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Pubblicazione: Firenze : Giunta Regionale Toscana, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese: IT
'Pier Antonio Micheli (Firenze, 11 dicembre 1679 \xe2\x80\x93 Firenze, 2 gennaio 1737) \xc3\xa8 stato un botanico italiano, ricordato come il fondatore della moderna micologia.\n\n'
"Badia Prataglia \xc3\xa8 una frazione di Poppi (AR) e riserva naturale inserita all'interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.\n\n"
"La Biblioteca Poggiana \xc3\xa8 la biblioteca dell'Accademia valdarnese del Poggio con sede a Montevarchi.\n\n"
"Prato \xc3\xa8 un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.\n\xc3\x88 la seconda citt\xc3\xa0 della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, \xc3\xa8 stato il comune non capoluogo di provincia pi\xc3\xb9 popolato d'Italia.\nLa piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della citt\xc3\xa0 vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo.\nNell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma \xc3\xa8 nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti pi\xc3\xb9 importanti a livello europeo.\nLa citt\xc3\xa0 vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in citt\xc3\xa0 artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.\n\n"
"Il Museo di Botanica a Firenze, si trova in via Giorgio La Pira ed \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 grande del genere in Italia. \xc3\x88 una delle sei sezioni del Museo di Storia Naturale di Firenze ed \xc3\xa8 attualmente visitabile solo su richiesta. Ospita diversi erbari, uno dei quali risale addirittura al XVI secolo, nonch\xc3\xa9 una ricca collezione di modelli in cera di piante e frutta e una ricca xiloteca. L'erbario tropicale raccoglie la pi\xc3\xb9 importante collezione al mondo di esemplari originari di Etiopia e Somalia. Vi sono inoltre conservate alcuni esempi unici al mondo di piante estinte, come quelle delle zone paludose della Toscana, prima delle bonifiche del XIX secolo. Annesso al museo \xc3\xa8 presente l'istituto scientifico dell'Erbario Centrale Italiano.\n\n"