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Pubblicazione: Vicchio : Poggiali, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese: IT
'La Scuola Militare Nunziatella di Napoli, fondata il 18 novembre 1787 come Reale Accademia Militare, \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 antichi istituti di formazione militare d\'Italia e del mondo. Ha sede a Pizzofalcone nell\'antico edificio, costruito nel 1588, gi\xc3\xa0 sede del Noviziato dei Gesuiti, che con l\'adiacente Chiesa della Santissima Annunziata costituisce un complesso architettonico monumentale della citt\xc3\xa0 di Napoli.\nSituata a Pizzofalcone, in via Generale Parisi 16, \xc3\xa8 stata fin dalle origini luogo di elevata formazione militare e civile e ha avuto tra i suoi professori e alunni personalit\xc3\xa0 del calibro di Francesco De Sanctis, Mariano d\'Ayala, Carlo Pisacane, Pasquale Baffi, Guglielmo Pepe, Enrico Cosenz, Amedeo di Savoia-Aosta e Vittorio Emanuele III re d\'Italia.\nTra i tanti ex allievi di prestigio figurano alti gradi delle forze armate, tra cui un capo del Comitato militare dell\'Unione europea, due capi di stato maggiore generale, quattro dell\'Esercito, due della Marina, uno dell\'Aeronautica, tre comandanti generali della Guardia di finanza (nonch\xc3\xa9 quattro vicecomandanti), due comandanti generali dell\'Arma dei carabinieri (nonch\xc3\xa9 quattordici vicecomandanti) e cinque direttori generali dei servizi di informazione (nonch\xc3\xa9 tre vicedirettori). Per quanto riguarda gli ex-allievi civili, sono da ricordare quattro presidenti del consiglio, 18 ministri, 14 senatori e 15 deputati del Regno delle Due Sicilie, del Regno d\'Italia, della Repubblica Italiana e dell\'Albania, un presidente della Corte Costituzionale, un membro del consiglio di Stato, nonch\xc3\xa9 esponenti di assoluto rilievo del mondo culturale, politico e professionale italiano e internazionale, tra cui un candidato al Premio Nobel, un vincitore del prestigioso premio Sonning, assegnato ai pi\xc3\xb9 grandi intellettuali europei, uno del Premio Oscar, e uno del Premio internazionale Sim\xc3\xb3n Bol\xc3\xadvar, attribuito dall\'UNESCO.\nLa bandiera della scuola \xc3\xa8 decorata da una medaglia di bronzo al valore dell\'Esercito e da una croce d\'oro al merito dell\'Arma dei carabinieri. I suoi ex allievi hanno meritato 119 croci dell\'Ordine militare d\'Italia, 38 medaglie d\'oro, 490 medaglie d\'argento e 414 medaglie di bronzo al valor militare, due medaglie d\'oro al valor civile e numerosi altri riconoscimenti al valore. Altri 95 hanno ricevuto decorazioni durante il periodo borbonico e 67 sono decorati dell\'Ordine al merito della Repubblica italiana. Tre ex allievi sono stati decorati della Legion of merit e tre della Legion d\'honneur napoleonica ed uno della Distinguished Service Cross, la pi\xc3\xb9 alta decorazione al valore concessa dagli U.S.A. a militari non statunitensi.\nPer il ruolo svolto negli ultimi tre secoli "nel settore dell\'alta formazione, qual motore accademico, sociale ed economico per l\'Italia e per tutti i Paesi del Mediterraneo ad essa legati", il 22 febbraio 2012 \xc3\xa8 stata dichiarata "Patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo" da parte dell\'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. La Scuola \xc3\xa8 inoltre vincitrice del premio Cypraea per la Scienza (1994) e del premio Mediterraneo Istituzioni assegnato dalla Fondazione Mediterraneo (2012). Alla Nunziatella \xc3\xa8 infine intitolata una vetta del massiccio del Karakorum.\n\n'
"Indro Montanelli, nome completo Indro Alessandro Raffaello Schiz\xc3\xb2gene Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909 \xe2\x80\x93 Milano, 22 luglio 2001), \xc3\xa8 stato un giornalista e scrittore italiano.\nTra i pi\xc3\xb9 popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la concisione e limpidezza della sua scrittura, iniziando la sua carriera durante il ventennio fascista. Successivamente fu per circa quattro decenni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il Corriere della Sera. In seguito, lasciato il Corriere per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un altro quotidiano fondato da lui stesso, il Giornale, distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu gravemente ferito nel 1977 in un attentato dai terroristi delle Brigate Rosse. Con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, da lui apertamente disapprovata, lasci\xc3\xb2 Il Giornale e, nel marzo 1994, fond\xc3\xb2 la Voce, un quotidiano che chiuse tuttavia l'anno seguente. Fu anche l'autore di una collana di libri di storia a carattere divulgativo, Storia d'Italia, i quali narrano la storia d'Italia dall'antichit\xc3\xa0 alla fine del XX secolo. In ciascuna di queste attivit\xc3\xa0 Montanelli seppe conquistare un largo seguito di lettori.\n\n"