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Pubblicazione: °Carrara! : Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, stampa 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Massa (anticamente anche Massa di Carrara) \xc3\xa8 un comune italiano di 67 105 abitanti, capoluogo della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Fu capitale del Ducato di Massa, periodo nel quale la citt\xc3\xa0 raggiunse il suo massimo splendore, nel 1829 la citt\xc3\xa0 pass\xc3\xb2 ai duchi di Modena della famiglia degli Este d'Austria e nel 1859 si un\xc3\xac al Regno di Sardegna.\nLa Citt\xc3\xa0 di Massa ha una storia che si perde nei secoli, anche se probabilmente conosce il periodo di massimo splendore nel Medioevo. La storia di Massa, nel recente passato, si \xc3\xa8 indissolubilmente intrecciata con l'adiacente Carrara, cittadina toscana con la quale ha, da decenni, forti legami.\n\n"
"La storia di Padova ha visto il progressivo evolversi (nell'arco di almeno 2.500 anni) di un centro di discreto rilievo commerciale, culturale ed economico.\nPadova \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 antichissima, anche se la sua fondazione per opera di Antenore \xc3\xa8 notoriamente un falso storico leggendario. Fu importante municipium romano, poi comune medievale di spicco, passato sotto la dominazione dei Carraresi prima, e di Venezia dal 1405. Caduta la Serenissima (1797), appartenne per settant'anni al Regno Lombardo-Veneto, passando nel 1866 al Regno d'Italia.\nNel corso della Prima guerra mondiale, Padova costitu\xc3\xac una sorta di quartier generale avanzato per le forze alleate. A Villa Giusti (localit\xc3\xa0 Mandria di Padova) fu firmato l'armistizio che pose termine al conflitto (4 novembre 1918). Gli eventi occorsi nell'ultimo conflitto mondiale e nel dopoguerra sono assimilabili a quelli riscontrati nel rimanente territorio italiano.\n\n"
'L\'evoluzione della storia del nudo artistico \xc3\xa8 parallela a quella della storia dell\'arte nella sua generalit\xc3\xa0, fatta debita eccezione per le specificit\xc3\xa0 derivanti dal differente grado di accettazione delle scene di nudit\xc3\xa0 da parte delle varie forme di societ\xc3\xa0 e cultura che si sono succedute nel mondo durante il corso dei secoli e dei millenni.\nQuello del nudo \xc3\xa8 un tema artistico consistente nella rappresentazione all\'interno dei vari media artistici - pittura e scultura in primis, ma anche in fotografia e nel cinema - della forma del corpo umano (sia maschile sia femminile) nudo o seminudo; questo \xc3\xa8 considerato una delle classificazioni principali dell\'opera d\'arte in accademia. La nudit\xc3\xa0 in arte viene a riflettere nel suo insieme le norme sociali presenti, sia in ambito di estetica che nella concezione di morale, del tempo e del luogo in cui \xc3\xa8 stata eseguita l\'opera. Molte sono le culture che tollerano la nudit\xc3\xa0 nell\'arte assai pi\xc3\xb9 di quanto non tollerino la nudit\xc3\xa0 nella vita reale, con diversi parametri su ci\xc3\xb2 che \xc3\xa8 considerato accettabile o meno.\nCome genere quello del nudo \xc3\xa8 una questione complessa da affrontare per le sue numerose varianti, sia formali che estetiche ed iconografiche, e vi sono storici dell\'arte che giungono a considerarlo come uno dei pi\xc3\xb9 importanti, se non quello di maggior importanza in assoluto, nella storia dell\'arte occidentale; secondo lo storico, saggista e critico spagnolo Francisco Calvo Serraller, \xc2\xabla nudit\xc3\xa0 non \xc3\xa8 solo una forma d\'arte, ma \xc3\xa8 la stessa spiegazione - o logica - dell\'arte occidentale: il punto drammatico od incrocio tra il naturale e il cielo, tra l\'ideale e il vero, tra il carnale e lo spirituale, in definitiva tra il corpo e l\'anima\xc2\xbb. Anche Javier Port\xc3\xbas, curatore d\'arte e conservatore del Museo del Prado, ritiene che \xc2\xabda secoli il nudo \xc3\xa8 stato la forma d\'arte per eccellenza presente in Occidente, potendo esso esprimere al meglio tutti gli altri valori attraverso il colore e la materia pittorica\xc2\xbb..