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Pubblicazione: Milano : Electa, 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La storia della fotografia descrive le vicende che portarono alla realizzazione di uno strumento capace di registrare il mondo e di catturare un momento preciso grazie all'effetto della luce e della messa in luce di problemi relativi al concetto di osservazione istantanea, Utilizzando le scoperte e gli studi iniziati gi\xc3\xa0 nell'antica Grecia per lo pi\xc3\xb9 in ambito accademico aristotelico e platonico, l'idea di concettualizzare il divenire di una forma in immagine, di un concetto nella memoria, acquista un certo interesse: \xc3\xa8 la fotografia con i suoi primordi, camere ottiche, concetti geometrici, che si concretizz\xc3\xb2 agli inizi dell'800 e si svilupp\xc3\xb2 arrivando alla riproduzione del colore e all'utilizzo di supporti digitali, imponendosi inoltre come mezzo artistico capace di supportare e affiancare le altre arti visuali che nel frattempo seppero dotarsi di generi e scuole. \nLa fotografia si \xc3\xa8 affermata nel tempo dapprima come procedimento di raffigurazione del paesaggio e dell'architettura, poi come strumento per ritrarre la nascente borghesia e il popolo. La diffusione sempre maggiore del mezzo fotografico port\xc3\xb2 ad uno sviluppo della sensibilit\xc3\xa0 estetica e all'indagine artistica del nuovo strumento, consentendone l'accesso nelle mostre e nei musei. Ebbe inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo del giornalismo e nel reportage e il miglioramento della tecnologia ne contribu\xc3\xac l'estensione anche nella cattura di immagini dello spazio e della macrofotografia micromondo.\n\n"
"Il Museo d'Orsay (Mus\xc3\xa9e d'Orsay /my'ze d\xc9\x94\xca\x81's\xc9\x9b/) si trova in Francia a Parigi, in Rue de la L\xc3\xa9gion d'Honneur, 1.\nIl museo, celebre per i numerosi capolavori dell'impressionismo e del post-impressionismo esposti al suo interno, \xc3\xa8 situato di fronte al Mus\xc3\xa9e du Louvre, in una ex-stazione ferroviaria (la Gare d'Orsay), costruita in stile eclettico alla fine dell'Ottocento. Espone opere d'arte create tra il 1848 e il 1914 e le sue collezioni comprendono moltissime pitture, sculture, oggetti d'arti decorative, fotografie, medaglie, disegni e stampe. Il progetto di ristrutturazione museografica diede fama internazionale alla designer italiana Gae Aulenti."
"La Galleria d'Arte Moderna Milano (detta anche GAM) \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 importante collezione lombarda di opere dell'Ottocento. Si trova nella Villa Reale, in via Palestro 16 a Milano; fa capo alla Direzione Centrale Cultura del Comune di Milano ed \xc3\xa8 parte delle Civiche Raccolte d'arte del Comune di Milano."
'L\'Impressionismo \xc3\xa8 una corrente artistica sviluppatasi in Francia, a Parigi, nella seconda met\xc3\xa0 dell\'Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870 e durata fino ai primi anni del Novecento. Inaugurato nello studio del fotografo Nadar \xc3\xa8 caratterizzato da una precisa esperienza di gusto, in un momento storicamente definito, s\'identifica questa tendenza nella civilt\xc3\xa0 artistica moderna, con i pittori che amano dipingere "en plein air" ovvero all\'aria aperta. \n\n'
"La Collezione Maramotti \xc3\xa8 una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della societ\xc3\xa0 Max Mara, a Reggio Emilia, dal desiderio del fondatore del brand, Achille Maramotti.\nConsta di una significativa selezione di oltre duecento opere che rappresentano solo una parte del patrimonio iconografico costituitosi in quarant\xe2\x80\x99anni di appassionato collezionismo.\nOltre a presentare un'esposizione Permanente, la Collezione organizza mostre temporanee, invita artisti internazionali a realizzare progetti site specific, predispone conversazioni a tema, organizza concerti di musica contemporanea, commissiona spettacoli di danza in collaborazione con I Teatri Fondazione di Reggio Emilia - Festival Aperto e partecipa a momenti di incontro dedicati ai libri d'artista.\nSono presenti un Archivio e una Biblioteca d'Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi (libri d'artista, monografie, saggi, cataloghi) e documenti afferenti a diversi nuclei: i fondi storici del collezionista, Achille Maramotti, e di Mario Diacono, letterato, gallerista e critico d\xe2\x80\x99arte, che con il collezionista ha intrattenuto una stretta relazione intellettuale per oltre trent\xe2\x80\x99anni. La costante ricerca e acquisizione di materiali relativi a gran parte degli artisti e dei movimenti artistici rappresentati in Collezione costituiscono un importante approfondimento storico-critico del suo patrimonio nonch\xc3\xa9 una fondamentale risorsa per ricercatori e studiosi.\nLa Collezione inoltre espone, organizza una residenza d'artista custom-made ed acquisisce i progetti delle vincitrici del premio biennale Max Mara Art Prize for Women in collaboration with Whitechapel Gallery, rivolto ad artiste emergenti con base nel Regno Unito. Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea B\xc3\xbcttner, Laure Prouvost, Corin Sworn, Emma Hart ed Helen Cammock.\n\n"
'La fotografia \xc3\xa8 quell\'arte e tecnologia, rese possibili dallo strumento denominato macchina fotografica o fotocamera, in cui si ottiene un\'immagine statica tramite un processo di registrazione permanente delle interazioni tra luce e materia, selezionate e proiettate attraverso un sistema ottico su una superficie fotosensibile.\nCon il termine "fotografia" si indicano tanto la tecnica per riprendere le fotografie, quanto le immagini riprese (\xc2\xabfotografie\xc2\xbb, o \xc2\xabfoto\xc2\xbb), nonch\xc3\xa9, per estensione, il prodotto stampato.\nL\'estrema versatilit\xc3\xa0 di questa tecnologia ha consentito alla fotografia di svilupparsi nei campi pi\xc3\xb9 diversi delle attivit\xc3\xa0 umane come la ricerca scientifica, l\xe2\x80\x99astronomia, la medicina, il giornalismo, etc, fino a consacrarla in alcuni casi come autentica forma d\'arte, nonostante il fatto che generalmente le fotografie non siano direttamente frutto della nostra immaginazione e del nostro operato, come usualmente lo sono un dipinto o un\'illustrazione, ma sono sempre e comunque il prodotto diretto di una macchina e hanno come referente, per necessit\xc3\xa0, il mondo fisico.\n\n'