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Pubblicazione: Pisa : ETS, 2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'La famiglia Rocco \xc3\xa8 una casata originaria di Napoli, ascritta al Seggio di Montagna sin dal XIII secolo.\nI suoi esponenti, insigniti dei titoli di nobile e patrizio napoletano, occuparono nei Regni di Napoli e delle Due Sicilie "fin dal tempo dei re angioini, importanti cariche in Corte ed uffici pubblici, nelle Milizie, nelle assemblee e nelle magistrature, distinguendosi specialmente nel campo giuridico, nel quale ebbero giureconsulti insigni".\nDalla seconda met\xc3\xa0 del Cinquecento, un ramo collaterale si stabil\xc3\xac a Lettere, dove acquis\xc3\xac il titolo di famiglia Patrizia di quella citt\xc3\xa0, e altri a Bovino, Rossano, Gallipoli, Cava dei Tirreni, dove persero invece le qualifiche nobiliari.\nAlla linea principale napoletana, trasferitasi nel frattempo in Casoria, fu conferito nel 1641 il titolo di Principe di Torrepadula.\n\n'
'La famiglia Rizzo \xc3\xa8 una famiglia nobile italiana, la cui ascendenza \xc3\xa8 attestata dalla fine del XIII secolo sino ai giorni nostri.\n\n'
"La bandiera d'Italia, conosciuta anche, per antonomasia, come il Tricolore, \xc3\xa8 il vessillo nazionale della Repubblica Italiana. \xc3\x88 una bandiera a tre colori composta, partendo dall'asta, da verde, bianco e rosso, colori nazionali dell'Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni, cos\xc3\xac definita dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n\xc2\xba 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947. La legge ne regolamenta utilizzo ed esposizione, tutelandone la difesa e prevedendo il reato di vilipendio della stessa; ne prescrive altres\xc3\xac l'insegnamento nelle scuole insieme agli altri simboli patri italiani.\nAlla bandiera italiana \xc3\xa8 dedicata la Festa del Tricolore, istituita dalla legge n\xc2\xba 671 del 31 dicembre 1996, che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Questa celebrazione commemora la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana, che avvenne a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugn\xc3\xb2, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. I colori nazionali italiani comparvero per la prima volta a Genova su una coccarda tricolore il 21 agosto 1789, anticipando di sette anni il primo stendardo militare verde, bianco e rosso, che venne adottato dalla Legione Lombarda l'11 ottobre 1796.\nDopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli pi\xc3\xb9 importanti del Risorgimento, che culmin\xc3\xb2 il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore assurse a vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato pi\xc3\xb9 di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti pi\xc3\xb9 importanti."
"La bibliografia degli armoriali delle famiglie italiane raccoglie testi e siti web, seri ed affidabili, su armi e stemmi delle famiglie nobili e notabili italiane.\nQuesti stessi testi sono stati utilizzati per la compilazione delle varie voci che costituiscono l'Armoriale delle famiglie italiane.\nOgni documento \xc3\xa8 identificato da un codice univoco di quattro lettere.\n\nAMDC: Alessandro Augusto Monti della Corte, Armerista bresciano, camuno, benacense e di Valsabbia, Brescia, Tipolitografia Geroldi, 1974.\nANNB: Annuario della Nobilt\xc3\xa0 Italiana, Teglio, S.A.G.I., 2006 - 2010.\nARCH: Giorgio Aldrighetti, Stemmi di cittadinanza delle antiche famiglie chioggiotte, su L'araldica gentilizia. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).\nARCN: R. Albanese e S. Coates, Araldica cuneese, Cuneo, Societ\xc3\xa0 per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1996.