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Pubblicazione: Forte dei Marmi : Studio grafico Gabriele Monteforte, 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Albaro (Arb\xc3\xa2 in genovese, pronuncia /arba:/) \xc3\xa8 un quartiere residenziale di 28.207 abitanti del comune di Genova, compreso nel Municipio VIII Medio Levante.\nCon la denominazione di San Francesco d'Albaro \xc3\xa8 stato comune autonomo fino al 1874, quando insieme ad altri cinque comuni della bassa val Bisagno fu inglobato nel comune di Genova.\nCentro rurale, ma gi\xc3\xa0 sede fin dal Cinquecento di prestigiose residenze patrizie, dopo l'annessione a Genova \xc3\xa8 divenuto uno dei pi\xc3\xb9 eleganti quartieri residenziali cittadini.\n\n"
"La pagina descrive i palazzi e architetture civili presenti nella citt\xc3\xa0 dell'Aquila, capoluogo d'Abruzzo.\nLa citt\xc3\xa0 dalla sua fondazione nel 1254 circa ha subito vari influssi artistici, che ne hanno condizionato le varie stratificazioni architettoniche, dal Medioevo al Rinascimento, dal Settecento all'arte del Ventennio, presente soprattutto nella zona centrale del corso Vittorio Emanuele e di Piazza Duomo. Le architetture e i palazzi sono ripartiti nei quattro Quarti aquilani, e nelle contrade che fondarono la citt\xc3\xa0 (secondo la leggenda 99 in tutto). \nLa lista descrive soltanto i palazzi principali e pi\xc3\xb9 rappresentativi, poich\xc3\xa9 i Quattro Quarti sono ricolmi di architetture civili e nobiliari, alcune delle quali dimostrano chiaramente le stratificazioni architettoniche dei secoli, come le case medievali dell costa San Flaviano nel rione Santa Giusta, e sempre nello stesso rione dei palazzi settecenteschi con arcate di base gotiche, decorate dal trigramma di Cristo (via delle Grazie), o ancora il Palazzo delle Cancelle, antiche botteghe del pesce (XV sec), risistemate nel periodo del Ventennio nel quartiere di San Giovanni, in via Simeonibus, dietro la Piazza del Duomo.\n\n"
'La famiglia Polizzi costituisce un nobile lignaggio siciliano originato almeno nel XIV secolo. Questa famiglia rivest\xc3\xac differenti ruoli politico-militari nel corso della dominazione aragonese della Sicilia. Tra i suoi esponenti si annovera un prefetto della casa reale aragonese, dei capitani di giustizia, dei senatori, e membri di diversi ordini cavallereschi, come ad esempio Silvestro, nel 1730 membro dell\'ordine monastico militare di Alc\xc3\xa0ntara.\nNon meno rilevante della nobilt\xc3\xa0 di spada fu la nobilt\xc3\xa0 di toga, acquisita in particolare con la nomina regia, in vitalizio, di Vincenzo Polizzi a Maestro Razionale del Regno di Sicilia, nella seconda met\xc3\xa0 del Cinquecento. Il Polizzi, entr\xc3\xb2 nel Tribunale del Real Patrimonio, ufficio collegiale, avente funzioni di controllo, di registrazione e di giurisdizione in materia finanziaria e monetaria, composto da sei maestri razionali di nomina regia. Questi avevano la supervisione di tutti gli affari finanziari e di tutta la contabilit\xc3\xa0 degli altri ufficiali pecuniari, partecipavano alle sedute del Sacro regio consiglio con parere vincolante sulla loro materia, e spesso corrispondevano direttamente con il sovrano senza passare attraverso il vicer\xc3\xa9. Altro membro del Sacro regio consiglio, negli stessi anni, fu Giovanni Bartolomeo Polizzi come giudice della regia Gran corte civile, carica per\xc3\xb2 solo biennale.\nTra gli altri c\xe2\x80\x99\xc3\xa8 l\xe2\x80\x99attuale unico erede Salvatore Polizzi Anselmo (12-01-2001) e inoltre furono cavalieri di Malta: Antonio Polizzi, regio milite per investitura di Ferdinando II di Aragona, cavaliere di Rodi nel 1495, Giuseppe Polizzi, cavaliere di Rodi nel 1496, Lorenzo Maria, intorno al 1590, Domenico, Gaspare, Silvestro e Giuseppe dei marchesi di Sorrentino, nel XVIII secolo. Francesco Polizzi fu nel 1790 cavaliere dell\'Ordine dello Speron d\'Oro, con relativo titolo personale di Conte Palatino e nobilt\xc3\xa0 generica per i discendenti.Secondo i genealogisti del passato la famiglia Polizzi "godette nobilt\xc3\xa0 in Palermo, Castrogiovanni, Traina, Messina, Randazzo, ecc.", "un ramo secondario pass\xc3\xb2 in Caltagirone, da dove si diram\xc3\xb2 in Catania". Il Mugnos individua diverse linee di discendenza derivate da un Pietro vissuto nel Quattrocento: "Questi Pietro Polizzi fu padre d\'Antonio, che fu Secretario del Regno nel 1495 che procre\xc3\xb3 \xc3\xa0 Pietro Paulo Leggista, il quale anche a Vicenzo ,e costui al dottor don Nicolo che fu padre di don Gaspare, e i predetti procrearono molt\'altri figli che furono progenitori di molte case della loro famiglia in Sicilia". Il dottor Don Cola o Nicola figlio di Vincenzo - il Maestro razionale - \xc3\xa8 ripreso dal Mugnos in altro passo come padre di Lorenzo, che da altre fonti sappiamo appartenere al ramo di Castrogiovanni.Del ramo iniziato nel Cinquecento in Alcamo da Stefano, si sa solamente che il figlio Vincenzo, noto giureconsulto, nacque in Cerami, fu sempre ascritto al ceto nobile, con parentele di rilievo, come ad esempio i Tornamira, i Patti e i Colonna-Romano, us\xc3\xb2 fino in epoca borbonica il titolo ufficiale di cavaliere ereditario e ufficioso di "barone"; si pu\xc3\xb2 dunque presumere che derivasse, dalla medesima famiglia nobile.Studi pi\xc3\xb9 recenti hanno approfondito la conoscenza del ramo di Troina, da cui discesero i marchesi di Sorrentino e Motta Camastra, e quello di Castrogiovanni da cui discesero i baroni del Pizzuto, questi ultimi possessori di feudi e rendite feudali anche nel Marchesato di Geraci.Resta invece ipotetica l\'appartenenza dei Polizzi di Gerace e Napoli al medesimo ceppo siciliano, sembrerebbe fondata solo sull\'uso del medesimo scudo araldico e sulla notizia di un attestato di nobilt\xc3\xa0 generosa (200 anni) richiesto a Palermo da un Polizzi napoletano a fine Settecento.\n\n'
"Forte dei Marmi \xc3\xa8 un comune italiano di 7 023 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.\nLocalit\xc3\xa0 marittima di villeggiatura affacciata sul Mar Ligure, prende il nome dall'omonimo fortino che sorge al centro della citt\xc3\xa0, voluta dal granduca Leopoldo a difesa dell'approdo, e dai marmi che dalle Alpi Apuane, poco distanti, venivano trasportati fino al pontile per poi prendere la via del mare.\n\n"
'L\'Europa \xc3\xa8 uno dei sei continenti della Terra.\nL\'idea di "continente" europeo non \xc3\xa8 universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l\'Europa non \xc3\xa8 circondata interamente dal mare ed \xc3\xa8, in ogni caso, pi\xc3\xb9 un concetto storico - culturale che geografico.\n\n'