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Titolo uniforme: L'età di Adriano / Sergio Rinaldi Tufi
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 2019
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Art e dossier
'Publio Elio Traiano Adriano, noto semplicemente come Adriano (in latino: Publius Aelius Traianus Hadrianus; Italica, 24 gennaio 76 \xe2\x80\x93 Baia, 10 luglio 138), \xc3\xa8 stato un imperatore romano, della dinastia degli imperatori adottivi, che regn\xc3\xb2 dal 117 alla sua morte.\nSuccessore di Traiano, fu uno dei "buoni imperatori" secondo lo storico Edward Gibbon. Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggi\xc3\xb2 per tutto l\'impero e valorizz\xc3\xb2 le province. Fu attento a migliorare le condizioni dei militari. In Britannia costru\xc3\xac un vallo fortificato, il Vallo di Adriano. Inaugur\xc3\xb2 una nuova strategia militare per l\'impero: all\'espansione e alla conquista sostitu\xc3\xac il consolidamento dei confini e della loro difesa. Mantenne le conquiste di Traiano, a parte la Mesopotamia che assegn\xc3\xb2 a un sovrano vassallo. Il suo governo fu caratterizzato da tolleranza, efficienza e splendore delle arti e della filosofia. Grazie alle ricchezze provenienti dalle conquiste, Adriano ordin\xc3\xb2 l\'edificazione di molti edifici pubblici in Italia e nelle province, come terme, teatri, anfiteatri, strade e porti. Nella villa che fece costruire a Tivoli riprodusse i monumenti greci che amava di pi\xc3\xb9 e trasform\xc3\xb2 la sua dimora in museo. L\'imperatore lasci\xc3\xb2 un segno indelebile anche a Roma, con l\'edificazione del Mausoleo, la Mole Adriana, e con la ricostruzione del Pantheon, distrutto da un incendio.'
"La Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea \xc3\xa8 un museo statale italiano con sede a Roma.\nCustodisce la pi\xc3\xb9 completa collezione dedicata all'arte italiana e straniera dal XIX secolo a oggi. Tra dipinti, disegni, sculture e installazioni, le quasi 20.000 opere della raccolta sono espressione delle principali correnti artistiche degli ultimi due secoli, dal neoclassicismo all'impressionismo, dal divisionismo alle avanguardie storiche dei primi anni del Novecento, dal futurismo e surrealismo, al pi\xc3\xb9 cospicuo nucleo di opere di arte italiana tra gli anni \xe2\x80\x9920 e gli anni \xe2\x80\x9940, dal movimento di Novecento alla cosiddetta scuola romana.\n\xc3\x88 di propriet\xc3\xa0 del Ministero per i beni e le attivit\xc3\xa0 culturali, che dal 2014 la ha annoverata tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.\n\n"
'Il Pantheon (in greco antico: \xce\xa0\xce\xac\xce\xbd\xce\xb8\xce\xb5\xce\xbf\xce\xbd [\xe1\xbc\xb1\xce\xb5\xcf\x81\xcf\x8c\xce\xbd], P\xc3\xa1ntheon [hier\xc3\xb3n], \xc2\xab[tempio] di tutti gli dei\xc2\xbb), in latino classico Pantheum, \xc3\xa8 un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinit\xc3\xa0 passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall\'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall\'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell\'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di et\xc3\xa0 augustea.\xc3\x88 composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, \xc3\xa8 cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui \xc3\xa8 ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un\'apertura circolare detta oculo, che permette l\'illuminazione dell\'ambiente interno. L\'altezza dell\'edificio calcolata all\'oculo \xc3\xa8 pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon \xc3\xa8 ancora oggi una delle cupole pi\xc3\xb9 grandi di tutto il mondo, e nello specifico la pi\xc3\xb9 grande costruita in calcestruzzo romano.All\'inizio del VII secolo il Pantheon \xc3\xa8 stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed \xc3\xa8 l\'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti.\nPropriet\xc3\xa0 demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attivit\xc3\xa0 culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano pi\xc3\xb9 visitato.'
'Antinoo (ma anche Antino\xc3\xbcs o Antino\xc3\xb6s, in greco antico: \xce\x91\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xce\xbf\xcf\x82; Claudiopoli, 27 novembre 110 o 111 \xe2\x80\x93 Egitto, 30 ottobre 130 o poco prima) \xc3\xa8 stato un giovane greco originario della Bitinia, noto per la relazione sentimentale e amorosa avuta con l\'imperatore romano Adriano, il quale lo divinizz\xc3\xb2 dopo la sua morte prematura avvenuta in circostanze alquanto misteriose. Venne adorato sia nell\'Oriente egizio sia nell\'Occidente greco-latino, a volte come Theos, una vera e propria divinit\xc3\xa0, altre semplicemente come un Eroe mortale deificato.\nMolto poco si sa della sua vita, anche se \xc3\xa8 noto che egli era nato a Claudiopoli (l\'attuale Bolu), nella provincia romana di Bitinia in Asia Minore. Fu probabilmente introdotto alla corte imperiale nel 123, poco prima di essere portato in Italia per il completamento della sua istruzione superiore. Divenne il favorito nonch\xc3\xa9 amante dell\'imperatore a partire dal 128, anno in cui fece parte del seguito personale di Adriano durante il suo giro di ispezione della provincia d\'Africa; accompagn\xc3\xb2 l\'imperatore anche in Grecia durante la partecipazione di Adriano agli annuali misteri eleusini svoltisi a Atene, e fu presente durante la caccia e l\'uccisione del leone sacro in terra libica.\nAlla fine del mese di ottobre dell\'anno 130, mentre si trovava a bordo di una flottiglia che percorreva il Nilo, Antinoo mor\xc3\xac cadendo in acqua in circostanze rimaste parzialmente oscure. Varie ipotesi sono state avanzate a proposito: annegamento accidentale, suicidio, assassinio per gelosia, intenzionale sacrificio umano.\nDopo la sua morte, Adriano divinizz\xc3\xb2 Antinoo e fond\xc3\xb2 un culto organizzato dedicato alla sua persona, che si diffuse presto a macchia d\'olio in tutto l\'Impero; poi, sempre per commemorare il proprio diletto, fond\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 di Antinopoli, fatta sorgere vicino al luogo dove il giovinetto aveva trovato la sua fine terrena prematura e che divenne un centro di culto per l\'adorazione del "dio Antinoo" in forma di Osiride. Adriano istitu\xc3\xac anche giochi in commemorazione del ragazzo, che si tenevano in contemporanea ad Antinopoli e da Atene, con Antinoo divenuto simbolo dei sogni panellenici dell\'imperatore.\nLa figura del bel giovane nella cultura occidentale venne presto associata all\'omosessualit\xc3\xa0 e apparve in moltissime opere letterarie e poetiche, tra cui quelle di Oscar Wilde, Fernando Pessoa e Marguerite Yourcenar.\n\n'