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Pubblicazione: Firenze : Arnaud, 1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Luisa Becherucci (Firenze, 29 maggio 1904 \xe2\x80\x93 Firenze, 19 marzo 1988) \xc3\xa8 stata una storica dell'arte, museologa e docente italiana.\n\n"
'Giovanni Poggi (Firenze, 11 febbraio 1880 \xe2\x80\x93 Firenze, 27 marzo 1961) \xc3\xa8 stato uno storico e museologo italiano; si laure\xc3\xb2 in lettere presso l\xe2\x80\x99Istituto di studi superiori nel 1902 e si dedic\xc3\xb2 allo studio delle arti e alla ricerca documentaria: la ricerca e lo studio delle fonti archivistiche sarebbero rimasti sempre il fulcro dei suoi interessi di studioso.\n\n'
"L'allestimento architettonico \xc3\xa8 la disciplina volta a gestire ed organizzare mostre ed eventi temporanei o esposizioni museali stabili (in questo caso si parla specificatamente di museografia) dal punto di vista dello spazio architettonico. Si differenzia dall'architettura degli interni perch\xc3\xa9 legato alla gestione di opere d'arte, di cui definisce lo spazio di esposizione. Strettamente connesso all'allestimento architettonico \xc3\xa8 il light design.\n\xc3\x88 una disciplina sviluppatasi nella seconda met\xc3\xa0 del secolo scorso, con il mutare del concetto di museo e lo sviluppo della museologia oltre che con la nascita di nuove forme d'arte, come le installazioni temporanee.\nLa figura professionale preposta all'allestimento architettonico \xc3\xa8 l'architetto, chiamato a definire le modalit\xc3\xa0 di esposizione delle opere d'arte (posizionamento, design degli espositori, illuminazione, materiali) e il percorso del pubblico all'interno dell'esposizione, che sia essa stabile o temporanea.\n\n"
"La Galleria degli Uffizi \xc3\xa8 un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantit\xc3\xa0 e qualit\xc3\xa0 delle opere raccolte uno dei pi\xc3\xb9 importanti musei del mondo.\nVi si trovano la pi\xc3\xb9 cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, D\xc3\xbcrer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sar\xc3\xa0 ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture.\nIl museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 cospicue ed importanti al mondo.\nNel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact)."
'La museologia \xc3\xa8 una disciplina che, assieme alla museografia, si occupa di musei. L\'uso dei due termini, anche in ambito scientifico e professionale, non \xc3\xa8 uniforme. Il significato e il ruolo che si tende a attribuire a l\'uno o a l\'altro termine cambia con il variare del contesto.\nLa museologia \xc3\xa8 una disciplina giovane: \xc3\xa8 nata nel 1955, distaccandosi dalla gi\xc3\xa0 strutturata museografia settecentesca, che si basava soprattutto sulle idee dei teorici tedeschi. Le due discipline si rivolgono allo studio del museo da due differenti angolazioni: la museologia si occupa dell\'istituzione museo dal punto di vista teorico-storico ed \xc3\xa8 quindi tesa alla ricerca dei significati e dell\'essenza del museo; la museografia invece attiene pi\xc3\xb9 strettamente all\'ambito operativo-architettonico, \xc3\xa8 quindi tesa allo studio analitico-descrittivo.\nConsiderando il museo come il prodotto di una specifica ed istintiva attitudine dell\'uomo alla raccolta di documenti (che pu\xc3\xb2 identificarsi nella pulsione del collezionista di scongiurare la caducit\xc3\xa0 umana attraverso la raccolta di beni materiali di particolare rilevanza, l\'istinto vitale che spinge a conservare insieme ad un reperto la memoria), ma anche come necessit\xc3\xa0 spirituale di espressione di s\xc3\xa9, della propria societ\xc3\xa0 e della storia che trova concretizzazione attraverso l\'esposizione di oggetti significanti, esso si configura come metodo di tale raccolta e la museologia la messa in pratica di tale metodo.\nMentre la museografia \xc3\xa8 l\'insieme di tecniche e pratiche concernenti il funzionamento del museo, la museologia \xc3\xa8 lo studio del museo nelle sue funzioni essenziali: conservativa, scientifica, didattica.\nBench\xc3\xa9 i termini e le definizioni delle due discipline abbiano sub\xc3\xacto, dal settecento ad oggi, svariate messe a punto, le problematiche ad esse legate discendono da radici antiche. \xc3\x88 con il Rinascimento italiano che i termini di "museo pubblico", collezione acquistano un significato reale: \xc3\xa8 infatti il collezionismo, che in Italia si sviluppa fra Quattrocento e Cinquecento, la prima materia di studio della museologia.\nIn generale possiamo affermare che, per quanto riguarda l\'Italia, la museologia si occupa del museo in quanto tale. Dunque oggetto della museologia sono la storia dei musei, gli aspetti conservativi e quelli afferenti al patrimonio. La disciplina si occupa di analizzare la struttura del museo, il funzionamento, narra la sua natura e il ruolo sociale.\nN.B. Parte del testo \xc3\xa8 in stretto riferimento al libro: Cristina de Benedictis "Per la storia del collezionismo italiano. Fonti e documenti" ed. Milano, Ponte alle Grazie, 1998.\n\n'