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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, [2008!
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il viaggio (dal provenzale viatge, a sua volta derivante dal latino viat\xc4\xadcum; quest\'ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio) \xc3\xa8 lo spostamento che si compie da un luogo di partenza a un altro distante (relativamente ai propri mezzi) dal primo. Il viaggio pu\xc3\xb2 essere locale, regionale, nazionale o internazionale. In alcuni paesi, i viaggi interni non-locali possono richiedere un passaporto interno, mentre i viaggi internazionali in genere richiedono un passaporto e un Visto. Il viaggio si distingue per i mezzi con cui ci si sposta: pu\xc3\xb2 avvenire con mezzi di trasporto (pubblici o privati, come automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio pu\xc3\xb2 includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi spostamenti che lo compongono.\nIl viaggio pu\xc3\xb2 essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio. Vi sono molte opere che mettono in evidenza il viaggio inteso come ricerca interiore o desiderio; occorre elencare il libro "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo. In questa opera letteraria emerge il viaggio del protagonista: la psicanalisi.'
"Per via della seta (in cinese: \xe7\xb5\xb2\xe7\xb6\xa2\xe4\xb9\x8b\xe8\xb7\xafT, \xe4\xb8\x9d\xe7\xbb\xb8\xe4\xb9\x8b\xe8\xb7\xafS, s\xc4\xab ch\xc3\xb3u zh\xc4\xab l\xc3\xb9P; persiano: \xd8\xb1\xd8\xa7\xd9\x87 \xd8\xa7\xd8\xa8\xd8\xb1\xdb\x8c\xd8\xb4\xd9\x85\xe2\x80\x8e, R\xc3\xa2h-e Abrisham) s'intende il reticolo, che si sviluppava per circa 8 000 km, costituito da itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell'antichit\xc3\xa0 si erano snodati i commerci tra l'impero cinese e quello romano.\nLe vie carovaniere attraversavano e il Medio Oriente, collegando Chang'an (oggi Xi'an), in Cina, all'Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente. Le diramazioni si estendevano poi a est alla Corea e al Giappone e, a Sud, all'India. Il nome apparve per la prima volta nel 1877, quando il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen (1833-1905) pubblic\xc3\xb2 l'opera Tagebucher aus China. Nell'Introduzione von Richthofen nomina la Seidenstra\xc3\x9fe, la \xc2\xabvia della seta\xc2\xbb.\n\n"
'L\'Him\xc3\xa0laia o Himalaya (AFI: /i\xcb\x88malaja/ o, meno precisamente, /ima\xcb\x88laja/; in sanscrito \xe0\xa4\xb9\xe0\xa4\xbf\xe0\xa4\xae\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\xb2\xe0\xa4\xaf, "dimora delle nevi", dall\'unione di hima, "neve", e \xc4\x81laia, "dimora"), adattata talvolta in italiano come Imalaia, \xc3\xa8 un sistema montuoso dell\'Asia meridionale, che si innalza a settentrione del bassopiano indo-gangetico e a meridione dell\'altopiano del Tibet, e che forma un gigantesco arco diretto da nord-ovest a sud-est con la convessit\xc3\xa0 rivolta a sud e compreso all\'incirca tra 73\xc2\xb0 e 95\xc2\xb0 di long. est e 27\xc2\xb0 e 36\xc2\xb0 di lat. nord.\n\n'
'L\'esplorazione (dal latino exploratio, \'osservazione\', \'esame\', \'perlustrazione (anche a fini militari)\', \'spionaggio\') \xc3\xa8 l\'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell\'uomo, l\'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori.\nUno dei periodi pi\xc3\xb9 intensamente caratterizzati dall\'esplorazione di nuove terre da parte dell\'uomo \xc3\xa8 detta "et\xc3\xa0 delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica.\nGli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civilt\xc3\xa0. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti \xc3\xa8 stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l\'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte".\n\nPer i Greci il termine pi\xc3\xb9 aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco \xce\xbf\xe1\xbc\xb0\xce\xba\xce\xbf\xcf\x85\xce\xbc\xce\xad\xce\xbd\xce\xb7, participio medio passivo del verbo \xce\xbf\xe1\xbc\xb0\xce\xba\xce\xad\xcf\x89, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.\n\n'
'Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 \xe2\x80\x93 Venezia, 8 gennaio 1324) \xc3\xa8 stato un viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano.\nLa relazione dei suoi viaggi in Estremo Oriente, \xc3\xa8 raccolta nell\'opera Il Milione, una vera e propria enciclopedia geografica che riunisce le conoscenze essenziali disponibili in Europa alla fine del XIII secolo sull\'Asia.\nMembro del patriziato veneziano, con il padre Niccol\xc3\xb2 e lo zio paterno Matteo viaggi\xc3\xb2 attraverso l\'Asia lungo la Via della seta fino alla Cina (allora Catai) dal 1271 al 1295. Consigliere e ambasciatore alla corte del Gran Khan Kubilai, torn\xc3\xb2 a Venezia nel 1295 con una discreta fortuna che invest\xc3\xac nell\'impresa commerciale di famiglia. Prigioniero dei genovesi dal 1296 al 1299, dett\xc3\xb2 le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa (forse suo compagno di cella), che le scrisse in lingua franco-veneta con il titolo "Divisiment dou monde". Ormai ricco e famoso, spos\xc3\xb2 la patrizia Donata Badoer che gli diede tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina. Mor\xc3\xac nel 1324 e venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo a Venezia.\nSeppur non sia stato il primo europeo a raggiungere la Cina, fu il primo a redigere un dettagliato resoconto del viaggio, Il Milione, che fu ispirazione per generazioni di viaggiatori europei (non ultimo Cristoforo Colombo) e forn\xc3\xac spunti e materiali alla cartografia occidentale (in primis al Mappamondo di Fra Mauro).\n\n'
"Il Tibet (/\xcb\x88tibet/; in tibetano: \xe0\xbd\x96\xe0\xbd\xbc\xe0\xbd\x91\xe0\xbc\x8b, bod, /p\xc3\xb8/; in cinese: \xe8\xa5\xbf\xe8\x97\x8f, X\xc4\xabz\xc3\xa0ng), in passato riportato anche come Thibet, \xc3\xa8 una regione storico-geografica dell'Asia orientale, localizzata sull'omonimo altopiano, attualmente annessa dalla Cina, sebbene rivendichi una sua autonomia e indipendenza politica. Con una popolazione di circa 3 180 000 abitanti, la citt\xc3\xa0 principale \xc3\xa8 Lhasa e, a causa dell'altitudine media di 4 900 m s.l.m. \xc3\xa8 chiamato anche Paese delle Nevi e Tetto del Mondo.\nLa storia propriamente conosciuta e documentabile del Tibet inizia nel 617 d.C; dopo secoli di autonomia arriv\xc3\xb2 a espandersi comprendendo parti dell'attuale Cina; dal XIII secolo divenne uno stato vassallo dell'Impero mongolo (che comprendeva anche la Cina), poi - dal 1368 al 1644 - della dinastia cinese Ming e, per ultima, della dinastia cinese Qing dal 1644 al 1911 quando, con la fine dell'Impero Cinese e la nascita della Repubblica di Cina, si autoproclam\xc3\xb2 indipendente. Nel 1949, al termine della guerra civile - in seguito alla quale il governo della Repubblica di Cina dovette ritirarsi nell'isola di Taiwan insieme a milioni di profughi - venne proclamata la Repubblica Popolare Cinese che procedette alla rioccupazione del Tibet nel 1949-1950. La quasi totalit\xc3\xa0 del territorio tibetano \xc3\xa8 ora parte della Repubblica Popolare Cinese mentre una piccola parte sud-occidentale, il Ladakh, \xc3\xa8 una regione indiana.\n\n"