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Pubblicazione: Savigliano : Fotocomposizione Santarosa, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Giovani turchi (turco ottomano \xda\x98\xd9\x88\xd9\x86 \xd8\xaa\xd8\xb1\xd9\x83\xd9\x84\xd8\xb1 turco Gen\xc3\xa7 T\xc3\xbcrkler o Yeni T\xc3\xbcrkler o J\xc3\xb6n T\xc3\xbcrkler) \xc3\xa8 la denominazione con cui la storiografia fa riferimento agli appartenenti a un movimento politico della fine del XIX secolo (prima noti col nome di Giovani ottomani) affermatosi nell'Impero ottomano, ispirato dalla mazziniana Giovine Italia, costituito allo scopo di trasformare l'impero, allora autocratico e inefficiente, in una monarchia costituzionale, con un esercito modernamente addestrato ed equipaggiato.\nEssi raccoglievano inoltre l'eredit\xc3\xa0 dei Giovani ottomani, movimento semi-clandestino della seconda met\xc3\xa0 dell'Ottocento che si proponeva obiettivi liberali e costituzionali, contribuendo alla costituzione (Kanun-i Esasi) del 1876.\nNel 1915 furono i responsabili del genocidio del popolo armeno, di quello dei greci del Ponto e di quello degli assiri."
"Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonch\xc3\xa9 arruolati (volontariamente, coercitivamente o perch\xc3\xa9 mentivano sulla propria et\xc3\xa0) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche.\nLa tutela dell\xe2\x80\x99infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale.\nBambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).\n\n"