\nARMF: Dario R. Uva (a cura di), Araldica, su Molfetta.net. URL consultato il 1\xc2\xba marzo 2014 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).\nARSI: Araldica nel Palazzo Pubblico a Siena, Comune di Siena.\nASFI: Enrico Ceramelli Papiani, Raccolta Ceramelli Papiani, su Ceramelli Papiani, Archivio di Stato di Firenze, 2008.\nASGE: Archivio di Stato di Genova, manoscritto n. 169, sec. XVII\nASPN: Archivio di Stato di Pordenone, Genealogia Del Ben\nASPT: Archivio di Stato di Pistoia. Quadro stemmario: Armi E Cognomi Delle Famiglie Nobili Di Pistoia Che Anno Goduto Il Primo Grado Di Detta Citt\xc3\xa0 Che \xc3\x88 Il Gonfaloniere Cavati Dalla Cancelleria E Priorista Della Medesima Citt\xc3\xa0 Registrati Qui Sotto Secondo L'Ordine Dell'Alfabeto Sec. XVII - IL Priorista di Pier Lorenzo Franchi, prima met\xc3\xa0 XVII sec., conservato presso lo stesso Archivio.\nASSI: Archivio di Stato di Siena, su archiviodistato.siena.it. Rev. Antonio Aurieri, Stemmi delle famiglie nobili senesi e forestiere, mss. A22 e A23, compilato nella prima met\xc3\xa0 del XIX sec.\nATHE: Diego Boassa, Athena noctua, su athenanoctua.com (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).\nBARB: Marco Barbaro e agg. da Angelo Sabini, Arbori de' Patritii Veneti, 1734.\nBCBG: Biblioteca Civica Berio, Genova, Odoardo Ganduccio, Origine delle case antiche nobili di Genova, voll. I e II, manoscritti XVII secolo, ms. IX.2.24-25 (stemmi a colori)\nBEUA: Angelo Maria da Bologna, Araldo nel quale si vedono delineate e colorite le armi de' potentati e sovrani d'Europa, delle pi\xc3\xb9 conspicue d'Italia, varie di Francia, e Spagna con moltissime di famiglie ordinarie d'alcune citt\xc3\xa0. arme di molte comunit\xc3\xa0 e di molte religioni (PDF). Ospitato su Biblioteca estense universitaria.\nBICC: L. Borgia, E. Carli, M. A. Ceppari, U. Morandi, Sinibaldi e C.Zarilli, Le Biccherne - Tavole dipinte delle Magistrature Senesi - Secoli XIII - XVIII, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 1984.\nBLBI: Luigi Borello e Mario Zucchi, Blasonario Biellese, Torino, Off. Graf. Pasquale Scarrone, 1929.\nBLBO: Floriano Canetoli, Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche, e aggregate, Bologna, 1791-1795. Ospitato su Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.\nBLCL: Luciano Moricca Caputo, Blasonario delle piazze chiuse della Calabria: Catanzaro, Cosenza e Tropea, TropeaMagazine.\nBLCR: Blasonario Cremonese, Cremona. URL consultato il 22 agosto 2015.\nBLCW: Gioacchino Sassi, Blasone cesenate, Ed. on-line del 2004 presso la Biblioteca Malatestiana, 1789. URL consultato il 21 agosto 2015.\nBLGI: Blasonario Generale Italiano, Firenze, Accademia Araldica Nobiliare Italiana, 2010.\nBLSC: Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia (ristampa anastatica), Forni Editore, 1972 [1871-1875].\nBNDD: Domenico Bandini, Raccolta d'armi di Sarteano, inedito.\nBSGN: (LA) Giuseppe Bisogni de Gatti, Hipponii, seu Vibonis Valentiae, vel Montisleonis, Ausoniae Civitatis accurata Historia, Napoli, 1710.\nBVEN: Eugenio Morando di Costosa, Blasonario Veneto, Verona, 1985.\nCAIS: Consiglio Araldico Italiano, Istituto Marchese V. Spreti\nCAPP: Tito Cappugi (raccolta), Blasone o sia l'Armolario, contenente l'Armi Gentilizie delle Famiglie Toscane e delle Citt\xc3\xa0, Terre e Castelli,..., ricavato da altro simile esistente nell'Archivio Segreto di S.A.R., Manoscritti Cappugi 623, inizio XVIII sec. (copia di uno dei primi anni del XVII sec.), presso Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze\nCASN: Biblioteca Casanatense\nCIRR: Alfredo Cirri (frate Eusebio), Blasonario Fiorentino presso Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze\nCNDD: Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle Famiglie Nobili delle Province meridionali d'Italia, Napoli, 1879.