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Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1954
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'L\'epistolario di Giacomo Leopardi \xc3\xa8 una raccolta di lettere scritte da Giacomo Leopardi dal 1810 al 1837.\nL\'epistolario, nel quale il Leopardi racconta le vicende della sua vita con sentimenti complessi e spesso dolorosi, raccoglie oltre novecento lettere. Lo stile, pur non essendo trascurato, ha un codice familiare e un\'agilit\xc3\xa0 che sono lontani dalla prosa letteraria delle Operette morali, ma \xc3\xa8 comunque curato, almeno in paragone al "lungo e tormentato monologo solitario" dello Zibaldone.\n\n'
'Lino Coluccio Salutati (Stignano, 16 febbraio 1332 \xe2\x80\x93 Firenze, 4 maggio 1406) \xc3\xa8 stato un politico, letterato e filosofo italiano, Cancelliere di Firenze dal 1375 al 1406. Figura culturale di riferimento dell\'umanesimo a Firenze, in qualit\xc3\xa0 di discepolo del Boccaccio e precettore di Poggio Bracciolini e Leonardo Bruni.\nConsiderato uno dei pi\xc3\xb9 importanti uomini di governo tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, Coluccio Salutati, nei suoi trent\'anni di cancelliere della Repubblica di Firenze, svolse un importantissimo ruolo diplomatico nel frenare le ambizioni del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, intenzionato a creare uno Stato comprendente l\'Italia centro-settentrionale. Nel contesto di questa lotta elabor\xc3\xb2 la sua dottrina della libertas fiorentina. Oltre all\'impegno politico, il Salutati svolse un importante ruolo nella diffusione dell\'umanesimo petrarchesco e boccacciano, divenendone l\'esponente pi\xc3\xb9 importante e il praeceptor della prima generazione degli umanisti. Il suo lascito pi\xc3\xb9 importante presso i posteri fu la codificazione "civile" dell\'umanesimo, cio\xc3\xa8 l\'uso dello spirito e dei valori dell\'antichit\xc3\xa0 classica all\'interno dell\'agone politico internazionale. Grazie a Salutati (autore tra l\'altro di un vastissimo epistolario e di trattati politici, filosofici e letterari), difatti, il mito della florentina libertas, cio\xc3\xa8 di quel complesso di valori ispirati alla libert\xc3\xa0 promosso dall\'ordinamento politico fiorentino, si rafforz\xc3\xb2 enormemente sotto il suo cancellierato, e fu utilizzato quale strumento diplomatico per accrescere il prestigio di Firenze presso gli altri Stati della Penisola.\n\n'
'Le opere di Ugo Foscolo, cos\xc3\xac come la sua biografia, sono esemplari per capire le passioni, gli ideali, i problemi di quella generazione di giovani intellettuali che vissero nel periodo napoleonico.\n\n'
"Ugo Foscolo, nato Niccol\xc3\xb2 Foscolo (Zante, 6 febbraio 1778 \xe2\x80\x93 Turnham Green, 10 settembre 1827), \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e traduttore italiano, uno dei principali letterati del neoclassicismo e del preromanticismo.\nEgli fu uno dei pi\xc3\xb9 notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento, nel quale si manifestano o cominciano ad apparire in Italia le correnti neoclassiche e romantiche, durante l'et\xc3\xa0 napoleonica e la prima Restaurazione.\nCostretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Z\xc3\xa1kynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sent\xc3\xac esule per tutta la vita, strappato da un mondo di ideali classici in cui era nato e cresciuto, tramite la sua formazione letteraria e il legame con la terra dei suoi antenati (nonostante un fortissimo legame con l'Italia che consider\xc3\xb2 la sua madrepatria). La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (milit\xc3\xb2 nelle forze armate degli Stati napoleonici, ma in maniera molto critica, e fu un oppositore degli austriaci, a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane), ed egli, privo di fede religiosa ed incapace di trovare felicit\xc3\xa0 nell'amore di una donna, avvert\xc3\xac sempre dentro di s\xc3\xa9 un infuriare di passioni.Come molti intellettuali della sua epoca, si sent\xc3\xac per\xc3\xb2 attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virt\xc3\xb9, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia filofrancese) nel 1813, part\xc3\xac presto in un nuovo volontario esilio e mor\xc3\xac povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Dopo l'Unit\xc3\xa0, nel 1871, le sue ceneri furono riportate per decreto del governo italiano in patria e inumate nella Basilica di Santa Croce a Firenze, il Tempio dell'Itale Glorie da lui cantato nei Sepolcri (1807).\n\n"