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Pubblicazione: Firenze : Cadmo, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Guido Cavalcanti (Firenze, 1258 \xe2\x80\x93 Firenze, 29 agosto 1300) \xc3\xa8 stato un poeta e filosofo italiano del Duecento.\n\n'
"Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io \xc3\xa8 un sonetto di Dante, Poesia LII delle Rime. Fu composto prima della Vita nuova, per via del clima cortese scevro degli innesti filosofico-morali propri della prima e indirizzato all'amico Guido Cavalcanti che rispose con il sonetto S'io fosse quelli che d'amor fu degno.\n\n"
"Guido di Guinizello di Magnano, pi\xc3\xb9 noto come Guido Guinizelli ma da alcuni citato come Guido Guinizzelli (Bologna, 1237 \xe2\x80\x93 Monselice, 1276), \xc3\xa8 stato un poeta e giudice italiano.\n\nPoeta di grande novit\xc3\xa0 rispetto alla precedente Scuola siciliana e a quella toscana, \xc3\xa8 considerato l'iniziatore e l'inventore del Dolce stil novo, la corrente letteraria italiana del XIII secolo di cui la sua canzone Al cor gentil rempaira sempre amore \xc3\xa8 considerata il manifesto ufficiale.\nAnche se la sua biografia mantiene zone d'ombra, Guinizelli occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana; la sua produzione lirica fu molto apprezzata dai contemporanei e dallo stesso Dante Alighieri, che non esit\xc3\xb2 a dichiararlo, con ammirazione e commozione, padre suo e quindi maestro, nel canto XXVI del Purgatorio. \xc3\x88 anche noto come giullare, che faceva divertire gli ammalati donando loro un po' di sorriso e affetto.\n\n"
"Il canto decimo dell'Inferno di Dante Alighieri si svolge nel sesto cerchio, la citt\xc3\xa0 di Dite, dove sono puniti gli eretici; siamo all'alba del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.\n\n"
"A ciascun'alma presa e gentil core \xc3\xa8 il primo sonetto contenuto nella Vita Nova di Dante Alighieri. Lo stesso autore afferma di aver composto il testo per salutare \xc2\xabtutti li fedeli d'Amore\xc2\xbb e per chiedere loro \xc2\xabche giudicassero\xc2\xbb un sogno fatto dopo aver incontrato Beatrice per la seconda volta, all'et\xc3\xa0 di 18 anni. In questo sogno il poeta vede Amore personificato che tiene in braccio Beatrice addormentata avvolta in un drappo sanguigno. In una delle mani Amore tiene il cuore del poeta e, dopo aver svegliato la donna, le fa mangiare il cuore, cosa che ella fa \xc2\xabdubitosamente\xc2\xbb, cio\xc3\xa8 con paura. A questo punto la gioia si trasforma in dolore e il poeta vede Amore, con la donna tra le braccia, andare verso il cielo, piangendo.\nTra coloro che fornirono un'interpretazione del sogno Dante segnala Guido Cavalcanti che scrisse il sonetto Vedeste, al mio parere, onne valore. \n\n"
"Amore e non amore \xc3\xa8 il quarto album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel luglio del 1971 dall'etichetta discografica Dischi Ricordi. \xc3\x88 il suo primo album composto esclusivamente da brani inediti. Contemporaneamente all'album fu pubblicato il singolo Dio mio no/Era, il cui lato B non faceva parte dell'album.\n\n"