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Serie: Il pensiero storico ; 61
'La religione \xc3\xa8 quell\'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l\'essere umano, o una comunit\xc3\xa0, nell\'esperienza di ci\xc3\xb2 che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinit\xc3\xa0, oppure \xc3\xa8 quell\'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell\'insieme, entrano a far parte di un determinato culto religioso. Va tenuto presente che \xc2\xabil concetto di religione non \xc3\xa8 definibile astrattamente, cio\xc3\xa8 \xc3\xa8 al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a determinate formazioni storiche\xc2\xbb. Lo studio delle "religioni" \xc3\xa8 oggetto della "Scienza delle religioni" mentre lo sviluppo storico delle religioni \xc3\xa8 oggetto della "Storia delle religioni".'
"La valutazione di quali siano le religioni maggiori, ovvero le principali religioni del mondo, pu\xc3\xb2 essere fatta con una pluralit\xc3\xa0 di metodi; in molti casi, le affermazioni sull'importanza relativa di una religione riflettono un particolare punto di vista (molti aderenti ad una religione considerano la propria fede pi\xc3\xb9 influente o diffusa di quanto non sia in realt\xc3\xa0). Due metodi sono utilizzati in questa voce: numero di aderenti e definizione usata dagli studiosi delle religioni.\nPer le relazioni tra di esse si vedano le voci pluralismo religioso e dialogo interreligioso.\nAnche se non sono religioni, nelle statistiche per\xc3\xb2 compaiono anche gli atei e gli agnostici (considerati non religiosi, circa il 16% dell'umanit\xc3\xa0 al 2005).\n\n"
"La religione pi\xc3\xb9 diffusa in Italia \xc3\xa8 il cristianesimo, presente fin dai tempi apostolici. Secondo rilevamenti statistici del 2019, il 66,7% degli italiani (pari a circa 40 milioni di persone) si dichiarava cattolico; il 10,1% (circa 6 milioni) credente senza religione precisa; e il 15,3% (circa 9 milioni) ateo o agnostico. Secondo rilevamenti statistici del 2017, il 74,4% degli italiani (pari a circa 45 milioni di persone) si dichiarava cattolico; seguivano i non religiosi e i credenti senza religione, complessivamente rappresentanti il 22,6% (pari a circa 13 milioni di persone). I seguaci di altre religioni rappresentavano tra il 3% (2017) e il 5% (2019) degli italiani.\nSono presenti diverse altre confessioni cristiane: al 2020, i fedeli ortodossi sono pi\xc3\xb9 di 1,8 milioni, per lo pi\xc3\xb9 di recente immigrazione da paesi quali Moldavia e Romania; i protestanti sono circa 600.000, i testimoni di Geova 400.000, e 100.000 i cristiani di altre sette (inclusi circa 28.000 mormoni). Di antichissima origine \xc3\xa8 la comunit\xc3\xa0 ebraica italiana, che oggi conta circa 41.000 membri. La diffusione di altre religioni non appartenenti al cristianesimo \xc3\xa8 stata in gran parte agevolata dai fenomeni migratori degli ultimi decenni: si stima che in Italia risiedano al 2020 circa 2.2 milioni di musulmani, 332.000 buddisti, 210.000 induisti, 20.000 sikh, 4000 bah\xc3\xa1'\xc3\xad e 97.000 seguaci di altre religioni orientali.Riguardo alle statistiche sulle religioni presenti in Italia esiste una certa aliquota di incertezza nel calcolo, dovuto al fatto che i numeri dei credenti vengono spesso elaborati sulla base dell'ufficialit\xc3\xa0 dell'adesione alle varie religioni attraverso riti quali per esempio il battesimo. Questo metodo non tiene conto per\xc3\xb2 di chi abbandona in seguito quella particolare professione di fede o di chi professa apertamente l'ateismo. Secondo stime dell'Eurispes, se si fa riferimento a chi effettivamente frequenta costantemente i riti e le assemblee religiose, i cattolici praticanti erano indicativamente circa il 36% degli italiani nel 2006, 33,1% nel 2014, 25,4% nel 2016.\n\n"
'La storia delle religioni \xc3\xa8 la disciplina che indaga il tema delle religioni secondo il procedimento storico ovvero avvalendosi delle documentazioni storiche, archeologiche, filologiche, ma anche di ambito etnologico, antropologico, ermeneutico ed esegetico.\nTale documentazione viene usata dallo storico delle religioni nella consapevolezza che sta operando su contesti culturali e sociali assolutamente specifici o diacronici.\n\n'
'Le religioni abramitiche sono quelle che rivendicano Abramo (in ebraico "Abraham" \xd7\x90\xd6\xb7\xd7\x91\xd6\xb0\xd7\xa8\xd6\xb8\xd7\x94\xd6\xb8\xd7\x9d,; in Arabo "Ibrahim" \xd8\xa7\xd8\xa8\xd8\xb1\xd8\xa7\xd9\x87\xd9\x8a\xd9\x85) come parte della loro storia sacra. Il concetto di religioni abramitiche \xc3\xa8 recente ed \xc3\xa8 divenuto di uso comune solo negli ultimi due o tre decenni, spesso usato in alternativa ad altre denominazioni, come "religioni monoteiste", o "religioni del Libro" per indicare l\'Ebraismo, il Cristianesimo e l\'Islam. Sulla terra vi sono anche le religioni dharmiche e le religioni taoiche.\nIl concetto di "religione abramitica" \xc3\xa8 un concetto controverso. \xc3\x88 nota presso gli storici delle religioni la teoria e prassi teologica della "tolleranza all\'indietro", per cui un Bahaista riconoscer\xc3\xa0 sia l\'Ebraismo sia il Cristianesimo che l\'Islam come "religione abramitica" e aggiunger\xc3\xa0 la propria religione al novero delle religioni abramitiche, un musulmano (il concetto di religioni abramitiche \xc3\xa8 di origine islamica) riconoscer\xc3\xa0 come abramitiche Ebraismo, Cristianesimo e la propria religione, ma escluder\xc3\xa0 i Bahai, un cristiano teologicamente coerente parler\xc3\xa0 di "tradizione giudaico-cristiana", mentre un giudaico osservante non riconoscer\xc3\xa0, almeno dal punto di vista teologico, nessuno dei "fratelli minori".\n\n'