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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, c1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il Grande e Costantino I (in latino: Flavius Valerius Aurelius Constantinus; in greco antico: \xce\x9a\xcf\x89\xce\xbd\xcf\x83\xcf\x84\xce\xb1\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82 \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82, Konstant\xc3\xadnos o M\xc3\xa9gas; Naissus, 27 febbraio 274 \xe2\x80\x93 Nicomedia, 22 maggio 337), \xc3\xa8 stato un imperatore romano dal 306 alla sua morte.\nCostantino \xc3\xa8 una delle figure pi\xc3\xb9 importanti dell'Impero romano, che riform\xc3\xb2 largamente e nel quale permise e favor\xc3\xac la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi pi\xc3\xb9 significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libert\xc3\xa0 religiosa.\nLa Chiesa ortodossa e le Chiese di rito orientale lo venerano come santo, presente nel loro calendario liturgico, col titolo di Eguale agli apostoli; mentre il suo nome non \xc3\xa8 presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa cattolica.\n\n"
"L'Impero romano \xc3\xa8 lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarr\xc3\xa0 invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453.\nNella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, pi\xc3\xb9 3 parzialmente riconosciuti, pi\xc3\xb9 di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. \nNel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realt\xc3\xa0 non \xc3\xa8 certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non \xc3\xa8 sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il pi\xc3\xb9 vasto stato dell'antichit\xc3\xa0, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma \xc3\xa8 considerato il pi\xc3\xb9 grande per gestione e qualit\xc3\xa0 del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredit\xc3\xa0 lasciata nella storia dell'umanit\xc3\xa0.\nIn tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono citt\xc3\xa0, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civilt\xc3\xa0 e al contempo assimilando le popolazioni e civilt\xc3\xa0 assoggettate, in un processo cos\xc3\xac profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civilt\xc3\xa0 nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in et\xc3\xa0 imperiale, \xc3\xa8 alla base della civilt\xc3\xa0 occidentale."