\nCPLL: Carlo Felice Capello, Villalvernia, Chieri, Astesano, 1967.\nCRNL: Vincenzo Maria Coronelli, Teatro della guerra: stato pontificio, Venezia, XVIII sec..\nCROD: Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti (ristampa anastatica), Pisa, Forni Editore, 1965 [1886].\nCROG: Giovanni Battista di Crollalanza, Giornale Araldico-Genealogico-Diplomatico, Bari, 1892.\nCROL: Goffredo di Crollalanza, Enciclopedia araldico cavalleresca: Prontuario nobiliare, Pisa, 1876-1877.\nCRRI: Eusebio Cirri, Necrologio Fiorentino, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale.\nDALE: Alfonso di Sanza d'Alena, Sito della famiglia d'Alena, su casadalena.it.\nDOLF: Pompeo Scipione Dolfi, Cronologia di famiglie nobili di Bologna, Bologna, Giovanni Battista Ferroni, 1670.\nEIGM: E.Igor Mineo, Nobilt\xc3\xa0 di Stato, Roma, Donzelli, 2001.\nFBBG: Francesco Boni De Nobili, Blasonario della Garfagnana, Lucca, Comunit\xc3\xa0 Montana della Garfagnana, 2007.\nFDAM: Fra Don Andrea Minutolo, Memorie del Gran Priorato di Messina, Palermo, 1699.\nFRAN: Agostino Fransone, Nobilt\xc3\xa0 di Genova (Genova, P.G. Calenzano e G.M. Farroni, 1636).\nFRCL: Umberto Ferrari, Armerista calabrese, Bassano del Grappa, La Remondiniana Editrice, 1971.\nGARI: (FR) Pierre-Robert Garino, Armorial du Comt\xc3\xa9 de Nice, Familles et Communaut\xc3\xa9s, Nice, Serre \xc3\x89diteur, 2000, ISBN 978-2-86410-315-8.\nGCCI: Antonio Gucci, Memorie della citt\xc3\xa0 di Cagli e dei suoi principi dominanti (manoscritto), Biblioteca Comunale di Cagli, 1650.\nGHTT: Nicola Ghietti, Famiglie e personaggi della storia carmagnolese, Torino, Giuseppe Graziano Tipografo, 1980.\nGDLA: Giovanni Dolcetti, Il libro d'argento delle famiglie venete (ristampa anastatica), Venezia, Forni Editore, 1998 [1922-28].\nGLLI: Jacopo Gelli, Divise, motti, imprese di famiglie e personaggi italiani, Milano, Ulrico Hoepli Editore, 1928.\nGLLP: Giuseppe Galluppi, Nobiliario della Citt\xc3\xa0 di Messina, Napoli, 1877.\nGHVE: Delli gentilhuomini di secondo ordine in Vinetia, Venezia, 1511. Conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana (BNM), Cod. It. VII, 27 (=7761).\nGLVN: Francesco Galvani, Storia delle famiglie illustri italiane (presso Ulisse Diligenti), Firenze, 1884.\nGMBR: Ludovico Gambara, Le ville parmensi, Parma, La Nazionale, 1966.\nGSCD: Francesco Guasco, Dizionario feudale degli antichi stati sardi e della Lombardia (dall'epoca carolingia ai nostri tempo, 774-1909), Pinerolo, Tipografia gi\xc3\xa0 Chiantore - Mascarelli, 1911. Conservato presso la Biblioteca della Societ\xc3\xa0 Storica Subalpina, voll. LIV-LVIII), 5 voll. con doppia numerazione delle pagine, singola e progressiva, per pp. compl. XVI, 2370.\nGSCO: Francesco Guasco, Tavole genealogiche delle famiglie nobili alessandrine e monferrine, Casale, Ballatore Bosco, 1924-1945.\nGUCA: Piero Guelfi Camaiani, Dizionario araldico, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 1940.\nJPPI: Armoriale Joppi, Biblioteca Civica di Udine.\nKHIF: Stemmi delle famiglie fiorentine, delle chiese, degli ospedali e delle confraternite, Biblioteca del Kunsthistorisches Institut in Florenz \xe2\x80\x93 Max-Planck-Institut.\nLAVE: Eugenio Morando di Custoza, Libro d'arme di Venezia, Verona, 1979.\nLEOM: Sito di araldica Leone marinato, su leonemarinato.it. URL consultato il 21 agosto 2015.\nLOBS: Franz Von Lobstein, Settecento Calabrese, I, Fiorentino, 1973.\nLONI: Libro d'Oro della nobilt\xc3\xa0 italiana, 2004-2010.