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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, [1963]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La guerra d'Algeria (anche guerra d'indipendenza algerina), \xc3\xa8 il conflitto che oppose tra il 1\xc2\xba novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l'esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Lib\xc3\xa9ration Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati.\nNel corso del conflitto, la minoranza europea d'Algeria \xe2\x80\x93 i pieds noirs, installati prevalentemente nelle tre grandi citt\xc3\xa0 di Orano, Algeri e Costantina \xe2\x80\x93 riusc\xc3\xac a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L'inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determin\xc3\xb2 il crollo della pericolante IV Repubblica e l'avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente. La guerra \xe2\x80\x93 un \xc2\xabepisodio chiave della decolonizzazione\xc2\xbb \xe2\x80\x93 fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini. \nL'esercito francese, memore della recente sconfitta subita nella guerra d'Indocina, mise a punto una nuova strategia: la \xe2\x80\x9cguerra contro-sovversiva\xe2\x80\x9d, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto. Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall'altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm), gli algerini conquistarono l'indipendenza che fu proclamata il 5 luglio 1962.\n\n"
'Con l\'espressione "guerra fredda" si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti e l\'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell\'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO), Oriente, (l\'Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia), e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati \nSi tratt\xc3\xb2 sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall\'altro. Questa contrapposizione influenz\xc3\xb2 fortemente per decenni l\'opinione pubblica mondiale ed ebbe il suo concreto emblema nella divisione della Germania in Germania Ovest e Germania Est, della citt\xc3\xa0 di Berlino tramite l\'omonimo muro e nella figura retorica della cosiddetta "cortina di ferro", coniata per la prima volta da Winston Churchill nel 1946, volta a definire la netta distinzione territoriale e ideologica che si stava venendo a creare tra i due blocchi socioeconomici dominanti.\nLa tensione che ne risult\xc3\xb2, durata circa mezzo secolo, non si concretizz\xc3\xb2 mai in un conflitto militare diretto, da cui il termine "fredda" usato per descrivere un\'ostilit\xc3\xa0 che non sembrava pi\xc3\xb9 risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze, dato il pericolo per la sopravvivenza dell\'umanit\xc3\xa0 rappresentato da un eventuale ricorso alle armi nucleari, si svilupp\xc3\xb2 nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi (militare, spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico, sportivo) contribuendo almeno in parte allo sviluppo ed evoluzione della societ\xc3\xa0 stessa con l\'avvento della terza rivoluzione industriale.\nL\'espressione era stata usata gi\xc3\xa0 nel 1945 da George Orwell che riflettendo sulla bomba atomica preconizzava uno scenario in cui le due grandi potenze, non potendo affrontarsi direttamente per il rischio di distruzione mutua assicurata avrebbero finito per dominare e opprimere tutti gli altri. Nel 1947 fu ripresa dal consigliere presidenziale statunitense Bernard Baruch e dal giornalista Walter Lippmann per descrivere l\'emergere delle tensioni tra i due Alleati della seconda guerra mondiale.Le fasi pi\xc3\xb9 critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima, compresa fra gli anni cinquanta e gli sessanta, e la seconda, circoscritta alla prima met\xc3\xa0 degli anni ottanta. La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989), e la successiva dissoluzione dell\'Unione Sovietica (26 dicembre 1991).'
"L'Algeria (AFI: /al\xca\xa4e\xcb\x88ria/; in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xac\xd8\xb2\xd8\xa7\xd8\xa6\xd8\xb1\xe2\x80\x8e, al-Jaz\xc4\x81\xca\xbeir; in berbero: \xe2\xb4\xb7\xe2\xb5\xa3\xe2\xb4\xb0\xe2\xb5\xa2\xe2\xb4\xbb\xe2\xb5\x94, Dzayer), ufficialmente Repubblica Democratica Popolare di Algeria, \xc3\xa8 uno Stato dell'Africa del nord, appartenente al Maghreb, in gran parte occupato dal deserto del Sahara. La sua capitale, Algeri, \xc3\xa8 eccentrica rispetto alla totalit\xc3\xa0 del territorio e si situa all'estremo nord. Il suo nome identifica anche quello dell'intero paese.\nIn termini di superficie \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 grande stato del continente africano, dal 9 luglio 2011, quando il Sudan del Sud \xc3\xa8 diventato indipendente dal Sudan; \xc3\xa8 inoltre il pi\xc3\xb9 grande stato del mondo arabo nonch\xc3\xa9 il decimo Stato pi\xc3\xb9 esteso della Terra. Confina a nord con il mar Mediterraneo, mentre le frontiere terrestri si dividono con la Tunisia a nord est, la Libia a est, il Niger a sud est, la Mauritania, il Mali e il Marocco ad ovest.\nL'Algeria \xc3\xa8 membro dell'Unione Africana e della Lega araba dal momento della sua indipendenza dalla Francia nel 1962, fa parte dell'OPEC dal 1969 e ha contribuito attivamente alla creazione, nel 1988, dell'Unione del Maghreb Arabo (UMA).\nCostituzionalmente, l'Algeria \xc3\xa8 definita come un paese (nell'ordine) musulmano, arabo e berbero.\n\n"
"La guerra delle sabbie (in francese guerre des sables, in arabo: \xd8\xad\xd8\xb1\xd8\xa8 \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb1\xd9\x85\xd8\xa7\xd9\x84\xe2\x80\x8e, \xe1\xb8\xa5arb al-rim\xc4\x81l) fu combattuta nel settembre-ottobre 1963 tra il Marocco e l'Algeria. Il conflitto scoppi\xc3\xb2 a causa di un contenzioso territoriale sorto tra i due stati, in particolare per le zone di frontiera di B\xc3\xa9char e Tindouf.\nDopo settimane di scaramucce di frontiera, il 25 settembre le forze marocchine lanciarono una grande offensiva oltre il confine con l'Algeria, mettendo in seria difficolt\xc3\xa0 le scarsamente equipaggiate e addestrate truppe algerine; l'attacco marocchino caus\xc3\xb2 per\xc3\xb2 una forte riprovazione internazionale, ed Egitto e Cuba si affrettarono a inviare armi e truppe in appoggio degli algerini. Dopo il fallimento di un attacco in direzione di Tindouf, i marocchini si affrettarono a siglare una tregua il 30 ottobre dopo pressioni in tal senso da parte dell'Organizzazione dell'unit\xc3\xa0 africana.\nIl contenzioso sui confini tra Marocco e Algeria fu poi risolto negli anni seguenti per via negoziale.\n\n"
"La battaglia di Algeri \xc3\xa8 un film del 1966 diretto da Gillo Pontecorvo, che ha acquisito il valore di un'opera di testimonianza e di rivisitazione dei fatti storici contemporanei.Il film, interamente ambientato nella citt\xc3\xa0 di Algeri durante la guerra d'Algeria, ha vinto il Leone d'oro alla 27\xc2\xaa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed \xc3\xa8 stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.\n\n"