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Titolo uniforme: Graphs and their uses .
Pubblicazione: Bologna : Zanichelli, 1965
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'In teoria dei grafi, una cricca (o clique) \xc3\xa8 un insieme V di vertici in un grafo non orientato G, tale che, per ogni coppia di vertici in V, esiste un arco che li collega. In modo equivalente, si potrebbe dire che il sottografo indotto da V \xc3\xa8 un grafo completo. La dimensione di una cricca \xc3\xa8 definita come il numero di vertici che contiene. Alcuni autori chiamano cricca ogni sottografo completo che sia di dimensione massima.\nIl problema di trovare, se esiste, una cricca di una dimensione fissata all\'interno di un grafo \xc3\xa8 detto problema della cricca, ed \xc3\xa8 NP-completo.\nIl concetto complementare a quello di cricca \xc3\xa8 l\'insieme indipendente, nel senso che a ogni cricca corrisponde un insieme indipendente nel grafo complemento.\nSebbene lo studio dei sottografi completi risalga almeno alla riformulazione della teoria dei grafi con la teoria di Ramsey da parte di Erd\xc5\x91s & Szekeres (1935), il termine "cricca" viene da Luce & Perry (1949), che utilizzarono sottografi completi nelle reti sociali per modellare le cricche (in inglese cliques) di persone, vale a dire gruppi ristretti di persone che si conoscono tutte fra di loro. Le cricche hanno molte applicazioni nelle scienze e particolarmente in bioinformatica.\n\n'
'La matematica (dal greco \xce\xbc\xce\xac\xce\xb8\xce\xb7\xce\xbc\xce\xb1 (m\xc3\xa1thema), traducibile con i termini "scienza", "conoscenza" o "apprendimento"; \xce\xbc\xce\xb1\xce\xb8\xce\xb7\xce\xbc\xce\xb1\xcf\x84\xce\xb9\xce\xba\xcf\x8c\xcf\x82 (mathematik\xc3\xb3s) significa "incline ad apprendere") \xc3\xa8 la disciplina che studia le quantit\xc3\xa0 (i numeri), lo spazio, le strutture e i calcoli.Per l\'origine del termine occorre andare al vocabolo egizio maat, nella cui composizione appare il simbolo del cubito, strumento di misura lineare, un primo accostamento al concetto matematico. Simbolo geometrico di questo ordine \xc3\xa8 un rettangolo, da cui sorge la testa piumata della dea egizia Maat, personificazione dei concetti di ordine, verit\xc3\xa0 e giustizia. Figlia di Ra, unico Uno, creatore di ogni cosa, la sua potenza demiurgica \xc3\xa8 limitata e ordinata da leggi naturali e matematiche.\nAll\'inizio del papiro di Rhind si trova questa affermazione: "Il calcolo accurato \xc3\xa8 la porta d\'accesso alla conoscenza di tutte le cose e agli oscuri misteri". Il termine maat riappare in copto, in babilonese e in greco. In greco la radice ma, math, met entra nella composizione di vocaboli contenenti le idee di ragione, disciplina, scienza, istruzione, giusta misura, e in latino il termine materia indica ci\xc3\xb2 che pu\xc3\xb2 essere misurato.\nCol termine matematica di solito si designa la disciplina (e il relativo corpo di conoscenze) che studia problemi concernenti quantit\xc3\xa0, estensioni e figure spaziali, movimenti di corpi, e tutte le strutture che permettono di trattare questi aspetti in modo generale. La matematica fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico-deduttivi che, a partire da definizioni rigorose e da assiomi riguardanti propriet\xc3\xa0 degli oggetti definiti (risultati da un procedimento di astrazione, come triangoli, funzioni, vettori ecc.), raggiunge nuove certezze, per mezzo delle dimostrazioni, attorno a propriet\xc3\xa0 meno intuitive degli oggetti stessi (espresse dai teoremi).\nLa potenza e la generalit\xc3\xa0 dei risultati della matematica le ha reso l\'appellativo di regina delle scienze: ogni disciplina scientifica o tecnica, dalla fisica all\'ingegneria, dall\'economia all\'informatica, fa largo uso degli strumenti di analisi, di calcolo e di modellazione offerti dalla matematica.'