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Edizione: 2. ed. aggiornata e accresciuta
Pubblicazione: Firenze : F. Le Monnier, 1969
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La tecnica narrativa utilizzata da Giovanni Verga nelle opere veriste composte dal 1878 in poi, possiede caratteri di originalit\xc3\xa0 innovativi che si distaccano dalla tradizione e anche dalle esperienze contemporanee sia italiane che straniere.\nTra le tecniche narrative utilizzate da Giovanni Verga si ricordano:\n\nLa tecnica dello straniamento\nL\'utilizzo del discorso indiretto libero\nLa tecnica dell\'impersonalit\xc3\xa0\nLa tecnica della premessa o "regressione"\n\n'
'Il Verismo fu un movimento letterario nato in Italia all\'incirca fra il 1875 e il 1895 ad opera di Giovanni Verga e Luigi Capuana con la collaborazione di altri scrittori.\nIl Verismo nasce sotto influenza del clima positivista, quell\'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli strumenti infallibili della ricerca che si sviluppa e prospera dal 1830 fino alla fine del XIX secolo. Inoltre, il Verismo si ispira in maniera evidente al Naturalismo, un movimento letterario diffuso in Francia a met\xc3\xa0 ottocento. Per gli scrittori naturalisti la letteratura deve fotografare oggettivamente la realt\xc3\xa0 sociale e umana, rappresentandone rigorosamente le classi, comprese quelle pi\xc3\xb9 umili, in ogni aspetto anche sgradevole; gli autori devono comportarsi come gli scienziati analizzando gli aspetti concreti della vita, la realt\xc3\xa0 sociale, politica ed economica.\nSi sviluppa a Milano, allora il centro culturale pi\xc3\xb9 vivo della penisola, in cui si raccolgono intellettuali di regioni diverse; le opere veriste per\xc3\xb2 rappresentano soprattutto le realt\xc3\xa0 sociali dell\'Italia centrale, meridionale e insulare. Cos\xc3\xac la Sicilia \xc3\xa8 descritta nelle opere di Giovanni Verga, di Luigi Capuana e di Federico De Roberto; Napoli in quelle di Matilde Serao e di Salvatore Di Giacomo; la Calabria nelle opere di Nicola Misasi; la Sardegna in quelle di Grazia Deledda; Roma nelle poesie di Cesare Pascarella; la Toscana nelle novelle di Renato Fucini.\nIl primo autore italiano a teorizzare il Verismo fu Luigi Capuana, il quale teorizz\xc3\xb2 la "poesia del vero"; cos\xc3\xac Giovanni Verga, che dapprima era collocabile nella corrente letteraria tardoromantica (era stato soprannominato il poeta delle duchesse e aveva un successo notevole) intraprese la strada del Verismo con la raccolta di novelle Vita dei campi e Novelle rusticane e infine col primo romanzo del Ciclo dei Vinti, I Malavoglia, nel 1881. In Verga e nei veristi, a differenza del Naturalismo, convive comunque il desiderio di far conoscere al lettore il proprio punto di vista sulla vicenda, pur non svelando opinioni personali nella scrittura.\nIl Verismo ebbe un impatto anche sulla lirica italiana, dove diede forma alla corrente dell\'opera verista.\n\n'
'Giovanni Carmelo Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 \xe2\x80\x93 Catania, 27 gennaio 1922) \xc3\xa8 stato uno scrittore, drammaturgo e senatore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo.'
'In letteratura, il realismo \xc3\xa8 un movimento che si \xc3\xa8 affermato nel XIX secolo, quando gli scrittori sentivano l\'esigenza di rappresentare la realt\xc3\xa0 quotidiana, sia cogliendone in modo problematico i risvolti politici e sociali, sia inserendo personaggi in un preciso contesto storico e ambientale. Il realismo propone di riprodurre nelle opere letterarie la realt\xc3\xa0, di "fotografare" la vita quotidiana senza commenti o giudizi. Il realismo ha successivamente dato vita a due correnti chiamate rispettivamente naturalismo in Francia e verismo in Italia. Fra i maggiori esponenti veristi (non realisti) si ricordano Giovanni Verga, Luigi Capuana e Matilde Serao.\n\n'
'L\'ideale dell\'Ostrica si basa sulla convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli \xc3\xa8 necessario rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cio\xc3\xa8 il "pesce vorace", li divori.\n\n'