginare macchine coscienti? Domande tanto pi\xc3\xb9 centrali in quanto coinvolgono direttamente il nostro modo di rapportarci agli altri, siano essi animali, embrioni umani o, magari in futuro, macchine intelligenti.\n\n"