\nLOMO: Conte E. M. Morosini, Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili, V edizione, 2020.\nLORM: Giacomo Pietramellara, Il libro d'oro del Campidoglio I-II, ristampa anastatica dell'edizione del 1893 (vol. I) e del 1897 (vol. II), Bologna, Forni Editore, 1973.\n Giovanni Rust, Il libro d'oro della nobilt\xc3\xa0 romana, su Archivio Storico Capitolino, Comune di Roma, 2008. URL consultato il 6 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).\nMANN: Antonio Manno, Il Patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, feudali ed araldiche desunte da documenti, Firenze, Civelli, 1895-1906. per la parte edita; i volumi contenenti le lettere C-Z sono restati manoscritti e poi, dattiloscritti in pi\xc3\xb9 copie, sono consultabili presso alcune delle principali biblioteche torinesi (tra le quali Reale, Nazionale e Civica). Quest'opera \xc3\xa8, dagli inizi degli anni 2000, consultabile anche on line nel sito dell'associazione Vivant e in particolare all'Url:[1]\nMFLC: Francesco Degli Abbati, Raccolta di armi gentilizie di diverse famiglie di Montefalco, 1795.\nMIGL: Ferdinando Leopoldo Del Migliore, Priorista e zibaldone di araldica e genealogia, XVII secolo, presso Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.\nMLDI: Piero di Giovanni Monaldi, Historia delle Famiglie della Citt\xc3\xa0 di Fiorenza et della Nobilt\xc3\xa0 de Fiorentini scritta da Piero di Giovanni Monaldi, cittadino fiorentino. Al Serenissimo Ferdinando de Medici Terzo Gran Duca di Toscana, 1607, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.\nMNGO: Antonino Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, 2 volumi, ristampa anastatica dell'edizione del 1912 (vol. I) e del 1915 (vol. II), Bologna, Forni Editore, 1970. URL consultato il 22 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).\nMOLA: Gustavo Mola di Nomaglio, Dizionario araldico valsusino, Susa, Segusium - Societ\xc3\xa0 di Ricerche e Studi Valsusini, 2007.\nMOLF: Gustavo Mola di Nomaglio, Feudalit\xc3\xa0 e blasoneria nello Stato sabaudo. La castellata di Settimo Vittone, XVI, Ivrea, Societ\xc3\xa0 Accademica di Storia ed Arte Canavesana, Studi e Documenti, 1992.\nMOLN: Gustavo Mola di Nomaglio, Insegne gentilizie dei Birago a Torino. Memorie conservate, memorie perdute, in L'araldica dello scalpella - Atti del convegno, Torino, 27 novembre 2010.\nMONT: Fabrizio di Montauto, Manuale di araldica, Firenze, Edizioni Polistampa, 1999.\nMRZN: Giovan Battista Marzano, Genealogia della famiglia Cordopatri, Laureana di Borrello, 1914.\nMTFL: Gaetano Montefuscoli, Imprese ovvero Stemme delle famiglie italiane, 4 volumi in 6 tomi, Napoli, 1780.\nMZZL: Scipione Mazzella, Descrittione del Regno di Napoli, Napoli, 1586.\nNBMC: Davide Sham\xc3\xa0 (a cura di), Catalogo delle famiglie nobili Macerata , su sardimpex.it. tratto dal Diario maceratese ecclesiastico e civile per l\xe2\x80\x99anno 1783, Macerata, 1782.\nNBNA: Stemmario delle Famiglie nobili e notabili del Sud Italia, su nobili-napoletani.it.\nNBSC: Famiglie nobili di Sicilia, su famiglie-nobili.com.\nNBSD: Francesco Floris e Sergio Serra, Storia della nobilt\xc3\xa0 in Sardegna, Della torre, 2007, ISBN 88-7343-418-5.\nNOYA: Edgardo Noya di Bitetto, Blasonario generale di Terra di Bari (ristampa anastatica), Mola di Bari, Forni Editore, 1981 [1912], ISBN 88-271-0416-X.\nNRDN: L. Nardini, Raccolta di stemmi di famiglie patrizie che interessano la storia della Citt\xc3\xa0 di Urbino, Urbino, 1918. URL consultato il 12 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016). Ospitato su Biblioteca Universitaria di Urbino.