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Edizione: Reprint 2016
Pubblicazione: Empoli : Rotary club, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Colle di Val d\'Elsa (localmente Colle) \xc3\xa8 un comune italiano di 21 604 abitanti della provincia di Siena in Toscana.\n\xc3\x88 arroccata nella sua parte pi\xc3\xb9 antica su un alto poggio. Anticamente il tessuto urbano era diviso in tre parti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano, oggi semplificati in "Colle alta" e "Colle bassa". Il comune \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 importante centro italiano della produzione di cristallo.\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 inoltre famosa per aver dato i natali, nel 1240, ad Arnolfo di Cambio, al quale \xc3\xa8 stata in seguito dedicata la piazza principale.\n\n'
"La ferrovia Centrale Toscana \xc3\xa8 una linea ferroviaria italiana che unisce la citt\xc3\xa0 di Empoli a Siena fino a congiungersi con la ferrovia Firenze-Roma all'altezza di Chiusi. Il tracciato fra le due citt\xc3\xa0 toscane segue le valli del fiume Elsa fino a Poggibonsi e poi del torrente Staggia, ed \xc3\xa8 orograficamente molto conveniente: il tracciato \xc3\xa8 infatti piano e sostanzialmente rettilineo da Empoli fino a Poggibonsi, risalendo poi con curve ampie e sinuose le colline della Toscana centrale fino a Siena.\nAttualmente \xc3\xa8 gestita da RFI, che la considera linea complementare. \xc3\x88 una ferrovia non elettrificata a binario singolo tra Empoli e Granaiolo, a doppio binario tra Granaiolo e Poggibonsi e nuovamente a binario singolo da Poggibonsi fino a Montallese. Il tratto Montallese-Chiusi \xc3\xa8 l'intersezione Chiusi Nord della ferrovia direttissima Firenze-Roma ed \xc3\xa8 stato riqualificato durante la costruzione della stessa. Il servizio passeggeri sulla ferrovia Centrale Toscana \xc3\xa8 svolto da Trenitalia su due direttrici separate: Empoli-Siena e Siena-Chiusi.\n\n"
'La ferrovia Leopolda \xc3\xa8 una linea ferroviaria italiana che collega le citt\xc3\xa0 toscane di Firenze, Pisa e Livorno passando per Empoli e Pontedera.\n\n'
"L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della citt\xc3\xa0 di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerd\xc3\xac 4 novembre 1966 fu uno dei pi\xc3\xb9 gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che caus\xc3\xb2 forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, pi\xc3\xb9 in generale, in tutto il Paese.\nDiversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colp\xc3\xac solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della citt\xc3\xa0. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della citt\xc3\xa0 come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove strarip\xc3\xb2 anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione caus\xc3\xb2 lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la citt\xc3\xa0 di Grosseto.\nNel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la citt\xc3\xa0 di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige."
"L'Elsa \xc3\xa8 un fiume toscano lungo 63 km. Nasce dalla Montagnola senese nel comune di Sovicille (a ovest di Siena), da alcune sorgenti nei pressi della pieve di Molli.\nPercorre l'omonima Valdelsa da sud a nord e, dopo aver bagnato i centri abitati di Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, Certaldo e Castelfiorentino, si getta nell'Arno al confine tra la provincia di Firenze e quella di Pisa tra le localit\xc3\xa0 di Marcignana, nel comune di Empoli, e Isola (San Miniato).\nIl fiume \xc3\xa8 caratterizzato da una accentuata salinit\xc3\xa0 che gli deriva dalla presenza di solfato e di calcio dovuti ai minerali gessosi e calcarei presenti lungo il suo corso.\n\n"