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Pubblicazione: [Firenze : s.n., 1906]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
"Il Purgatorio \xc3\xa8 la seconda delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri. Le altre cantiche sono l'Inferno ed il Paradiso.\nIl Purgatorio dantesco \xc3\xa8 diviso in Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre.\nLa struttura del Purgatorio segue la classificazione tomistica dei vizi dell'amore mal diretto, e non fa pi\xc3\xb9 riferimento a singole colpe. Esso \xc3\xa8 suddiviso in sette cornici, nelle quali si espiano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria.\n\nA questa fanno da cornice, in apertura, l'Antipurgatorio, e in chiusura il Paradiso terrestre. Costruito specularmente all'Inferno, inteso quindi non pi\xc3\xb9 come voragine, ma come montagna, anche l'ordine dei peccati risulta capovolto: il cammino di Dante \xc3\xa8 infatti dal peccato pi\xc3\xb9 grave a quello pi\xc3\xb9 lieve (ancora una volta la lussuria, ovvero l'amore che eccede nella misura).\nIl custode del Purgatorio \xc3\xa8 Catone l'Uticense, che viene presentato nel primo canto. Ogni cornice ha inoltre un custode angelico, e precisamente gli angeli dell'umilt\xc3\xa0, della misericordia, della mansuetudine, della sollecitudine, della giustizia, dell'astinenza e della castit\xc3\xa0; in ogni cornice, inoltre, gli espianti hanno sotto gli occhi esempi del loro vizio punito e della virt\xc3\xb9 opposta. Giunto alle soglie del Paradiso terrestre, Virgilio deve abbandonare il poeta; alla guida di Dante si pone il poeta latino Stazio, che lo condurr\xc3\xa0 nel giardino celeste, dove lo accoglier\xc3\xa0 Matelda, a sua volta anticipazione dell'apparizione di Beatrice.\nLe anime del Purgatorio sono gi\xc3\xa0 salve, ma prima di arrivare al Paradiso, per espiare i propri peccati, devono salire il monte come facevano ai tempi di Dante i pellegrini che per far penitenza partivano per Roma o per Santiago di Compostela. Ogni anima deve dunque percorrere tutto il cammino e purificarsi in ogni cornice del peccato corrispondente; ma per facilitare l'incontro con determinati personaggi, il poeta li colloca nella cornice propria del loro peccato pi\xc3\xb9 rilevante.\nIl Purgatorio ha la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento, ed \xc3\xa8 solo attraverso il cammino, quindi il pellegrinaggio verso Dio, che l'anima pu\xc3\xb2 aspirare alla redenzione. Questo vale anche per Dante, che all'inizio ha incise sulla fronte sette P, simbolo dei sette peccati capitali; alla fine di ciascuna cornice l'ala dell'angelo guardiano cancella la P indicando cos\xc3\xac che quella specifica espiazione \xc3\xa8 compiuta. Virgilio, nel canto XVII del Purgatorio (vv. 91-139), spiega l'ordinamento morale del secondo regno ultraterreno. Anche qui, come nell'Inferno, i peccatori sono divisi in tre grandi categorie a seconda che la loro colpa sia stata determinata da:\n\nmalo obietto, cio\xc3\xa8 scelte rivolte al male (superbia, invidia, ira);\npoco di vigore nel perseguire il bene (accidia);\ntroppo di vigore nel perseguire i beni materiali (avarizia e prodigalit\xc3\xa0, gola e lussuria).Sulla cima della montagna Dante colloca il Paradiso terrestre la cui amena selva che lo ricopre \xc3\xa8 in posizione simmetrica rispetto alla selva oscura dell'Inferno. Qui il ciclo di purificazione viene completato con l'immersione nelle acque del fiume Let\xc3\xa8, che annulla il ricordo delle colpe, e dell'Euno\xc3\xa8, che vivifica il ricordo del bene compiuto nell'esistenza terrena.\n\n"
"Beatrice Portinari, detta Bice, coniugata de' Bardi (Firenze, 1266 circa \xe2\x80\x93 Firenze, 8 giugno 1290), \xc3\xa8, secondo alcuni critici letterari, la donna che Dante trasfigura nel personaggio di Beatrice, musa e ispiratrice del poeta. Mor\xc3\xac a ventiquattro anni, causando in Dante una profonda crisi.\n\n"
"Il Paradiso \xc3\xa8 la terza delle tre cantiche che compongono la Divina Commedia di Dante Alighieri, dopo l'Inferno e il Purgatorio.\nNella sua Epistola XIII Dante dedic\xc3\xb2 la cantica a Cangrande della Scala.\n\n"
'Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 \xe2\x80\x93 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e politico italiano.\nIl nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, \xc3\xa8 un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si afferm\xc3\xb2 solo con l\'avvento di Boccaccio. \n\xc3\x88 considerato il padre della lingua italiana; la sua fama \xc3\xa8 dovuta alla paternit\xc3\xa0 della Comed\xc3\xaca, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi\xc3\xb9 grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia \xc3\xa8 anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. \nImportante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi\xc3\xb2 all\'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, \xc3\xa8 diventato uno dei simboli dell\'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ\xc3\xa0 Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ\xc3\xa0 dantesca.'
"Il canto quinto del Purgatorio di Dante Alighieri si svolge nell'Antipurgatorio, dove le anime dei morti violentemente attendono di poter iniziare la loro espiazione; siamo nel pomeriggio del 10 aprile 1300 (Pasqua), o secondo altri commentatori del 27 marzo 1300."