\n\nAnche se spesso associato con l\'erotismo, il nudo pu\xc3\xb2 in realt\xc3\xa0 acquisire varie interpretazioni e significati alternativi, da quello inerente alla mitologia e alla religione, allo studio di anatomia o, infine, anche - per le sue qualit\xc3\xa0 intrinseche - quello di massima rappresentazione possibile dell\'ideale (nel senso di bene, come principio o valore etico da perseguire) di Bellezza e perfezione estetica, come accade ad esempio nell\'arte figurativa dell\'antica Grecia. La sua rappresentazione \xc3\xa8 variata secondo i valori sociali e culturali di ogni epoca storica e di ogni popolazione, e come per i Greci il corpo \xc3\xa8 stato un motivo di orgoglio cos\xc3\xac per gli ebrei - e di conseguenza per il successivo cristianesimo - si \xc3\xa8 rivelato invece fonte d\'estremo d\'imbarazzo, condizione degli schiavi e dei miserabili.\nLo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano \xc3\xa8 stata una costante in tutta la storia dell\'arte, dalla preistoria, con la Venere di Willendorf, per fare solamente uno degli esempi pi\xc3\xb9 conosciuti. Una delle culture in cui maggiormente \xc3\xa8 proliferata la rappresentazione della nudit\xc3\xa0 artistica \xc3\xa8 stata quella del mondo classico nell\'antichit\xc3\xa0 greco-romana, ov\'\xc3\xa8 stata presto concepita come ideale (come accade nel nudo eroico), estetico ma anche etico di perfezione e "bellezza assoluta"; concetto questo che \xc3\xa8 perdurato nel classicismo, condizionando in buona parte la percezione della civilt\xc3\xa0 occidentale nei confronti non solo del nudo ma anche dell\'arte nel suo complesso.\nDurante il Medioevo la rappresentazione artistica si \xc3\xa8 limitata ai temi pi\xc3\xb9 specificamente religiosi e trattati dalla teologia, basati su brani della Bibbia, il testo sacro cristiano; solamente in tal maniera se ne poteva giustificare la resa nelle varie forme d\'arte. Con l\'avvio del Rinascimento a partire dalla met\xc3\xa0 del XV secolo la nuova cultura derivata dall\'umanesimo prese una direzione decisamente improntata ad un sempre maggior antropocentrismo; ci\xc3\xb2 ha portato al ritorno in grande stile del nudo artistico dopo lunghi secoli di occultamento ed affiancando cos\xc3\xac ai soliti soggetti religiosi dei secoli precedenti anche quelli storico-mitologici risalenti al paganesimo, soprattutto sotto forma di allegoria.\n\xc3\x88 stato poi nel XIX secolo, soprattutto con l\'impressionismo, che il nudo ha cominciato a perdere il suo carattere eminentemente iconografico per esser rappresentato nelle sue qualit\xc3\xa0 estetiche molto pi\xc3\xb9 semplicemente profane: l\'immagine nuda, sensuale ed auto referenziale prese cos\xc3\xac un poco alla volta il sopravvento.\nGli studi attorno al nudo nella sua qualit\xc3\xa0 di genere artistico si sono concentrati nell\'analisi fattane dalla semiotica, innanzitutto nel rapporto inerente tra opera e spettatore, cos\xc3\xac come anche nello studio delle relazioni di genere; il femminismo ha criticato l\'utilizzo del nudo in quanto oggettivazione della forma del corpo umano femminile il quale confermerebbe cos\xc3\xac il dominio all\'interno della societ\xc3\xa0 occidentale dell\'ideologia patriarcale.\nArtisti come Lucian Freud e Jenny Saville hanno sviluppato una sorta di nudo non idealizzato nel tentativo di eliminare il concetto tradizionale di nudit\xc3\xa0, andando a cercarne l\'essenza al di l\xc3\xa0 e al di fuori dell\'idea di bellezza e distinzione discriminante data dall\'identit\xc3\xa0 di genere.\n\n'
'Achille Virgilio Socrate Funi (Ferrara, 26 febbraio 1890 \xe2\x80\x93 Appiano Gentile, 26 luglio 1972) \xc3\xa8 stato un pittore e docente italiano, fra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento nel 1922 a Milano. \xc3\x88 stato anche scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico. Negli anni Trenta ha teorizzato e praticato il ritorno alla pittura murale.\n\n'
'Ancona (AFI: /an\xcb\x88kona/, ; Ancona in anconitano) \xc3\xa8 un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Citt\xc3\xa0 d\'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, \xc3\xa8 uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.\nProtesa verso il mare, la citt\xc3\xa0 sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il pi\xc3\xb9 ampio porto naturale dell\'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la citt\xc3\xa0 nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova citt\xc3\xa0 \xe1\xbc\x88\xce\xb3\xce\xba\xcf\x8e\xce\xbd, Ank\xc3\xb3n, che in greco significa "gomito".\nL\'origine greca di Ancona \xc3\xa8 ricordata dall\'appellativo con la quale \xc3\xa8 conosciuta: la "citt\xc3\xa0 dorica".\n\n'