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Pubblicazione: Siena : Accademia Senese degli Intronati, 2018
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il campanile di Giotto \xc3\xa8 la torre campanaria di Santa Maria del Fiore, la cattedrale di Firenze, e si trova in piazza del Duomo.\nLe sue fondamenta furono scavate attorno al 1298 all'inizio del cantiere della nuova cattedrale, quando capomastro era Arnolfo di Cambio. Nel 1334 Giotto di Bondone subentr\xc3\xb2 nell'incarico di capomastro. Vasari, nella \xe2\x80\x9cVita di Giotto\xe2\x80\x9d, riferisce del suo arrivo \xc2\xabl'anno 1334 a d\xc3\xac 9 di luglio, al campanile di S. Maria del Fiore\xc2\xbb, quando inizi\xc3\xb2 a occuparsi subito della costruzione del primo piano del campanile disinteressandosi - secondo quanto sostiene una leggenda - del cantiere della basilica.\nLa posizione inusuale del campanile, allineato con la facciata, riflette la volont\xc3\xa0 di conferirgli una grande importanza come segno di forte verticalit\xc3\xa0 al centro della Insula Episcopalis, oltre probabilmente alla necessit\xc3\xa0 pratica di liberare la visuale della zona absidale per la grande cupola, prevista sin dal progetto arnolfiano. Giotto forn\xc3\xac un progetto originale del campanile, con una terminazione a cuspide piramidale alta 50 braccia fiorentine (circa 30 metri), secondo cui l'elevazione totale sarebbe dovuta essere di 110-115 metri circa. Un disegno conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena \xc3\xa8 considerato da alcuni studiosi ispirato a questo progetto.\nTuttora l'altezza del campanile visitabile al pubblico \xc3\xa8 di 82 metri e il numero degli scalini per salire sulla sommit\xc3\xa0 \xc3\xa8 398 originali a cui si devono aggiungere 15 che fanno parte della prima rampa di accesso.\n\n"
"L'organo della chiesa della Santissima Annunziata a Siena \xc3\xa8 un pregevole organo a canne costruito da Giovanni di maestro Antonio Piffero tra il 1514 e il 1518 e situato all'interno della chiesa annessa allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena.Si tratta di uno dei pi\xc3\xb9 antichi organi a canne ancora esistenti e rimasti pressoch\xc3\xa9 integri nelle loro caratteristiche foniche ed estetiche originarie.\n\n"
"La basilica di Santa Croce nell'omonima piazza a Firenze, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 grandi chiese francescane e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, e possiede il rango di basilica minore.\nSanta Croce \xc3\xa8 un simbolo prestigioso di Firenze, il luogo di incontro dei pi\xc3\xb9 grandi artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici, che determinarono, nella buona e cattiva sorte, l'identit\xc3\xa0 della citt\xc3\xa0 tardo-medievale e rinascimentale. Al suo interno trovarono inoltre ospitalit\xc3\xa0 celebri personaggi della storia della Chiesa come san Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi, sant'Antonio da Padova, san Bernardino da Siena, san Ludovico d'Angi\xc3\xb2. Fu anche luogo d'accoglienza per pontefici come Sisto IV, Eugenio IV, Leone X, Clemente XIV."
"L'Aquila (AFI: /\xcb\x88lakwila/, Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939) \xc3\xa8 un comune italiano di 69 966 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo. Si trova al centro della conca aquilana, lungo il fiume Aterno e alle pendici del Gran Sasso.\nLa citt\xc3\xa0 fu fondata nel 1254 in funzione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande citt\xc3\xa0. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angi\xc3\xb2. Amiternum e Forcona erano le due citt\xc3\xa0 anticamente presenti nei dintorni dell'attuale capoluogo che, in seguito alla fondazione di Aquila, persero importanza e decaddero.\nParte del Regno di Napoli e capoluogo prima dell'Abruzzo Ulteriore e poi dell'Abruzzo Ulteriore Secondo, nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda citt\xc3\xa0 dello stato per importanza, subito dopo Napoli. Sotto il dominio asburgico, tra il XVI e il XVII secolo, la citt\xc3\xa0 visse un periodo di altalenante crescita economica che venne per\xc3\xb2 bruscamente interrotta dal catastrofico terremoto del 1703, che per molti anni riport\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 nella decadenza. Conobbe infatti un nuovo sviluppo economico e culturale soltanto nell'Ottocento.\nNonostante i forti terremoti del 1315, del 1461, del 1703 e del 2009, in citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 ancora presente un ampio patrimonio storico che mostra uno strato medievale testimoniato soprattutto dalla cinta muraria, uno rinascimentale che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno barocco e neoclassico dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.\nL'Aquila \xc3\xa8 sede di un giubileo annuale, la Perdonanza Celestiniana, istituita da papa Celestino V nel 1294 tramite la sua bolla pontificia Inter sanctorum solemnia e Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO dal 2019.\n\n"