Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti ; [Firenze] : Firenze musei, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il Museo nazionale di Capodimonte \xc3\xa8 un museo di Napoli, ubicato all'interno della reggia omonima, nella localit\xc3\xa0 di Capodimonte: ospita gallerie di arte antica, una di arte contemporanea e un appartamento storico.\n\xc3\x88 stato ufficialmente inaugurato nel 1957, anche se le sale della reggia hanno ospitato opere d'arte gi\xc3\xa0 a partire dal 1758. Conserva prevalentemente pitture, distribuite largamente nelle due collezioni principali, ossia quella Farnese, di cui fanno parte alcuni grandi nomi della pittura italiana e internazionale (tra cui Raffaello, Tiziano, Parmigianino, Bruegel il Vecchio, El Greco, Ludovico Carracci, Guido Reni), e quella della Galleria Napoletana, che raccoglie opere provenienti da chiese della citt\xc3\xa0 e dei suoi dintorni, trasportate a Capodimonte a scopo cautelativo dalle soppressioni in poi (Simone Martini, Colantonio, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena). Importante anche la collezione di arte contemporanea, unica nel suo genere in Italia, in cui spicca Vesuvius di Andy Warhol.\nNel 2017 il museo ha fatto registrare 262 440 visitatori, collocandosi al 28\xc2\xba posto fra i 30 musei statali pi\xc3\xb9 visitati."
"L'Accademia Carrara \xc3\xa8 una pinacoteca situata a Bergamo. Il percorso espositivo, organizzato su due piani e sviluppato in 28 sale, si compone di oltre seicento opere esposte che ricoprono un arco cronologico di cinque secoli, dall\xe2\x80\x99inizio del Quattrocento sino alla fine dell\xe2\x80\x99Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane e la pittura d\xe2\x80\x99oltralpe di Fiandre e Olanda.\nIl museo \xc3\xa8 affiancato dall'omonima accademia di belle arti.\n\n"
'Il mercato dell\'arte o, meglio, i mercati dell\'arte sono composti da artisti, acquirenti e mediatori o distributori. "Dal punto di vista delle teorie economiche, l\'opera d\'arte \xc3\xa8 vista come una merce del tutto particolare", basata principalmente su unicit\xc3\xa0 e irriproducibilit\xc3\xa0.Il campo artistico aggiunge ai normali mercati propriet\xc3\xa0 identificative e modalit\xc3\xa0 funzionali proprie; "in un universo digitale in cui i beni culturali possono essere facilmente clonati, l\'unicit\xc3\xa0 dell\'opera d\'arte assume un valore paragonabile a quello del patrimonio immobiliare. Le opere vengono considerate come investimenti sicuri, (...) apportando una \'maggiore liquidit\xc3\xa0\' nel mercato".Inoltre si fa riferimento a "mercati" dell\'arte poich\xc3\xa9 il plurale \xc3\xa8 diventato una conventio ad includendum in grado di includere fenomeni eterogenei, analizzabili da metodi che distinguono i vari elementi delle diverse forme di regolazione delle transazioni."La grande espansione del mercato dell\'arte" \xc3\xa8 dovuta a vari fattori, a partire dall\'accresciuta popolarit\xc3\xa0 dell\'arte: "l\'innalzamento del livello medio d\'istruzione comporta un maggiore interesse per i beni culturali pi\xc3\xb9 complessi, (...) la crescita di una cultura visiva (...) comporta una maggiore capacit\xc3\xa0 di apprezzare il significato di un\'immagine. (...) Infine, in un\'epoca di globalizzazione, l\'arte ha il vantaggio di varcare facilmente i confini (...). Paradossalmente, un\'altra ragione per cui l\'arte attira l\'attenzione del grande pubblico \xc3\xa8 il fatto che sia diventata cos\xc3\xac costosa. Le quotazioni stratosferiche riportate a caratteri cubitali sui giornali contribuiscono a difondere la concezione dell\'arte come bene di lusso e come status symbol. (...) Il numero di persone che non si limita a collezionare, ma tende ad ammassare enormi quantit\xc3\xa0 di opere d\'arte, \xc3\xa8 passato da alcune centinaia ad alcune migliaia" tra la fine del XX e l\'inizio del XXI secolo.Soltanto di recente i mercati dell\'arte sono diventati oggetto di studio da parte di esperti di vari settori, dopo decadi di imbarazzo e di omissioni dovute al contrasto fra la "nobilt\xc3\xa0" dell\'arte e il "vile" commercio: la convinzione, definita "pessimismo culturale", che il commercio corrompa la cultura, tende a stemperarsi dopo gli anni Sessanta del Novecento, quando la proliferazione di musei d\'arte contemporanea e il coinvolgimento dei loro direttori nell\'ambito delle strategie del mercato rafforzano le quotazioni delle opere e la costruzione delle carriere degli artisti. Di conseguenza, se in passato la considerazione dell\'opera d\'arte come prodotto commerciale sembra esulare da una corretta analisi di storia dell\'arte, "lo studio dell\'interconnessione fra valore artistico e valore economico \xc3\xa8 di fondamentale importanza per comprendere il senso complessivo della produzione artistica".Del resto fin dal Rinascimento le forze economiche hanno influito su arte, letteratura e musica occidentali, e anche il contesto storico e socio-culturale \xc3\xa8 fondamentale per la comprensione e l\'apprezzamento di un\'opera d\'arte.\n\n'
"Modena (, M\xc3\xb2dna in dialetto modenese) \xc3\xa8 un comune italiano di 188 125 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.\nNelle fonti le prime notizie su Modena risalgono alla guerra tra Romani e Boi che abitavano nell'area. Il centro fungeva da presidio militare anche prima della fondazione ufficiale della citt\xc3\xa0 da parte dei romani.\nLa citt\xc3\xa0, infatti, \xc3\xa8 stata ritualmente fondata nel 183 a.C., come colonia di diritto romano, dai triumviri Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino i quali condussero da Roma duemila cittadini . Dal VI secolo Modena \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 ducale del Regno Longobardo (Ducati longobardi) al confine con i possedimenti dell'Impero romano d'oriente cio\xc3\xa8 l'Impero bizantino. (Storia di Modena). Come la maggior parte dei comuni lombardi nel 1167 Modena aderisce alla Lega Lombarda contro Federico Barbarossa. Dal 1598 al 1859 fu capitale del Ducato di Modena e Reggio ed \xc3\xa8 un'antica sede universitaria ed arcivescovile. Nel 1757 il Duca Francesco III d'Este fond\xc3\xb2 l'Accademia militare per la formazione degli ufficiali dell'esercito Estense con sede nel palazzo ducale. Con l'unit\xc3\xa0 d'Italia il Palazzo Ducale fu sede della Scuola militare del Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, evolutasi nei decenni fino a divenire nel 1947 Accademia Militare dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri.\nIl Duomo, la Torre Civica e la Piazza Grande della citt\xc3\xa0 sono inserite, dal 1997, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'UNESCO.\n\n"
'Jesi \xc3\xa8 un comune italiano di 39 312 abitanti della provincia di Ancona.\nPosizionata lungo il medio corso del fiume Esino, \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 di antiche e importanti tradizioni industriali che le hanno valso, sin dalla fine dell\'Ottocento, l\'appellativo di "Milano delle Marche".A testimonianza del suo passato storico, che nel XII secolo l\'ha vista piccola capitale della Respublica Aesina, conserva un centro storico con monumenti, ancora circondato da una cinta muraria del XV secolo pressoch\xc3\xa9 intatta.'