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Pubblicazione: [Lucca : s. n., 2000]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Modena (, M\xc3\xb2dna in dialetto modenese) \xc3\xa8 un comune italiano di 188 125 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.\nNelle fonti le prime notizie su Modena risalgono alla guerra tra Romani e Boi che abitavano nell'area. Il centro fungeva da presidio militare anche prima della fondazione ufficiale della citt\xc3\xa0 da parte dei romani.\nLa citt\xc3\xa0, infatti, \xc3\xa8 stata ritualmente fondata nel 183 a.C., come colonia di diritto romano, dai triumviri Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino i quali condussero da Roma duemila cittadini . Dal VI secolo Modena \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 ducale del Regno Longobardo (Ducati longobardi) al confine con i possedimenti dell'Impero romano d'oriente cio\xc3\xa8 l'Impero bizantino. (Storia di Modena). Come la maggior parte dei comuni lombardi nel 1167 Modena aderisce alla Lega Lombarda contro Federico Barbarossa. Dal 1598 al 1859 fu capitale del Ducato di Modena e Reggio ed \xc3\xa8 un'antica sede universitaria ed arcivescovile. Nel 1757 il Duca Francesco III d'Este fond\xc3\xb2 l'Accademia militare per la formazione degli ufficiali dell'esercito Estense con sede nel palazzo ducale. Con l'unit\xc3\xa0 d'Italia il Palazzo Ducale fu sede della Scuola militare del Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, evolutasi nei decenni fino a divenire nel 1947 Accademia Militare dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri.\nIl Duomo, la Torre Civica e la Piazza Grande della citt\xc3\xa0 sono inserite, dal 1997, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'UNESCO.\n\n"
"Fosdinovo (Fosdin\xc3\xb2o nel dialetto della Lunigiana) \xc3\xa8 un comune italiano di 4 674 abitanti e di 48,71 km\xc2\xb2 della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra.\nAbitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal pi\xc3\xb9 importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ci\xc3\xb2 ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che pass\xc3\xb2 quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile.\nAl termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorit\xc3\xa0 del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entr\xc3\xb2 a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945.\nIl comune \xc3\xa8 stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo \xc3\xa8 l'ottavo comune pi\xc3\xb9 popoloso, il settimo pi\xc3\xb9 densamente popolato e l'undicesimo pi\xc3\xb9 grande della sua provincia.\n\n"
"Lista dei pi\xc3\xb9 importanti edifici residenziali privati (palazzi, torri) di Firenze divisi per sponda dell'Arno e per zona, in ordine alfabetico. Per un elenco dei palazzi pi\xc3\xb9 famosi vedi anche: monumenti di Firenze.\n\n"