\nORND: Cesare Orlandi, Delle citt\xc3\xa0 d'Italia e sue isole adiacenti, vol. IV, Perugia, Stamperia Camerale, 1778.\nPGLD: Carlo Padiglione, Dizionario delle Famiglie nobili italiane o straniere portanti predicati di ex feudi napoletani e descrizione dei blasoni, Napoli.\nPGLM: Carlo Padiglione, I motti delle famiglie italiane, Napoli, 1910.\nPGLN: Carlo Padiglione, Trenta centurie di armi gentilizie (ristampa anastatica), Napoli, Forni Editore, 2001 [1914].\nPIOV: Giancarlo Piovanelli, Stemmi e notizie di famiglie Valsabbine e del Ben\xc3\xa0co, Montichiari, Zanetto Editore, 2009.\nPRTS: I casati del sud, su ilportaledelsud.org.\nPSFR: Ferruccio Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara, ristampa anastatica dell'edizione del 1914, Bologna, Forni Editore, 1997.\nRAIT: Registro Araldico Italiano, Studio araldico Pasquini. Registro Araldico Italiano, I Edizione, vol. I, Lecce, Studio Araldico Pasquini, 2019, ISBN 9788831608107.\nRIET: (FR) Johannes Rietstap, Armorial et ses compl\xc3\xa9ments. URL consultato il 12 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2011).\nRTGL: Antonio Graziano Sorino e Lorenzo Longo de Bellis (a cura di), Araldica Rutigliano, su araldicarutigliano.xoom.it.\nRVRL: (ES) Don Juan de Rivarola, Monarqu\xc3\xada Espa\xc3\xb1ola, Madrid, 1736.\nSCRF: Angelo M. G. Scorza, Le famiglie nobili genovesi, Genova, 1924.\nSCRZ: Angelo M. G. 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(inserire Insignia nel campo Title)\nSTOV: Enrico Ottonello, Gli stemmi di cittadinanza della magnifica comunit\xc3\xa0 di Ovada, Ovada, Accademia Urbense, 2005.\nSTPT: Giovanni Mazzei, Stemmi ed insegne pistoiesi con note e notizie storiche, Pistoia, Litografia Bindo Fedi, 1907, ISBN 978-88-7531-010-3.\nSTVS: Stemmario vesuviano, Centro studi archeologici di Boscoreale, Boscotrecase e Trecase.\nSUBL: Blasonario delle famiglie subalpine, su blasonariosubalpino.it.\nTEAR: Leone Tettoni e Francesco Saladini, Teatro araldico, ovvero raccolta generale delle armi ed insegne gentilizie delle pi\xc3\xb9 illustri e nobili casate che esisterono un tempo e che tuttora fioriscono in tutta l'Italia. Illustrate con relative genealogiche-storiche nozioni, 8 vol. + 1 appendice, Lodi e Milano, 1841 - 1851.\n download del volume VI, su reader.digitale-sammlungen.de.\n download del volume VII, su reader.digitale-sammlungen.de.\n download del volume VIII, su reader.digitale-sammlungen.de.\nTPIX: Tomba del beato Pio IX, Basilica di San Lorenzo fuori le mura, Roma. Stemmi riportati sui muri della sala, di tutti i Gentiluomini benemeriti verso il Papa e la Chiesa.\nTRVZ: Carlo Maspoli (a cura di), Stemmario Trivulziano, Milano, Edizioni Orsini de Marzo, 2000, ISBN 88-900452-0-5.\nUNFE: Biblioteca Estense Universitaria (BEU), Insegne araldiche, su bibliotecaestense.beniculturali.it, 2007. URL consultato il 22 agosto 2015.\nVVCH: Renzo de' Vidovich, Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie e illustri nel Regno di Dalmazia, Trieste, 2004.\nZNBI: Giacomo Zenobi Bandino, Simbolica e forme del potere in antico regime. Il libro d'oro della citt\xc3\xa0 di Montalto, Quattroventi, 1988, ISBN 978-88-392-0073-0."
"I Mazziotti, baroni di Celso, sono un'antica famiglia del Cilento, residente anche a Napoli, nota anche per l'attivismo politico dei suoi membri contro l'assolutismo borbonico.\n\n"
"Repubblica marinara assieme ad Amalfi, Venezia e Genova, Pisa ha tracce antiche che, per quanto riguarda la presenza dell'uomo nell'area cittadina, sembrano risalire al Paleolitico superiore.\n\n"
"La B Italia \xc3\xa8 la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed \xc3\xa8 posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011."