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Pubblicazione: Firenze : All'insegna del giglio, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Quaderni di archeologia dell'Emilia Romagna
"Come \xc3\xa8 normale tra le civilt\xc3\xa0 antiche, anche tra gli Etruschi rivestivano una peculiare importanza le pratiche che avevano come destinatari i defunti. Nei primi tempi erano legate alla concezione della continuazione dopo la morte di una speciale attivit\xc3\xa0 vitale del defunto. A tale concezione s'accompagnava l'idea che quell'attivit\xc3\xa0 avesse luogo nella tomba e fosse in qualche modo congiunta alle spoglie mortali. In seguito, per effetto delle suggestioni provenienti dal mondo greco, alla primitiva fede nella sopravvivenza del morto nella tomba, si sostitu\xc3\xac l'idea di uno speciale regno dei morti immaginato sul modello dell'Averno greco."
"Palazzo Costabili, detto anche palazzo di Ludovico il Moro, si trova a Ferrara, sulla dorsale dell'Addizione di Borso, via XX Settembre 122. Ospita il Museo archeologico nazionale di Ferrara.\nSebbene incompiuto costituisce a pieno titolo uno dei maggiori capolavori dell'architetto Biagio Rossetti.\n\n"
'La necropoli della Banditella \xc3\xa8 un sito archeologico etrusco situato nei pressi di Marsiliana d\'Albegna, nel comune di Manciano, nella provincia di Grosseto, in Toscana.\nIl sito fu scoperto casualmente nel 1908 dal principe Tommaso Corsini, proprietario della tenuta della Marsiliana, il quale promosse una serie di scavi riportando alla luce una necropoli di epoca orientalizzante (dalla fine dell\'VIII al VI secolo a.C.).\nSono state rinvenute centonove sepolture, costituite da gruppi di tombe a fossa circondate da circoli di pietre. I ritrovamenti pi\xc3\xb9 importanti sono avvenuti nel "circolo della fibula", nel quale venne rinvenuta una fibula d\'oro decorata con la tecnica della granulazione (la fibula Corsini, capolavoro dell\'oreficeria etrusca del VII secolo a.C., conservata nel museo archeologico nazionale di Firenze) e nel "circolo degli avori", da cui proviene una tavoletta di avorio usata per la scrittura, con inciso l\'alfabeto etrusco pi\xc3\xb9 antico che si conosca (la tavoletta di Marsiliana del VII secolo a.C., conservata al museo archeologico nazionale di Firenze).\nNuove ricerche sono state condotte a partire dal 2002 dall\'universit\xc3\xa0 di Siena nell\'ambito del progetto di ricerca "Caratteri insediativi e architettura funeraria a Marsiliana d\'Albegna".\n\n'