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Pubblicazione: Firenze : Leo S. Olschki, 1967
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Giuseppe Rovani (Milano, 12 gennaio 1818 \xe2\x80\x93 Milano, 26 gennaio 1874) \xc3\xa8 stato uno scrittore e giornalista italiano.\n\n'
"La scapigliatura fu un gruppo artistico e letterario sviluppatosi nell'Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento; ebbe il suo epicentro a Milano e si and\xc3\xb2 poi affermando in tutta la penisola. Il termine fu proposto per la prima volta da Cletto Arrighi (anagramma di Carlo Righetti) nel suo romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio del 1862, ed \xc3\xa8 la libera traduzione del termine francese boh\xc3\xa8me (vita da zingari), che si riferiva alla vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini descritta nel romanzo di Henri Murger Sc\xc3\xa8nes de la vie de Boh\xc3\xa8me (1847-1849). Contro il romanticismo italiano maggioritario (Manzoni, Berchet, D'Azeglio), recuperarono le suggestioni del romanticismo straniero e diffusero il gusto del naturalismo francese nascente e del maledettismo alla Baudelaire, anticipando verismo e decadentismo.\n\n"
'Guido Baldi (Torino, 22 Marzo 1942) \xc3\xa8 un critico letterario, scrittore e filologo italiano.\n\n'
"Francesco Hayez (AFI: /fran\xcb\x88\xca\xa7esko \xcb\x88aje\xca\xa6/; Venezia, 10 febbraio 1791 \xe2\x80\x93 Milano, 12 febbraio 1882) \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nPassato dalla temperie neoclassica a quella romantica (della quale \xc3\xa8 stato il maggiore esponente in Italia), Hayez \xc3\xa8 stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana per esser stato l'autore del dipinto Il bacio e di una serie di ritratti delle pi\xc3\xb9 importanti personalit\xc3\xa0 del tempo. Molte sue opere, solitamente di ambientazione medioevale, contengono un messaggio patriottico risorgimentale criptato.\nDopo aver trascorso la giovinezza a Venezia e Roma, si spost\xc3\xb2 a Milano, dove entr\xc3\xb2 in contatto con Manzoni, Berchet, Pellico e Cattaneo, conseguendo numerosissimi uffici e dignit\xc3\xa0; tra queste, degna di menzione \xc3\xa8 la cattedra di pittura all'Accademia di Brera, della quale divenne titolare nel 1850.\n\n"