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"La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale.\n\nLe espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista."
"Il fascismo \xc3\xa8 stato un movimento politico nato in Italia all'inizio del XX secolo, ad opera del politico, giornalista e futuro dittatore Benito Mussolini. Alcune delle dottrine e delle pratiche elaborate e adottate dal fascismo italiano si sono diffuse in seguito, anche se con caratteristiche differenti, in Europa e in altri paesi del mondo.\nSi caratterizz\xc3\xb2 come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico e totalitario; l'ideologia sottesa a tale movimento \xc3\xa8 stata interpretata allo stesso tempo come rivoluzionaria e reazionaria; in particolare, il fascismo si autodefiniva, ed \xc3\xa8 considerato da alcuni, come alternativo al capitalismo liberale. Sul piano ideologico fu populista, collettivista, statalista, fautore della funzione sociale della propriet\xc3\xa0 privata e della divisione della societ\xc3\xa0 in classi.\nTrov\xc3\xb2 i suoi precursori, negli anni precedenti alla prima guerra mondiale, nel movimento artistico del futurismo - il cui ispiratore, Filippo Tommaso Marinetti, ader\xc3\xac successivamente al movimento di Mussolini -, nel decadentismo di D'Annunzio e in numerosi altri pensatori e azionisti politici nazionalisti che si ritrovarono nella rivista Il Regno (Giuseppe Prezzolini, Luigi Federzoni, Giovanni Papini), molti dei quali militarono in seguito nelle file fasciste. Importante fu anche il contributo di correnti di pensiero della sinistra non marxista, quali il sindacalismo rivoluzionario, ispirato alla dottrina del pensatore francese Georges Sorel.\nUna spinta decisiva alla nascita del fascismo \xc3\xa8 dovuta anche al fenomeno, conseguenza della prima guerra mondiale, dell'arditismo e del reducismo. La critica storica di alcuni studiosi come Piero Calamandrei o Paolo Alatri esita tuttavia ad attribuire una base ideologica al movimento fascista connotato, specie fra il 1920 e il 1924, da diverse filosofie operative, con repentini e opportunistici cambiamenti di impostazione politica tali da negare di per se stessi l'esistenza di una dottrina unitaria al movimento prima e al partito poi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si sono sviluppate una serie di correnti che si rifanno all'ideologia, definite come neofascismo; tuttavia, la natura prevalente del movimento \xc3\xa8 tuttora oggetto di dibattito. L'apologia del fascismo ad oggi nell'ordinamento giuridico italiano \xc3\xa8 un reato."
"Fascismo. Storia e interpretazione \xc3\xa8 una raccolta di saggi riguardanti il fascismo, l'epoca del ventennio ed il contesto in cui il movimento ebbe campo, scritti dallo storico di scuola defeliciana Emilio Gentile.\nRaccolti in libro, sono stati pubblicati per la prima volta nel 2002 da Editori Laterza nella collana i Robinson/Letture; nel 2005, l'edizione nella collana Economica Laterza.\nLa maggior parte degli scritti che costituiscono il corpus della pubblicazione - come ricorda la nota ai testi - \xc3\xa8 stata redatta e pubblicata dall'autore fra il 1973 ed il 1996.\nDue capitoli - il terzo e il decimo - e le considerazioni finali sono invece inedite. La ricerca complessiva, nell'opera di Gentile, \xc3\xa8 stata tesa a definire compiutamente i caratteri essenziali del fascismo, riuniti nella circostanza in una sorta di unicum.\n\n"
"L'educazione e la pratica sportiva ebbero un ruolo fondamentale nel regime fascista. \nNel governo mussoliniano lo sport diviene rappresentazione della potenza e dell'identit\xc3\xa0 nazionale. Riprendendo l'utopia nietzschiana dell'uomo nuovo, l'uomo fascista doveva infatti sintetizzare in s\xc3\xa9 \xc2\xabl'inno e la battaglia, il libro e il moschetto, il pensiero e l'azione, la cultura e lo sport\xc2\xbb.\nGli italiani, imitando i vincitori delle Olimpiadi, volti atletici della Patria, accumulavano energie praticando gli esercizi fisici, cos\xc3\xac da possedere resistenza e potenza da utilizzare sia in tempo di guerra sia in tempo di pace.\n\n"
"La locuzione leggi fascistissime, o leggi eccezionali del fascismo, identifica una serie di norme giuridiche, emanate tra il 1925 e il 1926, che iniziarono la trasformazione dell'ordinamento giuridico del Regno d'Italia nel regime fascista.\nIl compimento, ancorch\xc3\xa9 parziale, di tale processo sarebbe avvenuto, per\xc3\xb2, soltanto nel 1939 quando, pur senza mutare direttamente gli articoli interessati dello Statuto del Regno, la Camera dei deputati sar\xc3\xa0 sostituita dalla Camera dei fasci e delle corporazioni, la cui composizione e la portata reale dei poteri ne escluderanno i caratteri di effettiva titolarit\xc3\xa0 della rappresentanza nazionale e di co-titolarit\xc3\xa0, condivisa con il re e con il Senato, del potere legislativo.\n\n"