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Pubblicazione: [Arcidosso] : Effigi ; [Costalpino] : Primamedia, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"Lella Costa, all'anagrafe Gabriella Costa (Milano, 30 settembre 1952), \xc3\xa8 un'attrice, scrittrice e doppiatrice italiana, famosa soprattutto per i suoi monologhi teatrali.\nDopo aver conseguito la maturit\xc3\xa0 al liceo ginnasio statale Giosu\xc3\xa8 Carducci, i suoi studi universitari in Lettere e il diploma all'Accademia dei Filodrammatici ha esordito con il suo primo monologo da attrice nel 1980.\n\n"
"Guglielmo Oberdan, nato Wilhelm Oberdank (Trieste, 1\xc2\xba febbraio 1858 \xe2\x80\x93 Trieste, 20 dicembre 1882), \xc3\xa8 stato un patriota irredentista italiano.\n\xc3\x88 considerato il primo martire dell'irredentismo.\n\n"
'Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 \xe2\x80\x93 Bologna, 6 aprile 1912) \xc3\xa8 stato un poeta, accademico e critico letterario italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento, considerato insieme a Gabriele D\'Annunzio, il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica.\n\nDal Fanciullino, articolo programmatico pubblicato per la prima volta nel 1897, emerge una concezione intima e interiore del sentimento poetico, orientato alla valorizzazione del particolare e del quotidiano, e al recupero di una dimensione infantile e quasi primitiva. D\'altra parte, solo il poeta pu\xc3\xb2 esprimere la voce del "fanciullino" presente in ognuno: quest\'idea consente a Pascoli di rivendicare per s\xc3\xa9 il ruolo, per certi versi ormai anacronistico, di "poeta vate", e di ribadire allo stesso tempo l\'utilit\xc3\xa0 morale (specialmente consolatoria) e civile della poesia.\nEgli, pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell\'epoca, n\xc3\xa9 mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D\'Annunzio), manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo.\nComplessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosu\xc3\xa8 Carducci, e le nuove tematiche decadenti. Risulta infatti difficile comprendere il vero significato delle sue opere pi\xc3\xb9 importanti, se si ignorano i dolorosi e tormentosi presupposti biografici e psicologici che egli stesso riorganizz\xc3\xb2 per tutta la vita, in modo ossessivo, come sistema semantico di base del proprio mondo poetico e artistico.\n\n'