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Pubblicazione: Milano : Angeli, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Nel codice civile italiano, una societ\xc3\xa0 cooperativa \xc3\xa8 una societ\xc3\xa0 (abbreviata in Soc. coop) costituita per gestire in comune un'impresa che si prefigge lo scopo di fornire agli stessi soci (scopo mutualistico) quei beni o servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa \xc3\xa8 sorta.\nFino al 2001 il codice civile della Repubblica Italiana prevedeva che per costituire una cooperativa ci volesse un minimo di 9 soci, mentre dal 2001 con un numero di soci da 3 a 8 si poteva costituire una piccola societ\xc3\xa0 cooperativa con la stessa operativit\xc3\xa0: con la riforma del diritto societario l'istituto giuridico della piccola cooperativa \xc3\xa8 stato abrogato e si \xc3\xa8 prevista la possibilit\xc3\xa0 di costituire societ\xc3\xa0 cooperative anche con un numero minimo di 3 soci.\nCapisaldi del sistema cooperativo sono i principi di mutualit\xc3\xa0, solidariet\xc3\xa0, democrazia."
'Per guerra si intende un fenomeno sociale che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati. Nel suo significato tradizionale la guerra \xc3\xa8 un conflitto fra stati sovrani o coalizioni per la risoluzione, di regola in ultima istanza, di una controversia internazionale pi\xc3\xb9 o meno direttamente motivata da veri o presunti (ma in ogni caso parziali) conflitti di interessi ideologici ed economici.\nIl termine deriverebbe dalla parola werran dell\'alto tedesco antico che significa mischia. Nel diritto internazionale, il termine \xc3\xa8 stato sostituito, subito dopo la seconda guerra mondiale, dall\'espressione "conflitto armato", applicabile a scontri di qualsiasi dimensione e tipo. La guerra in quanto fenomeno sociale ha enormi riflessi sulla cultura, sulla religione, sull\'arte, sul costume, sull\'economia, sui miti, sull\'immaginario collettivo, che spesso la cambiano nella sua essenza, esaltandola o condannandola.\nLe testimonianze archeologiche indicano che la guerra fa parte della vita umana da tempo immemorabile: secondo le teorie passate, si presumeva che i primi popoli nomadi (cacciatori-raccoglitori) fossero pi\xc3\xb9 pacifici rispetto ai loro omologhi sedentari (coltivatori) degli anni successivi, ma i ritrovamenti dei luoghi di sepoltura di massa in tutto il mondo hanno portato gli studiosi a rivedere questa teoria. Una sepoltura di massa a Jebel Sahaba (nota come Cimitero 117), nel Sudan settentrionale, per esempio, contiene i resti di 61 tra adulti e bambini; circa il 40% dei quali sono deceduti per morte violenta e mostrano gravi ferite o delle punte di freccia incastrate tra le ossa. Questo sito risale all\' 11.740 a.C. circa.\n\n'